Da lunedì scorso su La7d (canale 29 del digitale terrestre) è iniziato Selfie food, una nuova rubrica di cucina che trasforma in ricette replicabili a casa, i piatti che spopolano ed impazzano sui social.
In onda dal lunedì al venerdì alle 18.00 e la domenica alle 17.40 con un appuntamento speciale di mezz’ora, il programma è condotto da Stefano Cavada, giovane food blogger di Bolzano. Gogo Magazine gli ha rivolto alcune domande.
Come sei arrivato alla tv?
La tv è arrivata un po’ per caso. Non me lo sarei mai aspettato. Ho sempre realizzato con tanta cura contenuti per Youtube (nel 2015 aprì il canale Beyond South Tyrol), Instagram e poi per il mio blog di cucina. Questo lavoro è stato notato, sono stato contattato dalla casa di produzione Prodotto, mi hanno voluto per questa avventura perché ero perfetto per Selfie Food. Io ci ho messo del mio nella scelta delle ricette ma anche dal punto di vista autoriale. Non c’ho messo solo la faccia.
Ti sta piacendo fare tv?
Sì, assolutamente. È stata un’esperienza nuova, ho imparato tante cose nuove, grazie soprattutto al team di produzione. Ho imparato come si lavora su un set televisivo, che è diverso dallo stare in cucina con una sola videocamera.
Cucinare in uno studio televisivo è più facile o più difficile?
È più impegnativo. Sul set si è in tanti e bisogna prestare attenzione a molte cose. Nella mia cucina, invece, sono da solo e quindi tutto dipende solo da me.
Negli ultimi anni c’è la tendenza a fotografare i piatti e a pubblicare gli scatti sui social. Questa operazione dà valore al lavoro di chi lo ha cucinato o è… una cafonata?
A me e agli chef in generale fa piacere che il piatto venga fotografato e condiviso sui social. Vuol dire condividere una storia, un posto… un piatto racconta davvero tante cose. Bisogna saperlo fare quando si è a cena con ospiti, non si può passare il tempo a fotografare rischiando di far diventare freddo il piatto.