In questi giorni si continua a discutere molto su 13 Reasons Why 2. Tra chi l’ha apprezzato e chi molto criticato, ecco secondo noi chi, la serie, accusa davvero.
13 Reasons Why 2 è arrivato su Netflix il 18 maggio, e ha portato con sé non poche polemiche, portando pubblico, enti e istituzioni a dire la propria su questa controversa serie. Questi nuovi episodi sono stati scanditi dal susseguirsi del processo dei Baker contro la Liberty High School, accusata di negligenza e di non aver protetto, e di non proteggere, i suoi giovani studenti.
13 Reasons Why 2 si è articolata con una serie di prove e controprove, con le quali si è andata lentamente a sfavorire la figura di Hannah e, a turno, dei vari ragazzi chiamati a testimoniare. Ma se l’attenzione del processo è quasi sempre stata concentrata all’interno delle mura scolastiche (tranne qualche caso), la serie sembra puntare il dito contro altri: i genitori.
13 Reasons Why 2: la signora Baker contro tutti
Le scelte registiche, la sceneggiatura, il montaggio di 13 Reasons Why 2 sembra proprio voler accusare il mondo degli adulti, che rimane sempre marginale rispetto ai giovani protagonisti, ma che con le sue scelte ed affermazioni influenza fortemente ogni azione dei ragazzi. La mamma di Hannah, Olivia Baker, viene più volte accusata implicitamente attraverso i suoi stessi flash, che mostrano una forte criticità nei confronti della figlia. La stessa donna, prima di San Valentino, accusa la giovane di sembrare una donna di facili costumi, perché troppo truccata: l’appellativo che ha Hannah a scuola viene ripreso nel contesto familiare, e la recitazione della Langford, qui come in altre scene, sottolinea in maniera eccellente la ferita che quelle parole provocano nell’adolescente.
Sul versante opposto abbiamo i signori Walker. Nella prima stagione sono stati rappresentati come completamente assenti, sempre in vacanza, lasciando Bryce libero di bere alcool e organizzare feste, con le conseguenze più disastrose. In 13 Reasons Why 2, anche se i genitori sono presenti, la linea narrativa che caratterizza il personaggio è la medesima: ciò emerge dalle stesse parole del ragazzo, prima ad Hannah nel flashback, poi direttamente alla madre. Disinteressati dal comportamento del figlio, utilizzano soldi e libertà come forma di affetto, e quando nelle ultime puntate di 13 Reasons Why 2 la madre riceve la confessione di Bryce, non vi sono vere conseguenze per il ragazzo, che rimane completamente impunito.
La famiglia Walker in 13 Reasons Why 2
La signora Dempsey, madre di Zach, e il Signor Cole, padre di Marcus, vengono rappresentati come veri e propri strumentalizzatori, capaci di negare qualsiasi verità per non far perdere opportunità di carriera, ed importanti contatti per il futuro, ai figli. I giovani compiranno non poche azioni sbagliate nel corso di 13 Reasons Why 2, anche a causa del non supporto ricevuto dalle figure genitoriali nei momenti di sconforto, che li portano, come ammette lo stesso Mike, a comportarsi da veri codardi.
Chi in 13 Reasons Why 2 comincia invece ad avere una forte influenza positiva, e a monitorare i figli con grande attenzione sono i genitori di Jessica e i genitori di Alex. Entrambi, a conclusione della precedente stagione hanno passato un’esperienza terribile: la prima ha scoperto di essere vittima di violenza sessuale, il secondo ha tentato il suicidio, con la pistola del padre. Un momento di rottura, che ha portato una forte reazione nei genitori, cambiando il rapporto generazionale.
Jessica e la madre in una scena di 13 Reasons Why 2
Infine ci sono Clay e Tyler, rappresentati come i buoni, le vittime, coloro che evidentemente necessitano di un aiuto. I genitori sono mostrati anche in questo caso come i buoni, coloro che seguono i figli, ma non abbastanza. In 13 Reasons Why 2 non tutti gli adulti hanno “imparato la lezione” e vengono accusati implicitamente, sottolineando l’incomunicabilità che silenziosamente ha accompagnato la narrazione. Tyler non ha il coraggio, o non si fida abbastanza, per confidare alla madre la violenza che ha subito; Clay nasconde un ragazzo con seri problemi di tossicodipendenza per giorni nella sua camera.
Hannah Baker viene mostrata in 13 Reasons Why 2 nelle sue mille sfaccettature, che la trasformano in questa seconda stagione in una ragazza come tante, con amici, ragazzi, segreti e tipici problemi adolescenziali. Hannah è vittima, ma è stata anche bulla, e il comportamento della madre e del padre hanno avuto ripercussioni sulle sue scelte. Lei è la figlia “tipo” e la serie vuole identificare i suoi genitori come “genitori tipo”.
13 Reasons Why 2 non è solo una serie per adolescenti, e questo era già stato affrontato nella prima stagione, con Netflix che aveva realizzato un vero e proprio esperimento sociale tra genitori e figli. Qui il video:
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