Cinema

Ralph Spaccatutto 2 Recensione – Ralph Spacca Internet è un groviglio metacinematografico… e va bene così

Abbiamo visto in anteprima il nuovo film d’animazione Disney in uscita il 1 gennaio: “Ralph Spacca Internet – Ralph Spaccatutto 2”. Ecco la nostra recensione.

Il primo Ralph Spaccatutto era un film d’animazione interessante, ma non ai livelli di altre produzioni Disney. Dopo sei anni, Ralph e Vanellope tornano su schermo con Ralph Spacca Internet – Ralph Spaccatutto 2. Ad una prima occhiata può sembrare solo un mucchio di product placement e citazionismo gratuito, ma si rivela molto più di questo, andando a sfociare verso quel linguaggio metacinematografico tanto fedele al postmodernismo, pur rimanendo saldamente legato alle formule narrative del cinema classico. In questa recensione, vediamo come Disney sia riuscita a bilanciare due periodi cardine della storia del cinema senza scadere nel blando citazionismo pubblicitario.

Ralph Spaccatutto 2 – Recensione

Uno sguardo al passato…

Ralph Spaccatutto 2, come abbiamo già detto, riesce ad integrare elementi tipici del cinema postmoderno all’interno di una narrazione estremamente classica. Quest’ultima sembrava estremamente debole e priva di mordente, ma, con la visione integrale del film, si può vedere una narrazione tipica delle produzioni Disney, con dei colpi di genio veramente inaspettati.

Un po’ di contesto narrativo (senza spoiler)

La trama di Ralph Spaccatutto 2 è semplice, ma funzionale. Il film presenta Ralph e Vanellope (i due protagonisti della pellicola precedente) come dei grandi amici che ora passano tutto il tempo libero insieme. Quando il videogioco di Vanellope, però, viene staccato dalla corrente a causa di un guasto apparentemente irreparabile, tutti gli abitanti di Sugar Rush si trovano “sfrattati” dalla loro casa. Così, grazie all’arrivo del Wi-Fi nella sala giochi Litwak, i due amici si fiondano in internet per cercare una soluzione al problema. Qui, ovviamente, le cose non filano liscio come previsto da Ralph.

Quando l’amicizia diventa il vero nemico

Questa avventura in internet sembrava solo un gran pretesto per pubblicizzare grandi aziende e per inserire citazioni dal mondo del web senza un senso logico ai fini della narrazione. Ed in un certo senso è così, ma Ralph Spaccatutto 2 presenta comunque una storia con un’idea solida alla base. Forse per la prima volta in un cartone animato, vediamo messa in discussione l’amicizia. Quanto possa far male essere troppo legati ad una persona, impedendogli di compiere i propri sogni per averla sempre al proprio fianco. Un messaggio abbastanza forte in un’era dove i prodotti d’animazione insegnano che l’amicizia è la cosa più importante.

Qui non viene di certo sminuito il valore dell’amicizia, anzi, viene mostrato quanto l’avida ricerca di comprensione e affetto in un altro individuo lesioni pesantemente i rapporti sociali con quest’ultimo. In Ralph Spaccatutto 2 viene mostrata un’ossessione, una ricerca di normalità ciclica destinata a ripetersi giorno per giorno.

Questo messaggio, però, può essere visto anche dal punto di vista genitoriale. Il fatto di non voler lasciare andare i propri figli per la loro strada, di volerli tenere costantemente al sicuro. Un comportamento ricorrente (in modo più o meno marcato) in ogni genitore, ma che porta ad un distacco sempre maggiore con i propri figli. Ed è proprio questa la morale: lasciare spazio a chi amiamo. Lasciargli perseguire i suoi sogni, le sue aspirazioni. E questo il film lo mostra in modo geniale, ma non vi sveleremo come.

…un inchino al presente…

Il riconoscibile nell’era binaria

Da quando fu annunciato, come abbiamo già anticipato, Ralph Spaccatutto 2 sembrava uno di quei film dall’appeal tutto commerciale, creato solo per fare una pubblicità ossessiva e sterminata alle major del web. La paura più grande era quella di trovarsi davanti un prodotto molto simile a Emoji: Accendi le tue emozioni, il film del 2017 prodotto da Sony dove è stato infilato a forza tutto ciò che è di tendenza in questo periodo. Fortunatamente così non è stato, almeno in parte. Il film presenta comunque la sua buona dose di placement pubblicitari, ma hanno un contesto più interessante di quello proposto dal film sopra citato.

Internet è rappresentato come questa infinita metropoli dove l’importanza di un’azienda è praticamente definita dalla posizione e dall’altezza della sua sede (non a caso Google è rappresentato come il grattacielo più alto della città). Ma l’aspetto più interessante è proprio la voglia di Disney di creare un contesto riscontrabile dallo spettatore. Tutto è stato tradotto in qualche attività riscontrabile nel quotidiano, plausibile secondo l’immaginario comune. Per esempio, Ebay è una casa d’aste con banditori di ogni tipo, mentre gli spam sono rappresentati come delle personalità che hanno le “mani in pasta” un po’ ovunque. E forse è proprio questa voglia di rendere internet un ambiente riconoscibile, riscontrabile nella realtà, a rendere il film a tratti veramente esilarante.

Un film è postmoderno solo per la presenza sfrenata di citazioni?

Ma il film va oltre. Si addentra in tutto un mondo fatto di citazioni e autoreferenzialità. Grande focus, ovviamente, ha tutto l’universo dei Disney Studios, che comprende Marvel, Star Wars, Pixar e, ovviamente, Walt Disney Animation Studios. Esattamente come Ready Player One di Steven Spielberg, il film vive di citazioni e brevi cameo (compreso uno del compianto Stan Lee) che cercano di tenere alta l’attenzione dello spettatore. Un vero e proprio “gioco visuale” che sprona l’osservatore a rimanere sempre allerta, alla ricerca del più piccolo e impercettibile riferimento.

Questo citazionismo sfrenato è la linfa vitale del cinema postmoderno, ma non possiamo di certo definire Ralph Spaccatutto 2 un film vicino alla visione del cinema di Allen o Tarantino. Il nuovo cartone animato Disney è più che altro un ibrido estremamente ben bilanciato, indirizzato decisamente ai più giovani, ma con riferimenti alla cultura popolare (che vanno indietro anche di treant’anni) da non tralasciare.

L’autoreferenzialità che funziona

Solitamente, le grandi case produttrici poche volte scherzano su loro stesse. Il caso più eclatante è stato l’arrivo in sala di Deadpool, l’irriverente film prodotto da Marvel, che non si fa problemi a prendere in giro se stessa prima di ogni altra major cinematografica. Qui vediamo una Disney che riesce ad inserire se stessa in modo geniale all’interno di questo mosaico culturale estremamente intricato.

La sequenza con le principesse Disney sembrava molto debole, ma ha perfettamente senso nel film, portando ad altre citazioni e riuscendo anche ad avere un impatto sulla trama principale. Insomma, si vede che dietro il film era presente un’idea ben precisa e strutturata. Ralph Spaccatutto 2 riesce ad essere un prodotto votato al placement pubblicitario aggressivo che allo stesso tempo intrattiene senza risultare pesante.

… e un passo nel futuro

Non c’è neanche bisogno di dire come si presenti tecnicamente il film. Chiunque abbia visto almeno un film Disney degli ultimi anni sa quanto siano impeccabili dal punto di vista della resa grafica, grazie anche agli studi rivoluzionari fatti da Pixar. I registi (premio Oscar per Zootropolis) sono riusciti a confluire questa evoluzione tecnica in un universo estremamente vario, pieno di situazioni fotograficamente molto differenti. Il loro punto di vista è canonico, ma mai estremamente banale.

Sotto il punto di vista sonoro la situazione è più complicata, perché sono presenti un’infinità di suoni provenienti da universi completamente differenti tra loro. Anche il commento musicale è estremamente influenzato da tutto un mondo sonoro proveniente da altre produzioni, principalmente disneyane. Insomma, il film è un miscuglio ben congegnato di diverse visioni di una cultura popolare estremamente radicata nel tempo. Visioni magistralmente riprodotte grazie a delle scelte di design veramente azzeccate.

Ralph Spacca Internet - Ralph Spaccatutto 2
8.5 Reviewer
Pro
L'eccellente messinscena dello sconfinato universo di internet
La voglia di mostrare quanto è importante lasciare spazio d'espressione a chi si ama
La brillante introduzione di citazioni
La vena autoreferenziale mai banale e gratuita
Il lato tecnico, sempre un passi avanti alla concorrenza
Contro
Alcune banalità a livello narrativo
Conclusioni
Ralph Spaccatutto 2 è una sorpresa. Non ci aspettavamo di trovare una profondità tale in un film che sembrava votato solo ed esclusivamente all'aspetto puramente commerciale. Si vede che è presente un'idea di base molto solida. Non è un seguito creato solo per sbancare il botteghino durante le feste. Le premesse non erano delle migliori, soprattutto dopo un primo film autoconclusivo e non proprio entusiasmante. In tutto e per tutto, questo seguito è migliore del suo predecessore. Il che non è certo una cosa banale oggigiorno, in un'industria cinematografica che sfrutta i propri brand fino allo sfinimento. Un cinema fatto di remake, reboot e seguiti dei quali non avevamo assolutamente bisogno. Solo alcuni sono riusciti a creare qualcosa di interessante (basti pensare a quel trionfo visivo che è Mad Max Fury Road). Ralph Spacca Internet è uno di questi pochissimi nomi. Pensandoci a fondo, è una sorta di miracolo il modo in cui Disney sia riuscita ad amalgamare in un unico film una cultura visuale apparentemente sconfinata. Quella cultura visuale che fagocitiamo ogni giorno, senza sosta. Una cultura visuale fatta di effimeri momenti destinati a perdurare nel tempo. Un ossimoro, questo, che più di tutti caratterizza l'era che stiamo vivendo. Un'era multimediale che in futuro sarà studiata con estremo interesse. Un'era visuale alla quale guarderemo con nostalgia.
Voto

Mattia Pescitelli

Tenace adoratore del mezzo cinematografico, cerco sempre un punto di vista fotografico in tutto ciò che mi circonda. Videogiochi, serie televisive, pellicole cinematografiche. Nulla sfugge al mio imparziale giudizio.

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Mattia Pescitelli

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