Wolfenstein 2: The New Colossus, seguito diretto di Wolfenstein: The New Order, è il nuovo lavoro dei MachineGames che si pone come l’esperienza stermina-nazisti definitiva in un’atmosfera distopica coinvolgente.
Profondità totale
Wolfenstein 2: The New Colossus, prende luogo esattamente dopo gli avvenimenti di The New Order portandoci però stavolta ad approfondire il passato di William “B.J.” Blazkowicz. Uno dei maggiori punti di forza di questo Wolfenstein 2: The New Colossus sta infatti nel forte legame tra trama e gameplay che sono un tutt’uno per l’intera durata del gioco, a differenza della maggioranza dei giochi del genere nei quali si sa a grandi linee quale sia la trama e si persegue un’obiettivo senza troppi fronzoli.
Una carneficina
Il gameplay è brutalmente divertente e dinamico, grande nota di merito va alle armi, ad esempio i cannoni sono fantastici, specialmente il Laserkraftwerk e il Dieselkraftwerk che ti permettono di vaporizzare il tuo nemico, c’è qualcosa di così soddisfacente in queste armi che è difficile usarle senza sembrare uno psicopatico. Tuttavia, per gli amanti dello stealth, la scelta ricade sull’ascia, è pulita (si fa per dire) e finisce il nemico senza allertare l’intera banda di nazisti. C’è anche un’opzione per i cannoni a due mani e stavolta anche con armi differenti. L’unica pecca del gameplay del titolo sono i pattern dei nemici, forse a volte leggermente ripetitivi, ma non è tanto un fastidio come sarebbe stato, se la storia non fosse stata accattivante. La musica si fonde completamente con lo sfondo di gioco che migliora esponenzialmente l’esperienza di gioco, ci si emoziona e spaventa a volontà, catturando appieno il sentimento della scena. I controlli sono rimasti pressoché invariati dal capitolo precendente: intuitivi e abbastanza facili da padroneggiare.
Qualche cenno tecnico
Tecnicamente parlando questo Wolfenstein 2: The New Colossus ne esce decisamente a testa alta, portando un comparto grafico veramente eccellente per l’hardware su cui gira, se parliamo delle console di fascia media, come ps4 o xbox one s, certo, qualche leggero calo di frame rate potrebbe capitare tra una sequenza di azioni e un filmato, ma, per la durata del titolo, non abbiamo mai riscontrato comportamenti strani, il gioco funziona davvero bene. Le scenografie sono piuttosto stupefacenti anche mostrando la caduta di alcune delle grandi città americane, che insieme al doppiaggio ben gestito fanno un lavoro di coinvolgimento splendido, anche grazie alla tecnologia impiegata per le espressioni dei personaggi che sono estremamente dettagliate, di fatti siamo in grado di connetterci emotivamente con i personaggi proprio per questo motivo. In quanto a durata abbiamo impiegato circa 13 ore per finire il gioco a difficoltà ‘normale’, longevità giusta a parer nostro per un fps.
Conclusioni
Detto francamente, il gioco è un capolavoro. Colpisce tutte le note giuste e al momento giusto. Non avrebbero potuto fare un lavoro migliore. Wolfenstein 2: The New Colossus trasmette il suo messaggio sullo sfondo mentre la violenza e il caos prendono il centro della scena. Certo possiamo dire senza troppi problemi che è un gioco americano, e si sente. La voglia di sbandierare l'americanità da parte del titolo esce da tutti i pori, ma a noi sta bene così, in fondo non è forse questo quello che vogliamo da un titolo come questo?