“Il Grinch” è uscito nelle sale questa settimana, ma vale la pena di andare a vederlo? Ecco la nostra recensione del film d’animazione della Illumination Entertainment!
Questo Natale torna sul grande schermo “Il Grinch“, il personaggio creato dal Dr. Seuss e interpretato da Jim Carrey nel film in live-action del 2000. Questa volta è animato, però, dalla Illumination Entertainment, la casa di produzione di “Cattivissimo me“, “Minions” e “Pet – Vita da animali“. Alla regia troviamo Yarrow Cheney e Scott Rosier, alla sceneggiatura Tommy Swerdlow. Il protagonista verde che odia le festività questa volta ha la voce originale di Benedict Cumberbatch, in italiano invece quella di Alessandro Gassman. La pellicola è uscita questa settimana nelle sale.
Il Grinch – Recensione
Con un’infanzia di solitudine passata nell’orfanotrofio della cittadina di Chissà, sembra proprio che il Grinch non possa fare altro che odiare il Natale. Così passa la sua vita isolato su una montagna insieme al suo fedele cane, Max. Ma quest’anno in città c’è un tale spirito natalizio nell’aria che il protagonista proprio non ce la fa più: per lui ormai è arrivata l’ora di fare qualcosa, e in particolare decide di rovinare la festività per gli abitanti del centro.
Il confronto con il live-action con Jim Carrey
Quando si realizza una trasposizione in live-action di un cartone animato si approfondisce la storia in questione – o almeno si dovrebbe – regalando al pubblico qualcosa in più oltre alla classica storia che tutti conoscono. Realizzare una trasposizione animata, invece, è un mero atto di semplificazione di qualcosa che già conosciamo molto bene – e, peraltro, era già stato pensato come un prodotto per bambini. Il personaggio animato, per quanto simpatico, è soltanto una pallida imitazione di quello interpretato da Jim Carrey. Detto questo, qualche punto a favore de “Il Grinch” datato 2018 c’è.
L’animazione ne Il Grinch
“Il Grinch”, è un film squisitamente animato: la cittadina di Chissà, con le sue decorazioni e i colori sul panorama innevato, regala una panoramica dell’ideale atmosfera natalizia. Già gli addobbi e il gigantesco albero di natale bastano per lasciare a bocca aperta lo spettatore – a prescindere dall’età. I personaggi stessi, che siano animali, bambini, adulti o lo stesso Grinch, sono in perfetto stile Illumination, ma con un taglio tenero e adorabile. In generale, la pellicola viene valorizzata con una regia dinamica e una colonna sonora che riescono a combinarsi per regalarci delle scene spesso abbastanza suggestive.
La trama e la caratterizzazione del personaggio
La trama del film d’animazione non è particolarmente elaborata, ma riesce a rendere in modo chiaro e lineare l’evoluzione del protagonista, offrendo una soluzione delle vicende gradevole e plausibile per quanto riguarda la caratterizzazione dello stesso. Per quanto riguarda il doppiaggio, la voce di Alessandro Gassmann risulta molto adatta: in fin dei conti, essendo la pellicola molto incentrata su di lui, è questo quello che conta.
Il Grinch
Conclusioni
Insomma, avevamo bisogno di un film d'animazione dedicato a un personaggio che già vediamo e ci godiamo ogni Natale? Certamente no. Per questo "Il Grinch" dell'Illumination Entertainment, con il suo tripudio al livello puramente audiovisivo, potrebbe essere molto apprezzato dai più piccoli, poco inclini a godersi un prodotto in live-action di ormai quasi due decenni fa. D'altra parte non regala nulla di nuovo in particolare a un pubblico adulto più esigente, anzi risulta più esclusivamente orientato verso un pubblico molto giovane, se confrontato con i precedenti dell'Illumination Entertainment, che potevano essere digeriti meglio da un pubblico più ampio.
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