Fonte immagine in evidenza: pagina Facebook di Keta.
Myss Keta è un mistero. E così è destinato a rimanere. Un personaggio creato a tavolino che è diventato ben più importante di chi lo interpreta.
Conosciamo meglio questa artista che ha fatto molto parlare di sé negli ultimi anni per le sue provocazioni e per il suo stile inconfondibile.
Myss Keta (o per alcuni Miss Keta) è una cantante italiana. O meglio una rapper, da qualche tempo una delle massime esponenti della musica da club in Italia. Di lei si conosce davvero poco, o almeno della sua vera identità.
Sappiamo che il personaggio è nato nell’agosto 2013 da un’idea di un collettivo, il Motel Forlanini, che voleva impersonificare lo spirito della cultura undeground di Milano. Dietro la progettazione ci sono alcune figure chiave, come quella del producer Stefano Riva, quella del regista Simone Rovellini e quella del grafico Dario Pigato.
Una volta costruito il personaggio, Keta è pronta a lanciare il suo primo singolo, Milano, sushi & coca, che esce nell’ottobre del 2013 e ottiene subito grandissimo successo a livello mediatico.
Un paio d’anni dopo il progetto torna a prendere piede con nuovo vigore grazie al video di Burqa di Gucci, che per la prima volta vede Keta indossare un velo che le copre il volto dal naso in giù, mentre gli occhi sono mascherati dietro degli occhiali da sole. Poco tempo dopo è il turno del video di Le ragazze di Porta Venezia, in cui vengono presentate le collaboratrici che aiutano Myss durante i concerti.
Ormai personaggio riconosciuto a livello mediatico, la rapper viene messa sotto coontratto dalla Universal e lancia il suo primo vero album il 20 aprile 2018: Una vita in Capslock. Non passa nemmeno un anno, e arriva il momento del secondo disco, Paprika, che musicalmente passa dal clubbing a qualcosa di più vicino alla trap.
Lo confermano anche le tante collaborazioni: oltre a Elodie, Gabry Ponte e Mahmood, vi troviamo dentro Gué Pequeno e Wayne Santana delal Dark Polo Gang. Da questo album è tratto il singolo Pazzeska:
Nel 2020 ha condotto insieme a Nicola Savino L’altro Festival, una nuova versione del DopoFestival. Ha inoltre duettato con Elettra Lamborghini nella serata delle cover, cantando Non succederà più di Claudia Mori. Si è trattato della sua prima esibizione sul palco dell’Ariston.
Fonte immagine in evidenza: pagina Facebook di Keta.
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