Gli Agenti Marvel continuano il loro viaggio nell’ignoto, cercando di comprendere le dinamiche di un luogo che non conoscono, ma che tentano con tutte le forze di salvare. In Agents of SHIELD 5×03 si cerca di andare oltre i confini conosciuti.
In Orientarsi pt 1 e in Orientarsi pt 2, gli Agenti, e il pubblico, hanno cercato di comprendere dove si svolgono le vicende, in che periodo, chi sono i protagonisti, chi i buoni e chi i cattivi. In Agents of SHIELD 5×03, Una vita persa, l’occhio dello spettatore continua ad investigare, cercando di conoscere più dettagli possibili su questa nuova stagione della serie, ricevendo solo briciole di quello che sembra essere un mondo fortemente complesso, e dai limiti poi non così tanto stretti.
Tess e May cercano di sopravvivere in Agents of SHIELD 5×03
Le dinamiche di Daisy, Gemma e degli altri membri della squadra continuano separatamente facendo in modo che lo spettatore possa approfittare di Agents of SHIELD 5×03 per rispondere alle domande che annidano la sua mente, come dov’è Fitz, Daisy è davvero la distruttrice della Terra, come si può risolvere la situazione. Ma più le dinamiche evolvono più gli interrogativi aumentano: in Agents of SHIELD 5×03 il protagonista diventa l’universo, con i suoi tanti personaggi, luoghi e influenze. Gemma, ormai diventata una schiava di Kasius, mostra come in realtà quello che sembra essere il capo, risponda a sua volta a una seconda persona, umana, che proviene da un luogo lontano. Yo-Yo, Coulson, Mack e May investigano su ciò in cui Virgil credeva, studiando i suoi oggetti e tentando di scoprire i segreti che nascondeva. Daisy, sotto l’occhio accusatorio di Dick, continua a credere di non poter essere lei ad aver distrutto la terra, e tenta di salvare Gemma.
Gemma sotto il controllo di Kasius in Agents of SHIELD 5×03
Agents of SHIELD 5×03: parte di qualcosa di più grande
Ciò che emerge in Agents of SHIELD 5×03 è che il luogo in cui si svolgono le vicende non è tutto ciò che resta della razza umana, e non è un luogo isolato da tutto il resto: ci sono diversi sistemi all’interno dei quali i personaggi (ovviamente più potenti) possono muoversi, entrando in contatto con altre realtà. Il titolo dell’episodio, Una vita persa, richiama il motto introdotto nel secondo episodio “una vita persa, una vita guadagnata”, secondo il quale per ogni vita salvata deve essercene una sacrificata e viceversa. Il nome attribuito a Agents of SHIELD 5×03 sottolinea però come tutti i personaggi, principali e non, coinvolti in questi primi episodi della quinta stagione, siano pedine all’interno di un vasto gioco fatto di livelli, relazioni, poteri e dinamiche, dove ognuno deve svolgere alla perfezione il ruolo che gli è stato assegnato, aiutando anche gli altri a svolgere il loro: in caso contrario, una vita è il prezzo da pagare. In Agents of SHIELD 5×03 questo emerge più o meno in maniera evidente in tutti e 3 i filoni narrativi che si stanno sviluppando, ed includono personaggi primari e secondari, di potere o vittime.
Agents of SHIELD 5×03: multiverso (SPOILER)
Dick, personaggio chiave di Agents of SHIELD 5×03
Il dettaglio più interessante dell’episodio Agents of SHIELD 5×03 è il dialogo che avviene tra Dick e Daisy. L’uomo cerca di convincere l’agente che è lei la causa dell’esplosione della Terra, accennando al concetto di multiverso. Da Agents of SHIELD 5×03 possiamo quindi supporre che non sia la “nostra” Daisy ad aver fatto esplodere il pianeta, ma un’altra Daisy, di un’altra realtà, che potrebbe aver reagito agli stimoli esterni della sua vita in maniera differente, provocando la catastrofe. Ciò potrebbe quindi significare che il monolite che ha portato gli agenti nello spazio non si muove nel tempo, ma tra differenti universi, e che quella non sia la Terra degli agenti, ma quella di una realtà parallela. Dagli ultimi istanti dell’episodio di Agents of SHIELD 5×03 emerge inoltre che probabilmente, sulla Terra, c’è ancora vita. Che il pianeta possa tornare ad essere luogo principale delle avventure degli agenti?
Toscana trapiantata a Roma, dopo un percorso in organizzazione e comunicazione di eventi culturali, mi sono laureata in Media Studies presso l'Università "La Sapienza" di Roma. Classe 1993, ho una grande passione verso il mondo dell'entertainment! Da "Kebab for Breakfast" a "Westworld", da "Cloud Atlas" a "Bastardi Senza Gloria", da "Le situazioni di Lui e Lei" a "One Piece", la produzione culturale mi ha accompagnata per tutta la vita, ed ora ho quindi deciso di scriverne e parlarne su Gogo Magazine!