Il calciatore Paolo Rossi protagonista del documentarioIl cuore del campione
Ci ha lasciato lo scorso 9 dicembre il fenomenale Paolo Rossi (64 anni), ex calciatore campione del mondo agli storici mondiali del 1982 in Spagna. Una scomparsa che, insieme a quella di Maradonadi qualche settimana fa, ha inevitabilmente fatto piombare in un clima di lutto il mondo del calcio e non solo.
La leggenda di Paolo Rossi è stata così grande che, nel 2018, venne realizzato anche un documentario sulla sua storia dal titolo The heart of the champion (Il cuore del campione in italiano) e presentato per la prima volta presso l’ambasciata italiana di Bucarest. Il progetto vedeva alla regia Gianluca Fellini e la sceneggiatura era basata sulla biografia di Rossi, scritta dalla moglie Federica Cappelletti. Ricordiamo che, in precedenza, Fellini aveva diretto già un documentario sempre sul calciatore, dal titolo, Paolo Rossi – A Champion is a Dreamer Who Never Gives Up.
Il documentario, inoltre, sarebbe dovuto diventare un vero e proprio film. Ed era stato programmato per essere presentato in occasione della 71esima edizione del Cinema di Cannes. Purtroppo, però, il progetto non è andato in porto a causa della scoperta malattia di Paolo Rossi (un cancro ai polmoni), che ne ha reso impossibile la realizzazione.
Sempre il film avrebbe dovuto portare la firma di un grande sceneggiatore di Hollywood (mai rivelato).
Le parole di Paolo Rossi
In merito al film e al documentario, l’ex attaccante si era così espresso:
Ho accettato di collaborare in entrambi questi progetti sulla mia vita, certamente una vita intensa, piena di alti e bassi, con la speranza che il viaggio di un semplice ragazzo con poca salute e grandi sogni, possa mandare un messaggio alle giovani generazioni. Ero un ragazzo quando mi è stato detto che le mie condizioni di salute non mi avrebbero permesso di giocare così come le mie condizioni sociali. Ma io non ci ho creduto. I miei sogni erano più forti degli ostacoli. Ho lavorato sodo, creduto in me stesso. Ho affrontato ogni ostacolo a cuore aperto, ed un giorno, il sogno è diventato realtà.
Stavo stringendo tra le mani la Coppa del Mondo, mentre lo stadio gremito gridava il mio nome. Perciò, il mio messaggio a tutte quelle persone che stringono un sogno nelle loro mani è: ignorate chiunque vi dica che non potete riuscire, loro non vedono la forza del vostro cuore, ignorate i bulli che vi feriscono con gesti o parole, loro non diventeranno mai quello che voi potete diventare. Credete in voi stessi, lavorate duro, rispettate gli altri e un giorno, il sogno diventerà realtà.
Paolo Rossi, Mondiale 1982
Paolo Rossi: la leggenda del calcio italiano
Soprannominato Pablito, lo si ricorda principalmente per le sue prodezze e per i suoi gol al Mondiale 1982. In quell’occasione, oltre a vincerlo, si aggiudicò anche il titolo di capocannoniere. Nello stesso anno vinse anche il Pallone d’oro. Occupa la 42ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer. Nel 2004 è stato inserito nel FIFA 100, una lista dei 125 più grandi giocatori viventi, selezionata da Pelé e dalla FIFA in occasione del centenario della federazione. È risultato 12º nell’UEFA Golden Jubilee Poll, un sondaggio online condotto dalla UEFA per celebrare i migliori calciatori d’Europa dei cinquant’anni precedenti.
Insieme a Roberto Baggio e Christian Vieri detiene il record italiano di marcature nei Mondiali a quota 9 gol, ed è stato il primo giocatore (eguagliato dal solo Ronaldo) ad aver vinto nello stesso anno il Mondiale, il titolo di capocannoniere di quest’ultima competizione e il Pallone d’oro.