I Linkin Park sono protagonisti di una nuova polemica. Precisamente la sorella del defunto leader dei Linkin Park, Chester Bennington, nella mattinata di oggi ha attaccato duramente uno dei fondatori del gruppo, Mike Shinoda.
Linkin Park al centro di una crisi “familiare”
Nella mattinata di oggi Tobi Bennington, sorella dello scomparso frontman dei Linkin Park, ha rivolto diversi tweet accusatori a uno dei migliori amici del fratello nonché fondatore dell’amatissima band, Mike Shinoda. Quest’ultimo è l’unico membro dei Linkin Park che, anche dopo la scomparsa di Chester Bennington, continua a lavorare nel mondo della musica
Le accuse che ha rivolto la sorella dell’ex leader dei Linkin Park a Shinoda, riguardano l’atteggiamento ipocrita che Mike ha dimostrato quando, in qualche intervista o intervento pubblico, ha descritto il rapporto che lo univa con Chester. In un tweet infatti Tobi afferma chiaramente: “I Linkin Park erano uniti nel loro messaggio. Come singoli individui, la faccenda era diversa, quindi concentratevi di più sui Linkin Park e meno su quanto fossero vicini Chester e Mike“.
La sorella dell’amatissimo leader dei Linkin Park ha deciso di raccontare tutta la verità solo adesso perché non sopportava più il peso di prendere parte a una messinscena anche dopo la scomparsa del fratello, come chiarisce lei stessa: “Questo farà male, e mi spiace. Bisogna considerare i Linkin Park come una cosa sola, non come un gruppo di relazioni diverse. Come insieme, i Linkin Park avevano un legame molto forte. A livello individuale, non era così. Non posso continuare a fingere ancora“.
“Comportamenti ipocriti e dolci parole zuccherose: ero troppo traumatizzata per parlare – ha aggiunto Tobi Bennington, sorella del leader dei Linkin Park- Pensavo che la farsa fosse finita ma (Mike) si è messo solo a parlare più forte. Adesso che questa farsa sta addirittura crescendo credo sia venuto il momento di finirla“.
Linkin Park, sorella di Chester Bennington: “Sapere come Mike ha trattato mio fratello, non è stato bello”
Ma Tobi Bennington nella mattinata non si è limitata a parlare di un’assenza totale di legame tra Chester e Mike ma addirittura di comportamenti discutibili adottati da Shinoda nei confronti di Chester Bennington. “Presi singolarmente non erano affatto fratelli, ma per il gruppo avevano creato una fratellanza. Ma (Mike e Chester) non erano migliori amici. Sapere come Mike ha trattato mio fratello… non è stato bello. Per amore dei Linkin Park sono rimasti uniti, e la cosa ha funzionato, ma adesso le menzogne devono finire“.
La sorella dell’ex leader dei Linkin Park inoltre ha voluto precisare come queste accuse si basino su atteggiamenti, episodi di cui è stata testimone personalmente: “Ho le prove. Sono state personalmente testimone di comportamenti e conversazioni. Queste non sono menzogne, non sto offendendo nessuno: chiedo solo che si metta la parola fine a questa farsa. Non ho mai avuto intenzione di essere crudele: al funerale mi sono morsa la lingua, ma adesso la mia pazienza è finita. Mi sono tornate le energie, e mi sento abbastanza forte per dire la verità“.
Probabilmente uno dei motivi che hanno spinto Tobi lanciare queste accuse a Mike Shinoda, sono state le frasi pronunciate da Mike durante l’attività promozionale per il suo EP solista, “Post Traumatic”. L’Ep ovviamente è incentrato sulle emozioni che Shinoda ha provato dopo la scomparsa di Chester Bennington e durante alcune di queste interviste ha dichiarato: “Ho passato più tempo con Chester che con chiunque altro nella mia vita da adulto, eccetto per mia moglie”.
“Stavamo sempre insieme – ha dichiarato Mike Shinoda– la gente diceva che eravamo come fratelli, ma eravamo diversi perché i fratelli sono legati dal sangue. Eravamo i leader di una band che avremmo potuto sciogliere senza problemi per poi intraprendere ciascuno il suo percorso, l’uno lontano dell’altro“.