La redattrice della rubrica La Risposta del Cuore afferma che la PlayStation dovrebbe essere abolita per legge e che chi ci gioca deve essere inserito nella categoria dei c*******.
Ennesimo “attacco” al mondo videoludico, questa volta direttamente da La Stampa. A scatenare la bufera è stata Maria Corbi, redattrice del quotidiano e curatrice della rubrica La Risposta del Cuore. Questa consiste nel rispondere a lettere inviate dai lettori riguardanti problemi amorosi. Quella in questione è stata scritta da una ragazza, la quale afferma di aver dovuto lasciare il suo ragazzo perché passava la maggior parte del tempo “fra fumetti e PlayStation, senza lavorare”, atteggiamento che lo faceva sembrare un ragazzino delle medie.
La risposta di Maria Corbi
“Un ragazzo che passa il suo tempo alla playstation (andrebbe abolita per legge) o davanti ad altre realtà virtuali va evitato e inserito nella categoria «co….» (componi tu la parola come credi). Ma ne esistono di «normali» per fortuna, uomini giovani che preferiscono la presenza fisica a quella social e che invece di intasarti il telefono di WhatsApp scelgono la rivoluzionaria strada del telefono per comunicare con te. “
La Corbi non ha tutti i torti. C’è chi effettivamente passa la gran parte del suo tempo davanti a dispositivi elettronici e comunica quasi esclusivamente attraverso essi, però fare di tutta l’erba un fascio è molto superficiale, soprattutto per una redattrice di un quotidiano altisonante come La Stampa. Esistono anche ragazzi (e ragazze) in grado di scindere i due elementi ed inserirli in contesti adeguati, con persone adeguate. Sicuramente non aveva intenzione di creare tutto questo trambusto (o forse sì). Il suo intento, più che un attacco diretto, sembra essere quello di sottolineare ironicamente un aspetto che sempre più si sta affermando nella nostra cultura nazionale. Certo l’ironia è difficile da cogliere, soprattutto se non si è in grado di esprimerla.
Tenace adoratore del mezzo cinematografico, cerco sempre un punto di vista fotografico in tutto ciò che mi circonda. Videogiochi, serie televisive, pellicole cinematografiche. Nulla sfugge al mio imparziale giudizio.