Pomeriggio Cinque 22 febbraio: Don Luca, escort e lusso con i soldi dei fedeli

Il caso “Don Euro” entra anche nel salotto di Pomeriggio Cinque. Il servizio delle Iene su Don Luca  è attualmente sotto l’attenzione di tutti, è stato consegnato un dossier scottante alla Curia di Napoli contenete le gravi accuse dell’escort gay coinvolto.

Nel programma di Pomeriggio Cinque di oggi 22 febbraio Don Luca Morini sarebbe dovuto essere presente nel salotto di Barbara D’Urso per discutere e difendersi delle pesante accuse ricevute da un escort gay. Il prete Don Luca non ha voluto muoversi da casa.

Per il prete è stato ufficialmente chiesto il rinvio a giudizio e l’inviata di Pomeriggio Cinque si è piazzata proprio davanti casa sua per cercare di mettersi in contatto con Don Euro.

Purtroppo la volontà di arrivare a carpire la verità dal prete non è stata soddisfatta per la giornalista, la quale si è limitata a spiegare la situazione a Barbara D’Urso:

“Ho anche chiamato l’avvocato di Don Luca ma lei ha ribadito che Don Luca non parlerà mai con i giornalisti”.

Ma cosa è successo veramente? Per coloro i quali si fossero persi la vicenda è bene racontare brevemente che Don Luca è un parroco incriminato di aver utilizzato soldi della chiesa, offerte e prestiti di scopi benevoli per andare a escort e condurre una vita di lusso. Un grave affronto alla Chiesa, un brutto esempio per il nostro Paese. Fortunatamente le Iene hanno riportato all’attenzione della collettività il caso di Don Euro. Nei prossimi giorni una maxi indagine coinvolgerà il prete incriminato.

E’ stato scoperto un acquisto di una casa a San Giuliano Terme nel lontano 2008 da parte di Don Euro con soldi provenienti dai fedeli. Ma i vizi del prete, a causa della gravità, hanno coinvolto altri 48 preti che dovranno rispondere alla situazione. Per il momento un dossier importante sui fattacci di Don Luca sarebbe stato consegnato alla Curia di Napoli. Da Pomeriggio Cinque sono arrivate notizie di una data certa nella quale verrà analizzato il rinvio a giudizio, ovvero l’8 marzo.