Musica

Autismo e musica: Carlo De Liso vince ‘Concorso Internazionale Musicale Città di Pesaro’

Autismo non può e non deve essere un ostacolo per andare avanti. Carlo De Liso è un ragazzo speciale che attraverso la musica ha potuto superare diversi ostacoli e pregiudizi.


Il 26enne originario di Bari è riuscito a passare dagli studi al conservatorio di Matera, alla conquista di ‘Concorso Internazionale Musicale Città di Pesaro’. La forza e la magia della musica fanno abbattere le barriere. Quelle che a volte rendono difficile la vita delle persone con disabilità, in questo caso le barriere dell’autismo. 

Carlo De Liso

Il riconoscimento a questo concorso internazionale, lo ha conseguito attraverso la sua esibizione al pianoforte. Carlo De Liso è riuscito a conquistare la ‘giuria popolare’ ottenendo tanto successo su web, tra visualizzazioni e ‘mi piace’, dopo la pubblicazione di un video dove suonava il brano ‘Une caresse à ma femme’ di Rossini

Primo posto nella categoria ‘Bring Your Rossini’

Carlo De Liso ha ricevuto il primo posto nella categoria ‘Bring Your Rossini’ del ‘Concorso Internazionale Musicale Città di Pesaro’, sfidando l’autismo e chi non ha creduto in lui. Non è un premio qualsiasi, ma un nuovo traguardo importante per il percorso di questo ragazzo speciale. Lui, nella musica ha trovato un mezzo di comunicazione con gli altri, per poter esprimere il suo mondo interiore. Attraverso la musica, cerca di entrare nella realtà, uscendo dall’isolamento che porta l’autismo. Ad aver consegnato il premio è stata la componente del Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica presso il MIUR, e Presidente di Giuria dello School Prize, Annalisa Spadolini. Un momento davvero emozionante il ritiro di questo premio, non solo per Carlo ma per tutti i partecipanti.

‘Carlo &Friends’

Lui fa parte anche di un gruppo che si chiama ‘Carlo &Friends’ creato da professori di musica nel 2013, con il quale Carlo ha partecipato in diversi eventi musicali. Nel 2015 hanno suonato anche per Telethon, e più volte in occasione della ‘Giornata mondiale dell’autismo’, a Bari.

Autismo e musica una magia di inclusione 

Ascoltando il figlio mentre tocca i tasti del pianoforte, Liliana, la mamma di Carlo dice: “Quando è al pianoforte i suoi disturbi legati alla patologia scompaiono. Carlo è sereno, cambia anche il suo volto”. Per il Bari Today, lei ha raccontato i momenti difficili e le porte chiuse in faccia. Quando il Conservatorio di Bari ha dato un brusco ‘NO’, che Carlo ed il suo autismo non potevano entrare a far parte, nonostante i documenti erano tutti in regola. Ma la tenacia della mamma di Carlo non si poteva fermare. Così è stato il Conservatorio di Matera che ha accolto Carlo, che ricorda ancora il giorno della prova di ammissione. Durante l’attesa per svolgere quella prova, lui non era da solo con il suo autismo, era un musicista come gli altri.

La mamma:“Se io dico che Carlo, ragazzo con autismo suona al Conservatorio, la gente si ferma, riflette. E allora non ha più uno sguardo di compassione verso un ragazzo autistico, ma uno sguardo diverso”

L’autismo in Italia

Ogni anno il 2 aprile, in tutto il mondo si parla della Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo. Ci sono tanti genitori che lottano per i loro figli che soffrono di autismo, per fargli integrare al meglio nella società. Si parla tanto, ma purtroppo si fa poco dalle istituzioni per aiutare queste persone. A volte questi bambini e ragazzi trovano uno spiraglio di luce dentro la magia della musica.

A marzo del 2017, anche un altro ragazzo che condivide la vita con l’autismo, Piero Shehu Kuqo, ha pubblicato il suo primo CD musicale. Intitolato”Il mio sogno segreto, la normalità”, ha fatto diventare Piero il primo ragazzo autistico in Italia, che è riuscito a pubblicare un Cd di musica.

L’autismo non sceglie e per ragioni ancora ignote il disturbo colpisce 3 o 4 volte di più i maschi che le femmine. Secondo un progetto europeo sull’autismo, finanziato dalla Commissione europea dal nome ASDEU, in Italia 1 bambino su 100 è colpito dall’autismo. Si è trattato di uno studio molto importante e un dato ufficiale sull’autismo in Italia.

Secondo la terapista Francesca Raimondi, la musica non deve essere vista come una terapia per curare o migliorare l’autismo o altre disabilità, ma come un mezzo: La musica è gioia, la musica aiuta a crescere più sereni, capaci, competenti, intelligenti e sensibili, in altre parole rende le persone migliori e felici. In particolare quando i bambini hanno difficoltà o uno svantaggio di partenza, l’apprendimento di uno strumento può davvero migliorare la loro qualità di vita’. 

Purtroppo non esiste una cura per l’autismo, però la musica ha un potere che fa da ponte tra il mondo interiore di una persona autistica ed il mondo reale.

 

 

Elvana Bilalaj

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Elvana Bilalaj

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