Realtà virtuale (VR), intelligenza artificiale (AI), cloud gaming e streaming live sono senza dubbio le tecnologie attuali più utilizzate nel comparto dei videogames. In attesa di nuovi scenari futuri, tra metaverso, tecnologie blockchain e comandi mentali, ecco i trend tecno-ingegneristici maggiormente impiegati per la progettazione delle esperienze ludiche digitali.
Gran Turismo 7 VR è molto probabilmente il titolo di punta dell’intera line up di PlayStation VR2 che ci permette di sottolineare le evoluzioni raggiunte dai videogames in termini di realtà virtuale. Il gioco ideato dal produttore nipponico Kazunori Yamauch sfrutta la VR per la cura maniacale dei modelli automobilistici. Lo showroom iniziale, ad esempio, è stupefacente e permette di scegliere fra oltre 400 vetture illustrate dei minimi dettagli proprio grazie alla realtà virtuale. A tutto ciò si aggiunge la Foveated Rendering, che ottimizza la risoluzione in corsa, e il visore targato Sony, che ha dimostrato di poter dare il meglio di sé, restituendo ai giocatori un’esperienza su pista all’insegna dell’immersività. Merito anche di GT Sophy, l’intelligenza artificiale al servizio di Gran Turismo. Tutto sembra tremendamente vero, al punto che possono addirittura manifestarsi episodi di motion sickness o chinetosi: un vero e proprio gap percepito dal cervello tra l’immobilità fisica e la (quasi reale) sensazione di movimento merito della VR.
L’Intelligenza Artificiale nel comparto videogames punta invece alla personalizzazione estrema dell’esperienza ludica, con livelli di difficoltà adattivi in base alle attese e alle capacità di gioco del player. In altre parole, l’AI verifica le abilità dell’utente e restituisce un avversario alla sua portata, in modo da valorizzare la sua esperienza. L’intelligenza artificiale concepisce al momento anche il gameplay in base alle aspettative del giocatore, affinché l’evoluzione del gioco sia unico, irripetibile e profilato esclusivamente sulle caratteristiche sulle attese del player. Per capire meglio la meccanica progettuale ideata dagli sviluppatori, ecco un breve elenco con le 5 migliori AI nei videogiochi: con titoli del calibro di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain e La Terra di Mezzo: L’ombra di Mordor. FIFA, in ambito sportivo, è invece il più indicativo in termini di AI.
Cloud gaming e streaming live. Niente download o dischi fissi: basta una connessione internet stabile per poter accedere a migliaia di titoli, da remoto e in diretta. La grafica potrebbe subire qualche penalizzazione in termini di qualità e prestazioni visive, ma il concetto in sé è decisamente interessante. E così, se Gran Turismo 7 VR è il titolo esemplificativo che illustra tutto il potenziale della realtà aumentata, Xbox Game Pass lo è, ad esempio, sul versante del cloud gaming e streaming live. Con il servizio della console firmata Microsoft è infatti possibile accedere ad una serie di release costantemente aggiornata: titoli mensili fruibili tramite sottoscrizione di un abbonamento personalizzato senza un vero download. Il costo mensile consente l’accesso al gioco. Piattaforme abilitate? PC, mobile e console di gioco. Starfield e Riot Game sono alcuni dei titoli disponibili tramite PC, console Xbox, telefoni, tablet e Smart TV Samsung 2022 dal cloud. Pionieri, e utilizzatori, delle tecnologie finora illustrate sono stati da subito anche i portali di iGaming che, grazie ai progettisti delle migliori software house e con sessioni di gioco live streaming e browser games in cloud, testabili con promozioni alla stregua del codice bonus SNAI, hanno fatto da apripista del mondo videoludico. Il gioco online si è rapidamente adeguato al mercato classico dei videogames offrendo agli utenti decine di titoli da giocare in remoto attraverso un semplice connessione internet.
Ovviamente, quello dei videogames, è uno dei tanti settori dell’universo digitale in continua evoluzione, con un grado di accelerazione tecnologica senza precedenti. Le novità di oggi possono essere già considerate obsolete. I videogiochi puntano al futuro: metaverso, tecnologie blockchain, visori, comandi vocali e mentali. Usare il cervello come interfaccia, del resto, è uno dei sogni degli sviluppatori di videogame. E non solo.