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L’influenza del digitale nel mondo del cinema e serie TV

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Negli ultimi anni il digitale è diventato sempre più essenziale e fondamentale nel mondo del cinema e delle serie TV. Agli inizi degli anni Ottanta veniva sostanzialmente utilizzato solo per la creazione degli effetti speciali nel corso della post-produzione, mentre al giorno d’oggi vengono realizzate intere pellicole dove l’utilizzo del digitale è fondamentale prima, durante e dopo la realizzazione.

Sin da subito si è riusciti a vedere i primi vantaggi. Esso ha infatti permesso di ridurre notevolmente i costi dei dispositivi di archiviazione e del loro trasporto, poiché il peso delle bobine era davvero elevato, e ha anche consentito a un costante aumento della risoluzione delle immagini.

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Alla base di tutte queste fondamentali innovazioni è stata di fondamentale importanza la programmazione digitale. Il coding si basa sul pensiero computazionale, l’insieme dei processi che partono dalla formulazione di un problema e che ne manifestano poi la risoluzione. Ad oggi è diventato un settore in crescita e di rilevante importanza nell’informatica. Proprio per questo si tratta di un argomento tanto complesso quanto affascinante e che necessita di una buona preparazione, anche in considerazione del fatto che i campi di applicazione sono veramente innumerevoli.

A riguardo esistono vari metodi formativi, ma aulab in particolare offre corsi di programmazione specifici e alla portata di tutti, sia di chi ha già le basi e vuole migliorare e approfondire le proprie competenze, sia di chi parte da zero. In 3 intensi mesi di lezioni permette di ottenere una solida formazione di base e tutte le conoscenze per poter lavorare nelle migliori aziende IT. Naturalmente c’è anche la via dell’auto-apprendimento, per chi non ha timore ad affrontare questa materia in autonomia, ma indubbiamente un percorso formativo offerto da un ente esperto in materia velocizzerà di molto il cammino.

Cinema e tecniche: l’avvento del digitale

Tornando ai campi cinematografici in cui vediamo l’applicazione di queste tecnologie, possiamo affermare che nella storia del cinema il primo lungometraggio completamente sviluppato tramite la grafica digitale è stato “Toy story“, realizzato nel 1995 da John Lasseter e la Pixar, ha posto un benchmark qualitativo con cui tutti i titoli successivi si sono trovati ad aver a che fare.

Altra innovazione fondamentale è stata quella del “telo verde”: il primo film che è stato totalmente girato tramite riprese davanti a un green screen, e quindi prodotto interamente in digitale, è stato “Sin city” nel 2005. Nei primi anni del Duemila, sono stati molti i film in cui è stato sperimentato l’uso del green screen. Da qui è nato il chroma key, una tecnica che permette di applicare e sovrapporre uno sfondo a una scena o un video in cui viene utilizzato il green screen.

Le tecnologie più recenti, per cinema e non solo

Avvicinandoci ancora un po’ ai giorni nostri, è stata la volta del motion capture, utilizzato non solo nel cinema ma anche ormai largamente nella produzione videoludica: si tratta di una tecnica che registra con precisione i movimenti di un uomo tramite dei sensori e permette di ottenere, in digitale, un avatar che compie gli stessi spostamenti dell’attore. Questa tecnica è stata usata nel film “Il Signore degli Anelli“, prodotto dal 2001, anno dell’inizio della trilogia diretta da Peter Jackson, soprattutto per rappresentare Gollum e l’esercito di Isengard, ma anche nella grande saga di “Harry Potter” prodotta a partire dal 1997 e diretta da David Heyman, per raffigurare tutte le creature del mondo magico.

Parallelamente al motion capture vi è poi il rendering: un’ulteriore tecnica che permette di rielaborare, attraverso dei processi digitali, l’immagine degli attori e quella dello sfondo, come componenti di un unico green screen. Questa tecnica è stata usata ampiamente in “Avatar”, prodotto nel 2009 e diretto da James Cameron. Nel film infatti la maggior parte delle scene sono realizzate dai computer, mentre solo una piccola parte sono state registrate con le cineprese o con live action. Tutto ciò ha portato un grande successo a questa pellicola, che per ben dieci anni è stata il primo film per incassi al mondo.

Infine, forse l’ultima grande innovazione tecnologica nel cinema è stata il 3D: un sistema di proiezione che permette di vedere i film con una visione stereoscopica tramite l’utilizzo di una tipologia specifica di occhiali. I primi esperimenti risalgono alla prima metà del Novecento ma questa forma cinematografica non è mai riuscita ad affermarsi in maniera permanente, tanto che negli anni ha avuto dei veri e propri alti e bassi. Oggi la produzione dei film in 3D è rivolta soprattutto alle pellicole d’animazione o a quelle d’azione, dove si ha un numero di effetti speciali elevato che permettono un maggior coinvolgimento degli spettatori.

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