Le attività commerciali durante l’emergenza fanno i conti con la sicurezza, non solo quella legata al virus, e con i taccheggi.
La crisi globale del Coronavirus ha messo a dura prova il commercio al dettaglio, ma a poche settimane dalla possibile fine del lockdown cominciano ad emergere i primi dati sulle presenze nei supermercati e sui taccheggi subiti dalle attività commerciali in questo periodo già di per sé difficile.
Da una ricerca condotta da Nielsen, già allo scoppio della crisi, nella settimana compresa tra lunedì 24 febbraio e domenica 1 marzo i supermercati hanno registrato una crescita delle vendite a doppia cifra rispetto alla stessa settimana del 2019, con un’impennata del 12,2%. La settimana tra lunedì 2 marzo e domenica 8 marzo il trend è continuato in crescita del 11%.
Le lunghe file nei supermercati, quindi, non hanno solo avuto un grande impatto nei telegiornali italiani, ma anche un’incidenza chiara nell’aumento delle presenze in discount, supermarket e in tutto il settore della GDO.
Il rovescio della medaglia, in questa situazione, riguarda la sicurezza nei negozi e il monitoraggio non solo delle presenze, ma soprattutto di taccheggi e altri reati simili. A farne le spese, purtroppo, sono stati per ora molti negozi chiusi al pubblico, che oltre al danno hanno subito anche la beffa.
Le attività commerciali, in questo periodo, hanno quindi intensificato i sistemi di sicurezza affidandosi ad aziende esperte nel settore come la Itac-Tron, che garantisce soluzioni su misura per tutti i settori: dai supermercati alle farmacie (aperti in questo periodo), fino ad abbigliamento e calzature, passando per cartolerie e librerie (già soggette alle prime riaperture).
In vista della riapertura dei negozi, è quindi interessante osservare un dato diffuso dal Ministero dell’Interno riguardo ai furti in attività commerciali tra il 1 marzo e il 20 marzo 2020. Con il 70% delle attività chiuse, ovviamente il calo dei furti è stato importante (-63,6%) rispetto al 2019, ma in appena 20 giorni, nonostante il lockdown si sono registrati comunque 1.795 furti.
L’altro settore duramente colpito è quello delle Farmacie e Parafarmacie, già abitualmente soggette a questo fenomeno, che tra il 1 marzo e il 20 marzo 2020 hanno visto solo 8 furti in meno rispetto allo stesso periodo del 2019 (50 contro 58).
I dispositivi di sicurezza per i negozi sono in continua evoluzione, ma vista la crisi economica e dei consumi senza precedenti, sarà interessante anche prestare attenzione ai sistemi “contapersone” che garantiscono un controllo del rapporto accessi/incassi
Considerando invece l’attualissimo problema del contingentamento degli accessi, l’ultima novità del mercato è il sistema “Smart Occupancy“. Questa soluzione nasce appunto per offrire al personale addetto alla sicurezza uno strumento utile per regolare il flusso di visitatori, grazie alla visualizzazione in tempo reale dei livelli di presenza di persone nel punto vendita.
Un prodotto semplice ed efficace, infatti basterà una Smart TV o monitor collegabile ad Internet e la soluzione potrà essere utilizzata come “semaforo” all’ingresso dei punti vendita per regolarne l’afflusso.
Le attività si preparano quindi alla “fase 2” che prevederà molte riaperture e auspicabilmente un rapido ritorno ad alte percentuali di presenze nei negozi, tenendo però presente che questa crisi economica potrebbe avere un risvolto inatteso anche nell’incremento dei taccheggi e nella riorganizzazione degli accessi secondo le distanze di sicurezza.