Musica Internazionale

Queen: le curiosità sui 7 brani che canticchieremo uscendo da Bohemian Rhapsody

Esce il 29 novembre il bio-pic su Freddie Mercury e i Queen. Dalla  colonna sonora 7 canzoni entrate nella storia per raccontarvi la band da un lato curioso.

Il prossimo 23 ottobre alla Wembley Arena di Londra le lancette torneranno indietro a uno dei più grandi eventi della storia del pop-rock mondiale. Parliamo del concerto Live Aid ’85, in cui i Queen rubarono letteralmente la scena (parola di Sir Elton John) e trascinarono la folla. Le tracce eseguite nel loro set furono Bohemian Rhapsody, Radio Ga Ga, Ay-Oh, Hammer To Fall e We Are The Champions.

Rami Malek è Freddie Mercury nel film sui Queen

Votato come migliore concerto della storia, il Live Aid aveva raccolto le esibizioni dei più grandi miti del pop-rock, tra cui, oltre ai Queen e a Elton John, David Bowie, Sting, Phil Collins, Paul Young, U2, The Who, Madonna, Bob Dylan.

Bohemian Rhapsody: i Queen al cinema

A 33 anni di distanza l’Arena ospiterà l’anteprima mondiale di Bohemian Rhapsody, l’atteso film biografico che ripercorrerà la storia dei Queen. Al centro, in particolare, i primi quindici anni dagli esordi fino all’evento benefico mondiale. Il Live Aid sarà anche la chicca della colonna sonora, che conterrà tutti i brani registrati dal vivo alla Wembley. Tutte tracce audio rimaste finora assolutamente inedite per la produzione discografica dei Queen. Accanto alle 5 esibizioni citate, tutti i più grandi successi della band britannica, prevalentemente in versione live. Saranno loro i veri protagonisti del film, accanto al talento di una delle band di maggiore successo di sempre e al carisma di Freddie Mercury. Per ricreare il suo inconfondibile e inimitabile timbro, come potete leggere qui, si è ricorso a un abbondante uso della tecnologia, con cui si è riusciti a mixare ben tre voci.

La locandina del bio-pic sui Queen Bohemian Rhapsody

Scopriamo i sette successi imperdibili dei Queen

In attesa dell’uscita in Italia di Bohemian Rhapsody, prevista per il prossimo 29 novembre, scopriamo alcune curiosità su 7 successi dei Queen presenti nella colonna sonora:

1) SOMEBODY TO LOVE

  • QUARTETTO COL MUTO Il brano è in stile gospel, con evidenti influenze dello stile di Aretha Franklin, come dichiarato dallo stesso Brian May. Le voci di Freddie Mercury, Brian May e Roger Taylor sono mixate e raddoppiate in modo da suonare come un coro. Nei live però la presenza del quarto Queen, il bassista John Deacon (che ammetteva lui stesso di non avere la voce adatta a un coro gospel), rendeva il coro piuttosto sgradevole…
  • IL MIGLIORE Questo brano era senza dubbio il preferito da Freddie Mercury in tutta la discografia Queen.
  • NON SOLO FREDDIE Molte le cover di “Somebody To Love”, firmate da grandissimi artisti. Tra i più degni di nota ricordiamo Elton John e George Michael con gli stessi Queen dopo la scomparsa di Mercury. L’interpretazione più curiosa è sicuramente quella cinematografica di Anne Hathaway che omaggia i Queen in un numero musicale de “Il magico mondo di Ella”.

2) BOHEMIAN RHAPSODY

  • OUTING O INFANZIA DIFFICILE? Tra citazioni del Corano, riferimenti al Zoroastrismo (di cui erano seguaci i genitori di Farrokh Bulsara, nome di battesimo di Mercury) il significato dei versi di questa ‘rapsodia bohemienne’ rimangono oscuri. Secondo alcune interpretazioni sarebbe una metafora della sua difficile infanzia, con la quale non era mai veramente riuscito a fare i conti. Altri invece vedono in alcuni versi il coming-out  del leader dei Queen con cui taglia di netto col passato e dichiara la propria omosessualità.
  • MAI IN RADIO Lunga poco meno di sei minuti, era lontanissima dal rispettare i tempi radiofonici. Quando la sentì per la prima volta Elton John cercò di dissuadere i Queen ed esclamò: “Siete matti? Non la passeranno mai le radio!”
  • OH MAMMA! Dopo essere rimasta in vetta alle chart americane per ben nove settimane e aver superato il milione di copie nel gennaio del 1976, la hit dei Queen fu scalzata proprio da… Mamma Mia! degli ABBA. Curioso, visto che anche in Bohemian Rhapsody si ripete “Oh mama mia, mama mia, mama mia let me go”.

3) WE WILL ROCK YOU e WE ARE THE CHAMPIONS

  • CHI NON SALTA… Spesso eseguiti insieme, questi due veri e propri inni rock sono nate per dare ai tanti fan dei Queen un momento di aggregazione e partecipazione. We Will Rock non ha infatti percussioni vere e proprie. La ritmica è stata realizzata registrando il rumore dei piedi della band, dello staff di tournée, dei tecnici, addirittura della ‘donna del tè’, tutti intenti a saltare nei Wessex Studios di Londra.
  • CHI DI MUSICAL FERISCE… We will rock you è anche diventato il titolo di un musical di grande successo costellato dai grandi successi del quartetto britannico, e questa volta sono i Queen a rispondere a Mamma Mia! degli ABBA, anch’esso sbarcato con successo a Broadway. We Will Rock You tornerà presto in scena anche in Italia.
  • QUEEN CAMPIONI We are the champions è stata usata per celebrare trionfi di ogni tipo, calcistici e non. L’ultimo in ordine di tempo a utilizzarla, irritando non poco i Queen, è stato Donald Trump, che la faceva suonare durante la vittoriosa cavalcata elettorale che lo ha visto espugnare la Casa Bianca.

4) ANOTHER ONE BITES THE DUST

  • TESTO… FUMOSO Per capire il significato di questo brano ci va un po’ fantasia – è ancora più oscuro di Bohemian Rhapsody – qualcuno ha pensato bene di ascoltarlo al contrario. Come potete sentire voi stessi qui il reverse del ritornello sembra rivelarci una passione ‘proibita’ dei Queen “It’s fun to smoke marijuana (Che sballo fumare marijuana)”. Certo, anche per sentire proprio quel testo ci va un po’ di fantasia.
  • ROCKY THE QUEEN Durante gli estenuanti allenamenti di “Rocky III”, Sylvester Stallone avrebbe potuto saltare al ritmo di questo brano, ma i produttori dovettero ripiegare sull’iconico “Eye of the tiger” perché non ebbero il permesso dei Queen.
  • JACKO THE SUPPORTER Questo singolo rappresentò il lancio definitivo dei Queen sul mercato americano, grazie a dei supporter di eccezione: Michael Jackson in persona e famiglia. Quando la band era molto scettica addirittura sull’opportunità di lanciarlo come singolo, tutti i Jackson 5 li convinsero esprimendo grande entusiasmo dopo l’ascolto: “E’ una traccia fantastica, la dovete far uscire!”. Per fortuna i Queen li ascoltarono.

5) RADIO GA GA

  • IL BIMBO FRANCESE In principio fu “Ca-Ca”. Nacque dall’esclamazione in un francese stentato del figlio di Roger Taylor a cui la radio proprio non piaceva (“radio, CACA!). La frase ha ronzato un po’ nella testa del batterista dei Queen e gli ha ispirato il ritornello che si scagliava contro le radio commerciali. Su pressione degli altri membri, “Ca-Ca” si trasformò nel più elegante “Ga-Ga”.
  • LADY QUEEN… “Ga-Ga” ha a sua volta ispirato la carriera di una certa Stefani Germanotta, che al momento di scegliersi il nome d’arte ha scelto “Lady Gaga”, omaggiando così i Queen.
  • VIDEO GA GA Il celebre video che accompagnò l’uscita del singolo è ispirato al capolavoro del cinema tedesco “Metropolis” di Fritz Lang. Per inserire i Queen nel contesto di una metropoli di un futuro distopico si ebbe l’idea di farli volare al completo a bordo di un automobile fantascientifica.

6) THE SHOW MUST GO ON

  • 8 MANI Tutti e quattro i Queen contribuirono alla creazione di questo capolavoro struggente e teatrale. Gli accordi della intro, che rappresentano un secondo refrain strumentale, sono di John Deacon, il testo scritto a quattro mani da Mercury e Taylor, e la parte musicale è opera di Brian May.
  • IL ROCK DEGLI ADDII Fu scritta per Innuendo, l’album di addio di Mercury ai Queen, già malato di AIDS, ed è dedicata al tema dello spettacolo che deve continuare nonostante tutto, e della vita che va avanti nonostante le persone a cui dobbiamo dire addio. The Show Must Go On è diventato il brano tipico di chi deve salutare per sempre: addirittura un macabro sondaggio televisivo l’ha eletta canzone ideale da far suonare al proprio funerale. Lo stesso John Deacon l’ha scelta per annunciare il suo definitivo ritiro dalle scene, sia come membro dei Queen che come musicista. Al microfono c’era Elton John, accompagnato da un corpo di ballo italiano.
  • THE MOULIN MUST GO ON Jim Broadbent e Nicole Kidman, rispettivamente Zidler e Satine, omaggiano i Queen interpretando una drammatica versione nel culmine di tensione del film musicale Moulin Rouge.

7) DON’T STOP ME NOW

  • CANTA POSITIVO Alba, un’azienda inglese che produce attrezzature elettroniche, ha commissionato una ricerca per la canzone più positiva e un campione di 2.000 britannici hanno risposto che proprio “Don’t Stop Me Now” dei Queen era il brano che li faceva star meglio.
  • FERMATEMI In realtà è solo un’impressione perché la filosofia dei versi è più ispirata allo sfrenato stile di vita di Mercury, che scrisse da solo musica e parole. Stile di vita che si sarebbe rivelato letale e che già all’epoca faceva molto preoccupare gli altri Queen.
  • FILOSOFIA CAROGNA Oltre ai Queen, in Italia lo associamo a una celebre scena del film Notte prima degli esami, in cui il protagonista Luca corre perché ha appena ritrovato Claudia, per cui ha perso la testa. Anche in questo caso però c’è un lato amaro: la ragazza si rivelerà innamorata del suo migliore amico. Il prof “Carogna” di Faletti gli suggerirà: “L’importante non è quello che trovi alla fine di una corsa… L’importante è quello che provi mentre corri.” Soprattutto se mentre corri senti i Queen.
Bohemian Rhapsody
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Franco Travaglio

Autore, liricista, compositore, traduttore, adattatore, dialoghista, regista, giornalista, cabarettista. Ha lavorato con artisti del calibro di Dario Fo, Franca Rame, Andrew Lloyd Webber, Alan Menken, Saverio Marconi, Tato Russo. Le star con cui ha collaborato vanno da Michelle Hunziker a Enzo Iachetti, da Cesare Bocci a Lorella Cuccarini. Ha firmato le edizioni italiane dei più grandi successi del musical italiano: Mary Poppins, Cats, La Bella e la Bestia, Jesus Christ Superstar, Frankenstein Jr., Sister Act.

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