Assassin’s Creed Rogue approda sulle console di attuale generazione con una rimasterizzazione decisamente sopra la media che permette di godere appieno dell’esperienza per chi non l’avesse già provata.
Quasi quattro anni fa arrivava sulle console di nuova generazione Assassin’s Creed Unity, nuovo vessillo nonché ultima evoluzione della famosa saga videoludica. Tuttavia, molta dell’utenza che aveva sostenuto la serie con così tanto ardore, non aveva fatto il salto generazionale e si trovava ancora a giocare con PS3 e Xbox 360. Ubisoft decise, quindi, di non lasciare questi fan a mani vuote e fece uscire in contemporanea a Unity un ulteriore capitolo che si legava a doppia mandata con il filone americano della serie. Nacque così Assassin’s Creed Rogue, episodio che si distoglie dal comune punto di vista del franchise, facendoci impersonare il “nemico”, ovvero un templare. Vediamo se dopo quattro anni e con un ingente boost grafico riesce ancora a stare al passo con i tempi.
Il Nord Atlantico che mancava
Non staremo qui a parlare troppo della storia, anche perché, essendo una remastered, molti già sapranno di cosa stiamo parlando. Ci limiteremo a dire che questa è forse una delle trame più interessanti della saga. Vedere i differenti punti di vista dei due ordini che si intersecano, senza mai riuscire a decretare chi sia il buono o il cattivo, dove tutti sono vittime degli eventi, costretti ad agire in modi indicibili solo per il bene dell’umanità aiuta a creare una storia estremamente dinamica e avvincente, in grado di spingere a scoprire come andrà a finire. L’ambientazione, poi, è altamente suggestiva. Il Nord Atlantico è magnifico, con iceberg che escono dalle fredde acque dell’oceano e lunghe scogliere a picco ricoperte dalla tundra. Ci sono dei territori presi di sana pianta dai capitoli precedenti, ma questo non dà alcun fastidio, in quanto sono stati aggiunti comunque elementi peculiari a questo Rogue.
Uccidere assassini in alta definizione
Il miglioramento grafico dietro ad Assassin’s Creed Rogue è strabiliante. Sicuramente non si avvicina ai titoli odierni, ma il colpo d’occhio lascia estremamente soddisfatti e, in alcuni momenti, anche attoniti. Assomiglia molto a ciò che avevano fatto con il porting di Black Flag sulle nuove console, ma sono presenti degli elementi decisamente migliori, a partire dalle texture dei vestiti, assolutamente sopra la media. Il risultato finale è molto cartoonesco, del tutto similare alle produzioni della scorsa generazione. Ci sono, invece, diverse imprecisioni nelle collisioni, soprattutto quando ci si arrampica. Questo, però, potrebbe essere semplicemente un effetto dovuto al colossale miglioramento fatto con Assassin’s Creed Origins, dove ogni superficie è un potenziale appiglio. Poi sono presenti alcuni problemi con l’audio, ma niente di abissale. Il frame rate, invece, è granitico e fisso a 30 fps. C’era da stupirsi se non fosse stato altrimenti. Insomma, un miglioramento tecnico ingente e totalmente giustificato.
Assassin's Creed Rogue Remastered
Conclusioni
Assassin's Creed Rogue Remastered è forse una delle poche rimasterizzazioni veramente riuscite e sensate. In primis perché molti non hanno avuto l'occasione di giocarlo, ma anche perché c'è stato un pesante lavoro di rifinitura dietro al progetto. Se non lo avete mai giocato, questo è il momento giusto per mettere le mani su uno dei migliori capitoli della saga. Quello che è, in definitiva, il canto del cigno della serie prima del salto generazionale. L'unico che ha avuto il coraggio di fare un balzo della fede e uscire dagli schemi.
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