Riot e Twitch hanno lavorato insieme per far arrivare più chiavi della beta di Valorant possibili ai follower del gioco sulla piattaforma di streaming. Ma questa possibilità ha aperto la strada a svariati comportamenti che non sono piaciuti alle due aziende.
Riot ha fatto un gran lavoro di marketing per l’uscita della closed beta di Valorant. In collaborazione con Twitch ha permesso di “droppare” una chiave per il gioco semplicemente guardando per almeno due ore uno degli stream qualificati al drop. Ciò ha portato una sorta di frenesia di massa nei videogiocatori, che nei primi giorni dopo l’annuncio hanno affollato i canali verificati di streaming facendo raggiungere al gioco vette di 2 milioni di follower sulla piattaforma.
Ovviamente questi numeri sono scemati dopo qualche settimana, e a questo punto è stato deciso che tutti gli stream di Valorant su Twitch possono dare la possibilità di avere la chiave della beta del gioco. Questa novità però ha portato allo sviluppo di un comportamento particolare: molti streamer hanno iniziato a lasciare il canale in live 24 ore su 24, mettendo in loop replay delle loro giocate quando non sono effettivamente al pc.
La risposta di Twitch
Molti streamer famosi, a partire da summit1g, si sono lamentati di questa pratica. Adesso è arrivata la risposta ufficiale da parte di Twitch stessa, che ha modificato le sue Community Guidelines per dichiarare illegali queste pratiche. La dichiarazione arrivata su Twitter collega questo aggiornamento del suo regolamento proprio ai comportamenti collegati ai drop di Valorant.
Subito è arrivato il supporto della Riot, che ha applaudito agli sforzi della piattaforma di streaming nel mantenere corretti i meccanismi di drop. Le due aziende si sono reciprocamente date una grandissima mano nelle ultime settimane: mentre Twitch ha avuto un picco altissimo di utenti nuovi e collegati, la casa di produzione di Valorant ha ricevuto una grandissima attenzione per il suo nuovo gioco e può già dichiarare di aver abbattuto tutti i record di visualizzazioni nonostante il gioco sia ancora in beta.
Il modello Valorant inizia a esser seguito da altri
La possibilità di avere dei drop collegati a Twitch non è una feature nuova della piattaforma. Ma il massiccio utilizzo fatto da Riot per pubblicizzare Valorant deve aver svegliato diversi altri produttori. Infatti pochi giorni dopo l’inizio dell’operazione di marketing per il nuovo fps anche la Blizzard ha collegato la visione su Twitch delle partite competitive di Hearthstone al drop di pacchetti della sua nuova espansione Ceneri delle Terre Emerse.
Ora anche Call of Duty (sempre del gruppo Activision/Blizzard) ha deciso di seguire una politica simile a quella di Hearthstone. Infatti col rilascio del nuovo aggiornamento, che comprende nuove mappe e un nuovo operatore oltre al nuovo Battle Pass, ha deciso di permettere il drop di alcune ricompense cosmetiche dopo aver visto rispettivamente 1 ora, 2 ore e 3 ore di streaming.
Sicuramente un’operazione non paragonabile a quella di Riot per la promozione di Valorant, ma si può dire che sia nato un nuovo modo per sfruttare gli streaming da parte delle case produttrici? Sarà il tempo a darci una risposta definitiva.