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Ghost Recon Breakpoint Ghost Recon Breakpoint

Game Preview

Ghost Recon Breakpoint | la demo della Games Week

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Durante la Milan Games Week 2019 abbiamo provato il nuovo capitolo di Ghost Recon. Ecco le nostre impressioni.

Entrare in azione. Subito. Così possiamo descrivere l’esperienza vissuta durante la Milan Games Week 2019, durante la quale abbiamo avuto modo di provare una missione di Ghost Recon Breakpoint.

Dal punto di vista della trama non è stato possibile comprendere granché: lo scopo di questa missione era intrufolarsi in una struttura altamente sorvegliata ed estrarre una dottoressa, prima che i famigerati Lupi (il gruppo di mercenari contro cui ci troveremo a combattere) la possa uccidere. All’apparenza un compito abbastanza semplice, un cliché di moltissimi giochi fin dalla notte dei tempi dell’industria videoludica. Ma come si suol dire, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, o meglio l’intelligenza artificiale.

Per poter superare questa missione, infatti, è stata necessaria la presenza di un “admin”, un addetto dello stand Microsoft incaricato di giocare in compagnia di altri tre ospiti della fiera per poterli guidare alla ricerca della dottoressa. La complessità delle azioni dell’IA ha infatti reso necessario il dover essere letteralmente guidati da un caposquadra già navigato che, come in una vera operazione militare, desse ordini ai membri del team.

Il primo consiglio offertoci dal “capo” è stato quello di tentare un approccio furtivo poiché, dopo una prima sommaria ricognizione con i droni, l’area appariva pesantemente difesa da una moltitudine di nemici armati con ogni genere di armi, tra cui spiccavano lanciamissili e minigun. Un cambio imprevisto nel giro di pattuglia di una guardia ha tuttavia reso vano questo tentativo di incursione e si è dovuti passare alle maniere forti. Il battesimo del fuoco su Ghost Recon Breakpoint non è stato dei migliori e in breve tempo l’intera squadra è stata massacrata. Dopo questo primo scontro a fuoco abbiamo ricominciato la missione tentando, da subito, un approccio più aggressivo pur sapendo di doverci aspettare di tutto da parte dell’IA, compreso il far correre nemici in punti nevralgici della struttura anche se in quella suddetta zona non sono in corso scontri a fuoco [Durante il primo tentativo uno dei famigerati npc armati di minigun è sbucato all’improvviso da dietro l’angolo mentre tentavo, non visto, di raggiungere una posizione soprelevata. N.d.R.] e, nonostante più di qualche difficoltà, siamo riusciti a completare la missione.

Dal punto di vista tecnico, l’intelligenza artificiale sembra quindi molto promettente: l’imprevedibilità delle sue azioni rendono davvero difficile pianificare le proprie mosse in anticipo, costringendo il giocatore (o i giocatori nel caso si affronti il gioco in cooperativa) a stare sempre vigili e pronti a mettere in atto qualsiasi contromisura. La presenza di varie specializzazioni tra le unità nemiche (fucilieri, cecchini e pesanti solo per citarne alcuni), ciascuna con i propri punti di forza e debolezza, ha come conseguenza un diverso modo di affrontare il combattimento: durante la nostra prova, ad esempio, mentre un nemico armato di minigun non si è fatto scrupoli ad avanzare sotto al fuoco dei giocatori, i nemici armati di RPG non si sono mossi dalle loro posizioni. Le premesse per un grado di sfida avvincente e in grado di dar filo da torcere ai giocatori ci sono dunque tutte.

Graficamente parlando, nonostante dei problemi tecnici che ci è stato assicurato verranno risolti entro il 4 ottobre (giorno di lancio), il titolo appare molto curato. Dettagli più piccoli e insignificanti, come il fogliame della vegetazione o una piscina colma d’acqua sono realizzati in alta risoluzione. Di pregevole fattura anche dettagli quali le ferite sul corpo dei vari ghost, anche se tali chiazze di sangue dopo un breve lasso di tempo spariranno per lasciare il corpo intatto. Probabilmente rendere perenne tale sistema di danni avrebbe un costo esorbitante dal punto di vista delle prestazioni. La speranza è che in presenza degli infortuni più gravi, quelli in grado di arrecare danni permanenti alle capacità fisiche dei ghost finché non ci si cura, i danni della ferita restino bene in vista, per poter offrire quel tocco di immersione in più. Nonostante il gioco sia ottimizzato maggiormente per schede video AMD, come si può osservare sul sito ufficiale, la resa su una RTX 2080 è stata più che soddisfacente, non provocando mai cali di frame.

Per concludere, Ghost Recon Breakpoint si annuncia un interessante TPS che saprà offrire un elevato grado di sfida ma anche di immersione e simulazione. Giocato in quattro persone (comunicanti con cuffie e auricolari) è infatti possibile organizzare tattiche e piani molto dettagliati che permetteranno di sopravvivere in un mondo che sembra per davvero ostile. Se a tutto ciò si unirà una trama valida, ecco che avremo allora ottenuto il vero punto di rottura della sua categoria.

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