Il Whisky Scozzese è uno dei distillati più amati al mondo e ogni anno in Scozia ne vengono prodotti mediamente 450 milioni di litri, ai quali va aggiunto il contenuto delle botti che viene fatto invecchiare per più di 10 anni.
Nonostante le varianti (per non dire “imitazioni”) il Whisky Scozzese, con circa il 30% detiene la quota di mercato più alta per questo distillato. A rafforzare la diffusione del mito del Whisky nel mondo hanno contribuito però anche le sue varianti più celebri come il Whiskey, prodotto in Irlanda e Stati Uniti, il Rey, meno conosciuto distillato dell’Alaska col 51% di segale e il Bourbon, whiskey statunitense prodotto con fermentazione di segale, malto d’orzo e granoturco.
Che siate appassionati del genere o semplicemente curiosi è bene chiarire subito la differenza tra Scotch Whisky e tutti gli altri “fratelli minori”. Il Whisky infatti in Scozia è una cosa seria, tanochè la produzione è legalmente tutelata da un regolamento chiamato “Scotch Whisky Act“, che definisce “Scotch Whisky” un whisky con delle caratteristiche ben precise e prodotto, appunto, in questa specifica regione del Regno Unito.
Ma il Whisky non è solo un distillato, ma un vero e proprio movimento culturale in grado di coinvolgere letteratura, politica, arte e cinema.
Se infatti è nota la passione di molti grandi personaggi per il whisky pregiato, come nei casi di Ernst Hemingway o di Wiston Churchill, è altrettanto celebre l’utilizzo di questo distillato in molti film cult del cinema internazionale.
Oggi vi proponiamo una classifica dei 5 film nei quali compare il Whisky:
THE ANGEL’S SHARE (La parte degli angeli)
È certamente il film più celebre basato interamente sul Whisky Scozzese.
Uscito nelle sale cinematografiche nel 2012, la peliccola diretta da Ken Loach raffigura il Whisky come strumento di riscatto in una storia che unisce con grande equilibrio dramma e sorriso.
La commedia vede come protagonista il giovane Robbie, già recidivo, che evita il carcere perché il giudice decide di puntare sulla sua capacità di recupero visto che la sua altrettanto giovane compagna sta aspettando un figlio. Viene così affidato a Rhino, responsabile di un gruppo di persone sfuggite al carcere e condannate a compiere lavori socialmente utili. Rhino, scoperta la particolare sensibilità gustativa di Robbie per quanto riguarda i vari tipi di whisky, decide di introdurlo nell’ambiente. Robbie e i suoi nuovi amici del gruppo di recupero, vengono così a conoscenza di un’asta che gli darà la possibilità di escogitare un colpo milionario.
LOST IN TRANSLATION (L’amore tradotto)
Vi ricordate quando abbiamo detto che il “Whisky” è solo scozzese? Beh, c’è una piccola eccezione.
Infatti anche i giapponesi usano spesso la parola whisky, ma la loro produzione è nata come emulazione di quella scozzese, visto che i due paesi si somigliano molto per conformazione e presenza di fonti.
Intorno agli anni 2000 il Whisky giapponese ha attirato l’attenzione degli esperti di settore, in seguito alla vittoria di numerose competizioni alla cieca e premi internazionali come gli International Spirits Challenge.
E proprio nel 2003 è uscito al cinema “Lost in Translation”, film cult con Bill Murray e una giovanissima Scarlett Johansson, in cui al protagonista, vecchio attore sul viale del tramonto, viene proposto un milione di dollari di compenso per accettare un ruolo di testimonial nella pubblicità di un whisky nipponico.
SKYFALL
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Il Whisky scozzese ha fatto perdere la testa anche alla spia più amata del cinema: James Bond.
Se negli oltre 20 film precedenti, l’agente 007 non riusciva a rinunciare al suo iconico Vodka-Martini “agitato non mescolato“, nel film Skyfall del 2012 le cose cambiano.
Bond, dato per morto e rifugiatosi in Turchia, sceglie il brivido di gustare uno tra i migliori whisky scozzesi, il Macallan, bevendo da un bicchiere mentre uno scorpione gli cammina pericolosamente sul dorso della mano.
Ma non è finita qui perché i più attenti avranno notato una battuta di 007 dedicata al Whisky nell’incontro con il cattivo Silva.
Silva, infatti, dopo aver portato Bond su un’isola deserta, lo sfida ad un tiro al bersaglio umano il cui obiettivo è far cadere un bicchiere di Whisky posizionato in equilibrio sulla testa della bond girl Sévérine. Come finirà?
TUNES OF GLORY (Whisky e gloria)
Guardando al passato meno recente, il cinema ha regalato un’altra grande pellicola che vedeva il Whisky Scozzese tra i protagonisti: “Tunes of Glory”.
Questo film del 1960 valse la Coppa Volpi come “Miglior attore” a John Mills durante la Mostra del Cinema di Venezia.
La storia si svolge nelle Highlands scozzesi nel secondo dopoguerra, durante un inverno nevoso e gelido. Gli ufficiali che si radunano nel loro circolo, si scaldano con abbondanti bevute di whisky, tipica bevanda patriottica. Il Colonnello Jock Sinclair che, iniziando dalla gavetta, è giunto al comando temporaneo del reggimento che ha guidato fino dalla fine della guerra, attende la definitiva promozione. Ma le cose non vanno come previsto e gli alti comandi nominano il colonnello Basil Barrow a capo del reggimento. Barrow si rende subito conto del nefasto influsso che ha avuto la guida del colonnello Sinclair sulla vita militare del reggimento, sforzandosi quindi di riportare ordine ed efficienza nella caserma. A cercar di far fronte ai suoi tentativi, c’è la condotta di Sinclair amaramente deluso dalla mancata nomina, e la passività degli altri ufficiali che già rimpiangono la libertà perduta.
LAWLESS
In questa pellicola del 2012 il cast stellare rischia di mettere in ombra il ruolo da protagonista del Whisky.
Le interpretazioni di Gary Oldman, Tom Hardy e Shia LeBeouf arricchiscono questo film ambientato nella Virginia dei primi anni del proibizionismo. I tre fratelli Bondurant distillano e vendono clandestinamente alcolici, prima fuori città, senza immischiarsi con i gangster, poi alzando il rischio e il volume degli affari. A destabilizzare i loro piano c’è però l’arrivo da Chicago di Charlie Rakes, rappresentante della legge corrotto e feroce, che condurrà i tre fratelli sulla strada di una guerra inevitabile e all’ultimo sangue.
In questo contesto pieno di azione e violenza, il Whisky è primo attore sia come merce proibita dalle leggi degli anni ’20 che come bene prezioso per l’economia di un’intera contea.