Sanremo

Pippo Baudo: “Perché Sanremo è Sanremo… se si canta sempre”

La seconda puntata del Festival, ha avuto un super ospite d’eccellenza, il “Padre” dei conduttori di Sanremo, Pippo Baudo. Il presentatore ha ricordato all’Ariston le “sue scoperte” artistiche.

Pippo Baudo, il conduttore dei conduttori di Sanremo, è stato super applaudito dalla platea all’Ariston. Una vera e propria standing ovation è stata riservata all’ospite della seconda serata della kermesse musicale, che torna all’Ariston a 50 anni dal suo debutto. Presentato da Claudio Baglioni, Baudo, a cuore aperto, legge una lettera dove racconta i suoi 13 Festival di Sanremo. Dalle emozioni e l’imbarazzo con Louis Armstrong quando lo costrinse a lasciare il palco, alle “scoperte” di Laura Pausini, Giorgia ed Eros Ramazzotti. Tantissimi tweet di stima nei confronti di “Pippo Nazionale”, tra cui Paola Turci, Ermal Meta, Laura Pausini e Giorgia.

La lettera di Pippo Baudo all’Ariston

“Carissimo e amatissimo Sanremo, io ti ho conosciuto nel lontano 1958, mio padre ha comprato il nostro primo televisiore e sono rimasto colpito dal festival. All’improvviso è arrivato un cantante bello bellissimo che diceva ‘Volare nel blu dipinto di blu’, che emozioni e ho detto io in quella scatoletta voglio entrarci E tu sanremo mi hai accontentato. 

Ho fatto il primo festival nel 1968, quando il festival si faceva al Casinò. Che paura, quasi quasi volevo torare indietro. Che cosa ho fatto, ho cacciato via Louis Armstrong, mi ha odiato sicuramente, quell’anno vinse Roberto carlos di Sergio Endrigo con ‘Canzone per te’. Pensavo chela mia avventura fosse finita lì. Poi mio caro Sanremo mi hai voluto per altre 12 volte. Quante canzoni meravigliose abbiamo cantato. devi anche scoprire dei talenti. In Romagna scoprii Laura Pausini e dopo, il maestro Pippo Caruso mi disse: ‘c’è una cantante eccezionale… Giorgia’. Dopo Giorgia c’era un ragazzo di Roma che cantava ‘Terra Promessa’ era Eros Ramazzotti. Quell’anno lì ho battuto anche un record che sono certo caro Claudio tu batterai.

Quante risate su questo palcoscenico, prima Fiorello, poi Benigni, Il trio Marchesini-Solenghi-Lopez. Caro Sanremo sei stato buono con me. Ho baciato Sharon Stone… poi anche la Littizetto. Adesso io devo andare, devo lasciarti, però molta parte della vita artistica la devo a te, alla Rai, al pubblico affinché io diventassi Pippo Baudo,nato a Militello di Catania”.

 

Isabella Insolia

Nata il 15 marzo 1993. Sono laureata in Scienze Politiche e amo scrivere e incatenare parole tra loro. Sono convinta che la cultura e le passioni salveranno il mondo. La politica, la musica e il cinema sono i miei bagagli nel viaggio della vita. Sono certa che il giornalismo sia l'arte più nobile, se fatto con amore, generosità e responsabilità.

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Isabella Insolia

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