Il passato e il presente di Tiziano Ferro nel docufilm “Ferro”
Da qualche settimana su Amazon Prime Video, il documentario “Ferro” è un intenso vortice di emozioni.
Tiziano Ferro si racconta e porta lo spettatore in un viaggio nel backstage della sua vita, sia privata che professionale. Un percorso intimo e delicato, che non risparmia lacrime e sorrisi.
Il documentario nasce da un’idea dello stesso Tiziano Ferro, prodotto da Banijay Italia, diretto da Beppe Tufarulo e scritto dallo stesso regista a quattro mani con Federico Giunta.
Ambientato tra Los Angeles e Latina, il documentario ha un titolo essenziale, il cognome del cantautore, simbolo dell’essenza del progetto: raccontare più la persona che il personaggio. Un documentario che si concentra sulle ombre, il non detto, tutto ciò che non è stato raccontato e che si cela dietro al successo, alla favola del cantante che vende milioni di dischi e riempie gli stadi.
Tiziano Ferro ha scelto Prime Video, invece Shawn Mendes ha scelto Netflix per raccontarsi in un docufilm: in uscita prossimamente.
“Ferro”: tutto ciò che non è stato detto
Oggi l’autore di “Sere Nere” ha 40 anni ed è una persona felice accanto a suo marito Victor Allen (sposato la scorsa estate a Los Angeles e a Sabaudia). Le fasi della sua vita sono state segnate da pessimi rapporti, con il cibo, con l’alcol, con l’amore e, soprattutto, con sé stesso.
Tiziano Ferro racconta per la prima volta la sua storia inedita: le ansie, la mancata accettazione, la paura di non essere abbastanza e di non saper gestire un mondo che lo stava divorando dal più profondo. Il dietro le quinte del successo del musicista, con le sfide e gli alti e bassi di una vita intera. La sofferenza di non bastarsi, di sentirsi sempre sbagliato, tanto che addirittura l’aggettivo famoso era arrivato a sembrargli sbagliato, un difetto.
L’attenzione è rivolta verso i lati personali e dolorosi dell’artista. Agli esordi, il peso eccessivo era un ostacolo, Tiziano è dimagrito, arrivando quasi al rifiuto del cibo, il successo è arrivato ma allo stesso tempo lui si sentiva lo stesso ragazzo sovrappeso di sempre, era magro ma non si sentiva tale. L’omosessualità, omessa, contrastata dal mondo dello showbusiness. Il rifiuto di creare false amicizie “speciali”, fidanzate solo d’apparenza davanti alla fotocamera dei paparazzi e il tanto amato coming out.
Fin dai primi minuti del documentario, veniamo a conoscenza di un’altra ombra nella vita di Tiziano Ferro: l’alcol. Il tunnel dell’alcolismo in cui il cantautore di Latina si era rifugiato. Una dipendenza, un rifugio dove si sentita ovattato, protetto, lontano dai problemi, dalle preoccupazioni, dalle verità. Per fortuna, una volta toccato il fondo, Tiziano Ferro ha avuto la forza per risalire, rialzarsi e prendere in mano la sua vita e il suo futuro. Oggi a Los Angeles frequenta meeting ed è sponsor di chi sta iniziando questo percorso di disintossicazione dall’alcol.
Tiziano Ferro: è arrivata la felicità
Durante la visione, “Ferro” ci mostra i pilastri della vita del cantante: la sua famiglia. A Latina, dove vivono mamma, papà e il fratello Flavio e a Los Angeles dove vive la famiglia creata con il marito Victor. Emozioni, lacrime e gioie nel vedere Tiziano e Victor scambiarsi le promesse di matrimonio. Nel documentario il cantante racconta anche il rapporto con la nonna Margherita, che oggi non c’è più e alla quale ha dedicato “In mezzo a questo inverno”.
Oggi a 40 anni è felice e rivela di aver scelto sé stesso sopra ogni cosa ma ciò che l’ha sempre salvato, anche nei momenti più bui, è stata la musica.
La musica è stata la salvezza, l’aggrappo per uscire dall’oscurità, la luce in fondo al tunnel. Il salto per fuggire da ciò che faceva male. Non solo un dono, una passione e un lavoro, la musica è stata la vita di fuga. Un aiuto per rinascere e crescere.
“Ferro” il docufilm ci mostra l’onestà e la fragilità. Tiziano non ha paura di mettersi davanti alla telecamera e svelare la sua anima, raccontandosi e commuovendosi.
Piccola e unica parentesi sulla carriera è il Festival di Sanremo 2020, dove Tiziano Ferro è stato ospite speciale per tutte e 5 le serate. Dall’emozione intensa che ha provocato un piccolo blocco nell’esecuzione di “Almeno tu nell’universo” al duetto con Massimo Ranieri in “Perdere l’amore”.
Questi due brani sono presenti in “Accetto Miracoli: l’esperienza degli altri”, il primo album di cover di Tiziano Ferro.
Canzoni in cui si rispecchia, di cui è innamorato e che gli hanno fatto capire cosa volesse dalla vita e dal suo futuro. Canzoni che l’hanno spronato e portato a essere quello che è, un cantautore che regala a sua volta emozioni.