Questa mossa contro Facebook da parte di Playboy è stata annunciata nella tarda giornata dello scorso martedì 28/03/2018 dal capo ufficiale creativo, Cooper Hefner, il figlio del defunto fondatore della storica rivista hot, Hugh Hefner.
Cooper Hefner, infatti, si è lamentato del fatto che le linee guida sui contenuti di Facebook e le politiche aziendali contraddicono i valori di Playboy e che la piattaforma “secondo noi continua a essere sessualmente repressiva”.
“L’apprendimento della recente ingerenza in un’elezione libera degli Stati Uniti dimostra ulteriormente un’altra preoccupazione che abbiamo riguardo a come gestiscono i dati degli utenti, dove oltre 25 milioni dei quali sono fan di Playboy, chiarendo di conseguenza a noi che dobbiamo lasciare il social-network”, scrive Cooper Hefner ha scritto su Twitter.
Dopo il suo annuncio, la pagina Facebook principale di Playboy non era più disponibile.
Altre pagine ufficiali le quali utilizzavano il nome del marchio, come Playboy Netherlands, erano ancora accessibili sul sito:
pertanto non era chiaro se Playboy avesse il controllo su queste ultime.
Facebook non ha risposto immediatamente ad una richiesta di commento al di fuori del normale orario lavorativo.
La società ed il suo CEO, Mark Zuckerberg, sono stati oggetto di pesanti critiche sulle rivelazioni all’inizio di questo mese secondo le quali Cambridge Analytica, una società di dati legata alla campagna elettorale del presidente Donald Trump nel 2016, avrebbe ricevuto informazioni da circa 50 milioni di utenti, iscritti sulla piattaforma, a loro insaputa.
Le notizie hanno innescato una reazione a catena, spingendo alcuni utenti a lasciare uno dei colossi dei social-network e Playboy è solo l’ultimo nome di una sempre più crescente lista.
Infatti, la scorsa settimana, il miliardario della tecnologia Elon Musk ha cancellato le pagine di Facebook delle sue due principali attività, il produttore di auto elettriche Tesla e la startup missilistica SpaceX.
FONTE: CNNMoney