Unsane, nuovo film di Steven Soderbergh che verrà presentato al prossimo Festival di Berlino, si mostra con un primo trailer ufficiale veramente “fuori di testa”.
Il trailer di Unsane: la follia attraverso l’obiettivo
Soderbergh sembra esserci riuscito. Il sogno della realizzazione di un film girato interamente con la camera grandangolare dell’iPhone per catturare e incanalare la follia della protagonista sullo schermo si è tramutato in realtà. Dal trailer si riesce a percepire una certa ricercatezza artistica, difficile da trovare con l’obiettivo fisso e, per giunta, grandangolare dell’iPhone. La trama è molto interessante. Una donna braccata da uno stalker, cambia città per scrollarselo di dosso. Tuttavia, continua a vederlo ovunque. Così decide di andare da una psichiatra per vedere se sia un problema mentale o reale. Questa, facendogli compilare un modulo, riesce a farla internare nel reparto di psichiatria contro il suo volere. Di conseguenza, dovrà vivere in questo mondo ristretto e privo di attenzioni. Come se non bastasse, sostiene di vedere il suo stalker all’interno della struttura. L’eterna lotta tra sanità e insanità. Quale sarà la realtà dei fatti? La storia ricorda molto da vicino gli esperimenti del sociologo David Rosenhan, che nel 1973 si fece internare, mentendo sulla sua sanità mentale, in un’ospedale psichiatrico insieme ad altre otto persone (ognuna in un ospedale diverso). Alla fine questi individui, tutti sani mentalmente, vennero rilasciati con l’etichetta di schizofrenici in remissione. Un ottimo esempio di come la psichiatria non prenda in considerazione lo stato individuale della persona, ma il contesto in cui essa si trova. In poche parole, per la società (e non solo), se ti trovi in un ospedale psichiatrico, sei senza dubbio un deviato mentale. Tornando al film, il soggetto di Soderbergh intriga. L’uscita (nelle sale americane) di Unsane è fissata per il 23 marzo 2018.
Tenace adoratore del mezzo cinematografico, cerco sempre un punto di vista fotografico in tutto ciò che mi circonda. Videogiochi, serie televisive, pellicole cinematografiche. Nulla sfugge al mio imparziale giudizio.