La recensione di The Elder Scrolls Online: Greymoor
The Elder Scrolls Online, il più grosso e importante MMORPG attualmente in circolazione, ha appena ricevuto una delle più importanti espansioni che siano mai uscite per il genere. Bethesda infatti, ha rilasciato il capitolo “Greymoor”, che al modico prezzo di €39,99 consentirà ai giocatori di The Elder Scrolls Online di avventurarsi in nuovissime avventure, in terre che chi ha giocato a The Elder Scrolls V: Skyrim, di certo conoscerà a memoria. Greymoor riporterà infatti i giocatori nelle terre di Skyrim, permettendogli di addentrarsi di nuovo in luoghi familiari della zona occidentale di Skyrim come Solitude, Morthal, Labyrinthian, Dragon Bridge e altri.
Tantissima carne al fuoco…
Quaranta dobloni d’oro (per restare in tema) in cambio di quello che tecnicamente possiamo benissimo catalogare come un aggiornamento sono un po’ tanti. Ma dietro quella definizione, c’è in realtà una mole infinita di lavoro, che aggiunge tantissima carne al fuoco. Greymoor – a detta degli sviluppatori – scava nella storia di Elder Scrolls, con gli eventi mondiali Harrowstorm, gli aggiornamenti alle prestazioni e tanto altro. Sul groppone si vanno ad aggiungere ben trenta ore di gioco, oltre ovviamente a tutti i luoghi da esplorare. Insieme a Greymoor infatti, arriva anche Antiquities, un sistema che permette ai giocatori di scoprire la storia nascosta di Tamriel. Portandoli alla ricerca di collezionabili unici, tesori e potenti oggetti mitici.
…Ma i problemi rimangono gli stessi
Nonostante il sostansioso update, di circa cinquanta gigabyte (per quanto riguarda la versione XboxOne), rimangono i famosi problemi che da sempre hanno accompagnato la saga di The Elder Scrolls. A partire dalla cinematica che introduce ai giocatori la storia di Greymoor, che ha messo in evidenza più di qualche scatto, fino a quel momento in cui, ritrovandomi faccia a faccia con un fabbro, il gioco ha deciso di “freezare” e di riavviarsi in maniera forzata. Si tratta ovviamente di problemi sporadici, ma che a distanza di qualche anno dal lancio di TESO, fanno un po’ storcere il naso. Nulla di grave, sia chiaro, visto che la nuova espansione ha la capacità di tenere inchiodati giocatori in una sola location per ore e ore. Un pregio che ci fa subito dimenticare di bug e problemi dovuti a cali di framerate.
Nel 2020, The Elder Scrolls Online: Greymoor ha senso?
Gli MMORPG capaci di mantenere una degna fanbase videoludica dopo anni e anni di servizio sul groppone si contano davvero sulle dita di una mano. TESO è uno di questi, ma comperare Greymoor adesso, ha davvero senso? La risposta è davvero molto relativa. Se non avete mai messo piede su Tamriel, il nostro consiglio è quello di rimanere alla larga da questo mondo: va precisato che il sistema di gioco consente ai neofiti di approcciare alle sfide in base al proprio livello, evitando di incontrare giocatori già “livellati”, ma si tratterà di immergervi in un mondo davvero gigantesco, che oggi come oggi richiede una mole di ore di gioco non indifferente. L’espansione è infatti dedicata a chi mastica magie, pozioni e spade leggendarie ogni giorno, con molta esperienza nel gioco sul groppone. A loro è dedicata quest’espansione che con buone probabilità (e in vista della next-gen) potrebbe essere l’ultima dedicata The Elder Scrolls Online.
Voto finale
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