Nessuna candidatura ai Golden Globe per Bridgerton
Anche quest’anno sono uscite le candidature per i Golden Globe, gli attesi premi che coinvolgono, non solo i film più apprezzati dalla critica nell’ultimo anno – con i loro protagonisti – ma anche le serie televisive. Grande esclusa, Bridgerton, lo show di Netflix record di visualizzazioni in soli due mesi, circa 82 milioni di streaming in tutto il mondo. Molti fan, infatti, si aspettavano che la storia di Daphne e Simon venisse candidata in qualche categoria, cosa che invece non è avvenuta.
Subito si è fatta sentire l’indignazione sul web e Twitter è stato preso d’assalto da commenti di persone scontente di non trovare Bridgerton tra i nominati. Soprattutto, ha fatto parlare di sé la scelta di inserire Emily in Paris in più di una categoria, ben al di sotto in quanto ad apprezzamenti.
Ecco cosa hanno detto i fan sul web:
Who needs the Golden Globes? We’ll have our own awards program where we get to watch Rege-Jean Page unbutton his cuff for 3 straight hours. Seriously, guys. Snubbed? Are you kidding? #Bridgerton#GoldenGlobespic.twitter.com/jwHZppiEKk
Bridgerton's costume and cinematography alone deserve awards. Not to mention Phoebe, Regé and Adjoa acted their asses off. Does Disney have something to do with Golden Globes because I don't understand this huge Shondaland snub
Londra, 1813. Simon Arthur Henry Fitzranulph Basset, nuovo duca di Hastings ed erede di uno dei titoli più antichi e prestigiosi d’Inghilterra, è uno scapolo assai desiderato. A dire il vero, è letteralmente perseguitato da schiere di madri dell’alta società che farebbero di tutto pur di combinare un buon matrimonio per le loro fanciulle in età da marito. E Simon, sempre alquanto riluttante, è in cima alla lista dei loro interessi.
Anche la madre di Daphne Bridgerton è indaffaratissima e intende trovare il marito perfetto per la maggiore delle sue figlie femmine, che ha già debuttato in società da un paio d’anni e che rischia di rimanere – Dio non voglia! – zitella. Assillati ciascuno a suo modo dalle ferree leggi del “mercato matrimoniale”, Daphne e Simon, vecchio amico di suo fratello Anthony, escogitano un piano: si fingeranno fidanzati e così saranno lasciati finalmente in pace. Ciò che non hanno messo in conto è che, ballo dopo ballo, conversazione dopo conversazione, ricordarsi che quanto li lega è solo finzione diventerà sempre più difficile. Quella che era iniziata come una recita sembra proprio trasformarsi in realtà. Una realtà tremendamente ricca di passione e coinvolgimento.