Sony ha deciso di rinnovare le proprie politiche di rimborso del PlayStation Store. Scopriamo insieme come sono cambiate e i criteri di rimborso.
Numerose novità per i rimborsi
Attraverso il sito ufficiale di PlayStation, sono state rese note le nuove politiche di rimborso che Sony ha deciso di adottare per il proprio store digitale, ma al momento solo per il PlayStation Store USA. Infatti le regole variano da regione a regione, quindi non è chiaro se queste modifiche riguarderanno anche l’Europa in futuro. Non ci resta che attendere ulteriori novità in merito.
D’ora in poi sarà possibile ottenere un rimborso di un prodotto acquistato (varrà anche per DLC e Season Pass) contattando l’assistenza entro 14 giorni dall’acquisto, a patto che non sia già stato scaricato (anche se il download non è ancora stato completato) e installato. L’unica eccezione riguarderà i titoli definiti “non funzionanti”, anche se non è chiaro cosa voglia dire, speriamo in chiarimenti in merito. Il rimborso potrà avvenire tuttavia solo sul credito PlayStation Store. Potrà essere richiesto un rimborso anche per i pre-ordini entro la data di lancio, momento a partire del quale entreranno comunque in vigore i canonici 14 giorni.
Potranno essere rimborsati anche servizi ad abbonamento quali PlayStation Now, PlayStation Plus e Spotify Premium entro quindici giorni dalla loro sottoscrizione, in questo casi però il rimborso verrà calcolato a seconda del giorni d’utilizzo del servizio.
Nonostante non sia ancora stato attivato, viene anche citato il servizio di cambio di nome utente PSN, che tuttavia non sarà comunque rimborsabile, lasciando in ogni caso presagire un arrivo in tempo brevi di questa nuova funzionalità.
Ricordiamo inoltre che di recente è stato lanciato da Sony il già citato PlayStation Now, servizio in streaming ad abbonamento su PlayStation 4 e PC che permette agli abbonati di godere di una libreria di oltre 600 titoli PlayStation 2, PlayStation 3 e PlayStation 4.
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