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Intervista esclusiva ad Alexell: “Presto fuori il mio primo album”

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Alexell, nome d’arte di Alex Lazzarin, rapper e autore italiano di Nova Milanese, ha concesso in esclusiva un’intervista ai microfoni di Gogo Magazine. Ha raccontato la sua musica, la quale è costellata di esperienze realmente vissute. Fratello di Daniele Lazzarin, in arte Danti, famoso autore e rapper, frontman dei TwoFingerz, Alexell presto uscirà con un EP prodotto insieme ad Area e con il suo primo disco ufficiale. Ecco cosa ci ha svelato Alex, spaziando tra progetti futuri e la nascita delle sue canzoni.

Ciao Alexell, innanzitutto grazie per aver accettato l’invito di Gogo Magazine. In questo momento sappiamo che sei in studio. Ci puoi dire cosa bolle in pentola?

Certo. Attualmente sono in produzione tre progetti. Il primo è un EP insieme ad Area e U’Dan, prodotto da quest’ultimo. Penso e spero possa uscire a breve. Il secondo progetto è il mio primo disco ufficiale, perché ho sempre fatto tanti mixtape e singoli, però non è mai uscito il mio disco. Sto già lavorando, inoltre, al mio secondo album, anche perché al primo manca la registrazione di due collaborazioni che non si possono spoilerare, è una sorpresa! Infine manca il mix e il master, per questo motivo ho iniziato la scrittura del secondo disco, di cui ho già due-tre brani“.

Per chi non ti conosce, puoi raccontarci chi è Alexell e come nasce la passione per la musica, essendo tu un cantautore, si può dire.

“Io non amo darmi etichette. Quando mi dicono “Fai musica”, io rispondo “Sì, faccio musica” (Ride ndr). Principalmente ho iniziato prima a scrivere che a cantare. Ho avuto la fortuna di incontrare tante persone che hanno creduto in me e da cui ho assorbito tantissimo. Non faccio nomi però (ride ndr). Certe persone mi hanno insegnato anche in male e quindi preferisco non fare nomi, però sono sempre persone che mi hanno pur sempre dato una mano. Grazie a loro non sarei quello che sono adesso. Ho cominciato abbastanza tardi a fare musica, verso i vent’anni. Ho sempre cercato di essere il più sincero possibile, mai di dire cose che non ho mai vissuto, perché molti lo fanno. Io non giudico nessuno, se vogliono farlo ben venga. Io devo raccontare quello che sono io. Alla fine, però, la musica è soggettiva, c’è chi così c’ha fatto una carriera”.

Facendo un passo indietro, noi veniamo da un periodo complicato a causa della pandemia da Coronavirus. Abbiamo attraversato lockdown e zone colorate. Com’è stato trovarsi da un momento all’altro dover produrre da casa i propri pezzi e anche girarli, è stato un stimolo in più oppure un limite? Cos’è cambiato?

“Ti dirò, è stata una novità, una bella novità. Io sto lavorando con Golden Eye Studio e ho trovato una squadra, amici, che mi supporta al 100% e che siamo cresciuti insieme. Questa crescita passa sia nelle voci, nelle registrazioni, perché magari tante cose che io facevo e sbagliavo, me le ha corrette Axell, il fonico e il proprietario dello studio, e Dj Sheezah. Ci siamo aiutati a crescere a vicenda, ecco. Questo mi piace molto, perché le cose che inizialmente sembravano difficili, sono riuscite bene. Anche se alcune riprese che dovevamo fare noi non erano così professionali (ride ndr). Chiara ha fatto i video, è stata bravissima. Posso solo dirgli grazie, perché hanno fatto un lavoro assurdo, anche correggendo cose che sbagliavo io (ride ndr)”.

Degli autori mi ha sempre affascinato sapere come nasce una canzone. Come nascono i tuoi pezzi? In genere nasce prima la linea melodica e poi il testo o viceversa?

“Io sono uno che sperimenta molto, quindi ti dico che tante volte è nato prima il testo e, altre volte, prima la melodia e poi il testo. Sono molto lunatico, quindi come mi viene, faccio. Secondo me la musica deve essere spontaneità, se riesci ad averla tanto meglio. Altrimenti tutto sembra un po’ forzato”.

Nel corso della tua carriera, sei passato dal chiamarti “AL”, con la quale hai prodotto due mixtape con all’interno collaborazioni importanti come Danti e Blue Virus, ad “Alexell”, a cosa è dovuto questo cambio di nome? 

“In realtà è nato tutto da una stupidata, perché chi mi cercava diceva “Frà, ma AL non ti trovo” (ride ndr). Adesso in effetti Alexell è più semplice, perché vedo molti artisti che mettono come nome due lettere. Quando ho iniziato io era una roba che se cercavi AL, trovavi: “Ragazzo in riva AL mare” (Ride ndr). Trovavi di tutto. Da quel momento, quindi, ho deciso di chiamarmi Alexell, di strutturarmi meglio, di fissarmi degli obiettivi. Ho smesso di fare il bimbo con la testa all’aria, anche se tutt’ora rimane, ma cerco di darmi dei paletti, degli obiettivi a cui arrivare. Arrivati ad una certa età hai più consapevolezza e quindi Alexell nasce da quello. Il nome è composto da “Alex“, il mio nome, ed “Hell“, alla quale ho tolto “l’h”, ma è inferno. Il mio inferno interiore“.

Ha inciso anche sulla tua trasformazione musicale?

Sì, sono andato più verso il pop, Dark-Pop. Ho iniziato a sperimentare diverse sonorità“.

Suppongo che da anni l’ambiente musicale sia saturo. Che consiglio dai a chi vuole intraprendere questo mestiere nonostante la competizione?

Il consiglio che sfrutto anche io è cercare di non essere altre persone, ma la migliore versione di sé stessi. Un consiglio che è sempre stato ascoltato e riascoltato, quindi detto e ridetto. Non è così facile da mettere in pratica. Cercate di essere la persona più sincera possibile e non dire bugie, perché se le dici agli altri, figurati a te”.

Ringraziamo Alex Lazzarin per la sua disponibilità e per l’intervista concessa. Ricordiamo a tutti i nostri lettori di seguire Alexell su tutti i profili social che trovate di seguito e sul suo profilo Spotify dove, a breve, usciranno nuovi lavori.

Instagram: @alexell.music

Facebook: Alexell

Spotify: Alexell

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