Una serata piena di ospiti e grandi musicisti. Ad arricchire la quarta serata del Festival di Sanremo sono stati gli artisti che si sono esibiti insieme ai Campioni in gara.
La quarta serata del 68esimo Festival di Sanremo, è stata dedicata ai duetti. I Big in gara hanno portato sul palco colleghi, amici, musicisti e attori, facendoli esibire con loro. Chi ha scelto si riarrangiare il pezzo e chi no, è stata una serata all’insegna della musica e dello spettacolo. Vediamo le foto delle 20 esibizioni.
Il duetto tra il cantautore siciliano, Renzo Rubino, e la cantante e attrice Serena Rossi, ha regalato al brano “Custodire” un sapore diverso. Un’interpretazione intensa, che ha riportato Rubino al pianoforte.
Un tocco di potenza e rock è arrivato dal duetto tra Francesco Sarcina, frontman de Le Vibrazioni, e Skin. L’interpretazione di “Così sbagliato” è stata metà in italiano e metà in inglese.
La leonessa romana ha scelto al suo fianco un’altra cantautrice romana, Paola Turci. Noemi al piano e la cantante di “Fatti bella per te” alla chitarra, hanno interpretato “Non smettere mai di cercarmi” in modo superbo. Le due voci si sono fuse alla perfezione, portando la vera magia al Festival, tutta al femminile.
La voce soul di Mario Biondi si è mischiata a quella di due artisti brasiliani, Ana Carolina e Daniel Jobim. Hanno cantato, riarrangiandola, “Rivederti”. Oggetto di ilarità sul web è stato il maglione indossato da Biondi.
Tra i duetti più attesi tra i più giovani era quello tra gli ex talent Annalisa e Michele Bravi. E l’attesa è stata ripagata nel migliore dei modi. Le due voci si sono amalgamate in modo magico, regalando al pubblico un’interpretazione raffinata in “Il mondo prima di te”.
Forse l’esibizione più divertente e a tratti tenera è stata quella dello Stato Sociale, che ha scelto di portare all’Ariston il Piccolo Coro dell’Antoniano e Paolo Rossi. L’interpretazione di “Una vita in vacanza” è sicuramente la più colorata di Sanremo.
La storia raccontata da Max Gazzé in “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”, è stata suonata da due musicisti: dalla jazzista Rita Marcobulli e dal batterista Roberto Gatto. Anche se il nuovo arrangiamento ha fatto perdere l’atmosfera della favola.
A un certo punto, quando Tullio De Piscopo ed Enrico Nigiotti stavano facendo l’assolo, l’uno con la batteria, l’altro con la chitarra, Stash, il leader dei The Kolors ha fatto ballare la platea. Infatti, durante la canzone “Frida”, è sceso tra il pubblico.
La classe e l’eleganza di Ornella Vanoni sono state accompagnate magistralmente dalla compostezza e bravura di Alessandro Preziosi. L’attore si è prestato a interpretare con la cantante “Imparare ad amarsi”. Defilati, durante l’esibizione, Bungaro e Pacifico.
La scelta di Diodato e Roy Paci di portare un rapper per duettare con loro in “Adesso”, è stata un rischio. Un rischio ben riuscito, che verrà (molto probabilmente) premiato.
Gli ex Pooh, Facchinetti e Fogli, hanno portato con loro Giusy Ferreri per cantare “Il segreto nel tempo”. Si sperava che potesse dare un pò più appeal al brano e all’interpretazione, ma così non è stato.
Un’esibizione tra amici, si potrebbe dire, tra la coppia Enzo Avitabile e Peppe Servillo, che hanno scelto gli Avion Travel, gruppo storico di Servillo, e Dady Touré, amico di Avitabile. L’interpretazione de “Il coraggio di ogni giorno” è stata più profonda e malinconica.
La dolcezza della lettera che Simone Cristicchi ha letto prima dell’esibizione, è il vero messaggio di “Non mi avete fatto niente”. Le parole raccontata da Cristicchi, non sono sue, ma di un marito che ha perso la moglie durante la tragedia al Bataclan. Ermal Meta e Fabrizio Moro, hanno portato una vera aggiunta qualitativa e significativa.
Perché Giovanni Caccamo non ha deciso di portare “Eterno” al Festival di Sanremo in un duetto? La presenza di Arisa ha dato un tocco qualificante a una canzone che nasce bella, ma poteva esserlo ancora di più a due voci. Peccato.
Era nell’aria che il duetto tra Ron e Alice avrebbe portato grandi consensi tra il pubblico e non solo. E così è stato. Sarà l’influsso di Lucio Dalla, ma sembra proprio che “Almeno Pensami” sia tra le più gettonate ad andare sul podio.
Marco Masini a Sanremo è certezza. Ovunque lo metti sta bene, ha una facilità d’integrarsi nel mood sanremese in un modo invidiabile. Ottimo il duetto con Red Canzian in “Ognuno ha il suo racconto”.
Il rock, quello vero, è sbarcato all’Ariston. Enrico Ruggeri, il leader dei Decibel, ha duettato con Midge Ure in una delle canzoni più belle della kermesse, “Lettera al duca”.
Il duetto tutto romano tra Luca Barbarossa e Anna Foglietta in “Passame er sale” non ha tolto niente al pezzo, anzi. L’attrice ha reso il brano intimo, più di quanto lo è già. Ottima interpretazione.
Un pianista con i fiocchi per Nina Zilli. Sergio Cammariere è stato scelto ad hoc per interpretare una canzone molto femminile, “Senza appartenere”.
Il dulcis in fundo, nella serata dei duetti, è stata quella di Elio e Le Storie Tese con un altro gruppo, i Neri per Caso. E’ stata un’esibizione, quella di “Arrivedorci”, simile alle altre, senza pretese.
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