Il cast stellare de Le strade del male assicura un risultato convincente per un film estremamente crudo e a tratti compiaciuto.
Mentre le sale cinematografiche riprendono faticosamente le loro attività, le principali piattaforme di streaming si preparano alla nuova stagione cinematografica con titoli prestigiosi. Netflix ha aperto le danze con due titoli attesissimi: Sto pensando di finirla qui di Charlie Kaufman e Le strade del male di Antonio Campos. Entrambi i film, infatti, nei mesi passati hanno catturato l’attenzione degli appassionati attraverso trailer e immagini promo. In particolare, la pellicola di Campos ha potuto contare soprattutto sulla curiosità nata intorno al suo ricchissimo cast. Tom Holland, Robert Pattinson, Haley Bennett e Sebastian Stan sono solo alcuni dei nomi coinvolti nell’adattamento del romanzo The Devil All The Time di Donald Ray Pollock. L’attesissimo thriller psicologico è ora finalmente disponibile nel catalogo di Netflix.
Le strade del male: un viaggio tra le radici della violenza
La pellicola di Campos adatta per il piccolo schermo di Netflix il racconto di Pollock. Il romanzo originale viene trasformato in un viaggio a tinte dark tra le pieghe più inquietanti dell’umanità. Nel suo primo atto ambientato negli anni Cinquanta, Le strade del maleracconta le vicissitudini di Willard Russell (Bill Skarsgard), veterano della seconda guerra mondiale tornato in patria nella provincia dell’Ohio. Il ragazzo rivive costantemente il trauma delle sue esperienze nel corpo dei Marines e, anche dopo aver trovato l’amore di una moglie e di un figlio, non riesce ad affrontare le colpe del passato. In un ambiente fortemente permeato dalla religione nella sua forma più legata al senso di colpa, Willard si cala nei panni di un condannato, un uomo incapace di allontanarsi dal suo passato.
Foto: Netflix
Nella sua seconda parte, invece, il film si concentra su Arvin Russell (Tom Holland), figlio ormai adulto di Willard cresciuto con la nonna Emma (Kristin Griffith) e la “sorellastra” Lenora (Eliza Scanlen). Nel vivo degli anni Sessanta, il ragazzo si confronta con l’eredità di un padre inetto e con le ossessioni di una società in cui il male si insinua in ogni forma e luogo, anche nei più impensabili. Le vicende che hanno segnato nel passato la sua famiglia, però, torneranno prepotentemente a galla, costringendolo a spezzare drasticamente un circolo vizioso altrimenti eterno.
Attori sorprendenti per la più tradizionale rilettura dei grandi romanzi americani
Le strade del male è un dramma familiare che, con il suo viaggio a cavallo tra la seconda guerra mondiale e il conflitto in Vietnam, ambisce senza vergogna a diventare un epico racconto corale. La prestigiosa collezione di personaggi secondari, capitanati da un istrionico quanto repellente predicatore interpretato dalla garanzia Robert Pattinson, rappresenta il vero fulcro delle ambizioni del regista al suo terzo lungometraggio. Delle interpretazioni convincenti e il fascino sinistro di personaggi immorali riescono a reggere interamente una narrazione densissima che richiama profondamente la grande tradizione del romanzo americano anche con il costante accompagnamento di una voce narrante.
Foto: Netflix
Tom Holland non è mai stato così diverso dal suo celebre amichevole Spider-Man di quartiere. Ne Le strade del male, l’attore classe 1996 veste i panni scomodi di un ragazzo segnato da fortissime sfumature dark. Si tratta quindi di un profilo in forte contrasto con l’immagine di “bravo ragazzo” dei suoi progetti passati. Sotto questa prospettiva, la scelta di casting di Holland risulta ottima e praticamente perfetta essendo sorretta da una performance decisamente sorprendente. L’attore infatti riesce a sostenere con grande carisma la crescita del protagonista, sottolineandone gli aspetti più controversi e scomodi.
Tuttavia, i temi complessi e difficili come violenza, religione, trauma ed eredità sono solo sottili, sottilissimi fili conduttori di un racconto che forse avrebbe saputo esprimere tutto il suo autentico potenziale in forma di mini-serie. Molte delle sottotrame, animate da personaggi carismatici ma spesso sfuggenti, non trovano il meritato svolgimento, incagliandosi intorno a una messa in scena che a tratti risulta compiaciuta nella sua crudeltà.
Foto: Netflix
Il fine de Le strade del male
In conclusione, il film di Campos riesce a diventare un affresco a tinte sanguinarie di un’umanità guidata da istinti crudeli e spietati, condannata a ripetere i propri errori. Una sceneggiatura pasticciata, segnata da troppi cambi di ritmi, non riesce davvero a valorizzare il risultato finale, Tuttavia, fortunatamente Le strade del male raggiunge il suo fine. Il merito della riuscita è quindi da attribuire a interpreti magnetici perfettamente in parte che garantiscono una visione affascinante anche se segnata da molte imperfezioni.