Pochi giorni fa è stata presentata la Playstation 5, la console di quinta generazione Sony che promette di rivoluzionare il modo di intendere il gaming. Se già la PS4 ci ha abituato ad emozioni intense sul lato della grafica e della giocabilità dei numerosi titoli usciti in questi ultimi anni, cosa dovremo aspettarci tra qualche mese, quando la PS5 sarà immessa in commercio? C’è un luogo e un momento per ogni cosa, ma non ora, come direbbe il professor Oak in Pokémon. In questo articolo, infatti,vogliamo andare a ritroso nel tempo, al lontano 1994, anno di uscita della mitica Playstation 1. Cosa direbbero i ragazzini di oggi a sentire questo nome? Probabilmente affermerebbero: “Playstation? Troppo antica!”.
Eppure, se non fosse stata per questa pietra miliare, il mondo dei videogiochi sarebbe molto diverso da come lo conosciamo oggi. Numerosi i titoli videoludici dalla trama e dalle avventure indimenticabili, spassose e coinvolgenti. Per farla breve, a noi ex bambini la PS1 diede innumerevoli (e talvolta indescrivibili) emozioni, in mondi fantastici, surreali , così lontani dalla realtà. Titoli come Tekken 3, Crash Bandicoot 3: Warped, Medievil e Final Fantasy 7-8-9 sono giochi stupendi, destinati risplendere per sempre nel firmamento dei videogames, in quanto ancora molto conosciuti e giocati, nonostante il tempo trascorso dalla loro uscita. Qui di seguito, vi offriamo alcune curiosità riguardo la Playstation 1.
Playstation 1: era anche uno stereo
Un solo esemplare di Playstation 1, il modello SCPH-1001, era provvisto di un sistema di entrata RCA, che riusciva a trasformarlo in u invidiabile dispositivo audio, da far concorrenza ad altri impianti dell’epoca, che costavano una fortuna. Come informa Rolling Stone, numerosi appassionati di musica che conobbero questo particolare modello, cercarono in tutti i modi di accaparrarselo, personalizzandolo a seconda della forma e del colore dello stereo che si possedeva. In giro per il web si trovano ancora fotografie di questo esemplare di PS1, che ben si sposa con gli stereo a cui veniva connesso.
I demo disc Playstation 1
Chi come me ha vissuto la propria infanzia negli anni ’90, ricorda sicuramente i leggendari demo disc per Playstation 1. Perlopiù di colore scuro, i dischi contenevano 5 0 6 giochi incompleti (talvolta anche una decina), presentati in una compilation virtuale accompagnata da musichette a volte liete e simpatiche, talvolta, più oscure e inquietanti, a seconda del tipo di giochi che proponevano. Questi dischi erano venduti in allegato a magazine a tema Playstation, ma un disco “di prova” lo si poteva trovare anche come extra incluso nella confezione della console. Molti gamer hanno provato per la prima volta titoli come Tombi, Legacy of Kain o la prima trilogia di Tomb Raider, proprio partendo dalla loro versione demo.
La prima mascotte non fu Crash
Molti pensano che la prima mascotte della Playstation 1 sia stata Crash, ma non è proprio così. A rappresentare per primo la console Sony fu Polygon Man. Il personaggio era una testa viola fluttuante, che doveva dimostrare la potenza di calcolo in 3d della PS1. Polygon Man doveva servire da “marchio promozionale” per la vendita della console Sony in occidente, ma Ken Kutaragi, una volta visto il footage promozionale, si innervosì non poco. Alla fine, il prototipo di icona venne abbandonato, per poi fare ritorno nel gioco per PS3 e Vita, Playstation Battle Royale, nel ruolo di boss finale.
Come fare quando si rimaneva bloccati in un gioco?
Negli anni ’90 non esisteva Youtube, né tantomeno i walkthrough che, più di una volta, hanno tirato fuori dai guai innumerevoli gamer in difficoltà nel vincere un boss o nel terminare un livello. All’epoca, tuttavia, si poteva contare su Power Line. Si trattava di una linea telefonica diretta, che aiutava ad andare avanti in un gioco per Playstation. Il servizio era disponibile in tutta Europa, Italia compresa. Un minuto speso al telefono con Power Line costava all’incirca 1500 lire. In seguito nacquero alcuni siti specializzati nella soluzione dei giochi, come il defunto Ludus, ma questa è un’altra storia!
I giochi ispirati agli anime
Eh beh, gli anime sono un argomento caratterizzante il nostro portale. La Playstation 1, al suo tempo, propose innumerevoli giochi ispirati ai cartoni animati giapponesi. Di questi vogliamo ricordare titoli giunti anche nel Vecchio continente, tra cui Dragon Ball Final Bout, primo picchiaduro in 3d ispirato al manga di Akira Toriyama, oppure One Piece: Grand Battle!, altro picchiaduro di discreto successo che traspone le prime avventure di Rufy e della ciurma Mugiwara. Degni di menzione anche Digimon World, realizzato da Bandai e pubblicato in Giappone poco prima della trasmissione dell’anime Digimon Adventure, e Beyblade: Let it Rip!, titolo ispirato vagamente alla storia della prima serie di Beyblade con Takao e i Bladebreakers. Il gioco è basato sul combattimento tra trottole dotate di spiriti mistici, che danno vita ad incontri avvincenti e sensazionali.
Sono nato il 4 Agosto 1988. Laureato in Filologia classica e moderna, nella vita sono giornalista pubblicista e redattore esperto di cronaca, TV e gossip, con una predilezione nei confronti dei fumetti e dell'animazione. Collaboro per varie testate quali Blasting News, Ginger Generation e Scuola Informa.