Il sesto episodio della nuova stagione di Chicago PD si presenta in realtà come uno straordinario profilo psicologico di uno dei suoi protagonisti. Tutto comincia e finisce infatti con Hailey Upton, un personaggio che ha ancora molto da dire e che porta gli episodi di Chicago PD su un altro livello, superiore alla media, ogni volta che ne ha il tempo e lo spazio adeguati. Conosciamo meglio Hailey Upton e ritroviamo il vero Chicago PD.
Chicago PD 6×06: “It’s where my demons hide …”
Prendiamo in prestito il verso di una celebre canzone degli Imagine Dragons per raccontare un episodio di Chicago PD che non ha tanto bisogno di una recensione quanto di un profilo psicologico di un personaggio che ormai sembra familiare e che invece nasconde ancora un mondo dietro una facciata apparentemente ordinata ed equilibrata: Hailey Upton.
La donna e soprattutto la detective che abbiamo conosciuto finora nel suo relativamente breve percorso in Chicago PD è a tutti gli effetti una persona incredibilmente determinata, che non permette a niente e a nessuno di mettere a rischio in alcun modo la sua quotidianità lavorativa e la sua carriera, una donna in apparenza piuttosto distante emotivamente, capace di grande empatia nei confronti del prossimo, ma che non si mostra mai per davvero in totale onestà e tiene ben nascosti infatti, almeno finché può, i demoni del suo passato che ha imprigionato ma forse mai davvero affrontato del tutto.
Anche nella recente relazione con Adam Ruzek, che sta lentamente evolvendo man mano che la sesta stagione di Chicago PD prende corpo, Hailey è sempre circondata da una serie di barriere che non le permettono di avvicinarsi davvero a lui e che in diverse occasioni non le hanno certamente impedito di razionalizzare tanto il loro rapporto da affrontarlo con freddezza in campo lavorativo.
Quest’ultimo episodio di Chicago PD però ha costretto Hailey a fare i conti con un passato che è riemerso in superficie tanto improvvisamente da travolgerla e lasciarla momentaneamente priva di quelle difese che ricostruisce subito dopo. Ma per alcuni istanti, in brevi e sporadici momenti, Hailey sembra quasi “cullarsi” in quella sensazione liberatoria e straziante che deriva dal riuscire ad ammettere a voce alta le ferite di cui ancora porta i segni, un’ammissione che proprio la sua straordinaria abilità nel nascondere il suo background personale non viene neanche considerata possibilmente vera ma solo come un ottimo lavoro di persuasione.
In questo episodio di Chicago PD Hailey riesce tante volte a nascondersi in bella vista, riesce a mostrare alcuni tratti della sua personalità che sono ben lontani dalla versione equilibrata e razionale che ha presentato finora, ma la sua esperienza nel chiudere il passato in compartimenti stagni l’aiuta ancora una volta ad offuscare la verità, nei limiti del possibile.
Il caso presentato dall’ultimo episodio di Chicago PD, un caso talmente crudo, drammatico e oscuro da avvolgere la serie in quell’atmosfera intensa ed emotivamente insostenibile che caratterizzava soprattutto le prime stagioni, ha costretto Hailey ad affrontare demoni e ricordi che per quanto possano essere ancora mascherati, non possono sfuggire all’attenzione di chi, seppure gradatamente, sta iniziando a vedere oltre le sue barriere. Non è difficile per Adam infatti collegare il momento iniziale in cui Hailey appare infastidita e turbata dal suo piccolo scatto di rabbia alla verità “nascosta” nel suo interrogatorio, in una serie di eventi drammatici che colpiscono Hailey su diversi fronti e che non le permettono di coprire facilmente e subito tutti i lati ciechi della sua personalità.
E quando questo succede, quando Chicago PD pone Hailey al centro di situazioni da cui non riesce a fuggire con prontezza, per la prima volta sembra che la detective perda le redini di una quotidianità strettamente regolata, inciampando in momenti di sconforto [condivisi spesso con Jay] e in rischiosi istanti di incertezza [che hanno visto però un supporto leale e incondizionato da parte di Ruzek].
Nel finale di Chicago PD, sembra che Hailey riesca nuovamente a rimettere insieme la sua stabilità, accettando anche di lasciar andare una parte dei suoi segreti proprio con la persona che in quel momento le è a fianco, ma ci sono ancora ombre e parole taciute nel suo sguardo, uno sguardo che delinea una personalità che ha ancora bisogno di molto tempo prima di potersi fidare davvero e completamente di qualcuno tanto da mostrargli “i demoni che si nascondono” dentro di sé.
Chicago PD 6×06: Retrospettiva dell’episodio in 3 punti
1. Oltre la totalizzante presenza di Hailey, quest’ultimo episodio di Chicago PD ha anche evidenziato nuovamente un aspetto di Hank Voight che rende la sua caratterizzazione psicologica e non soltanto “fisica”, poiché è straordinaria infatti la sua capacità di leggere i veri volti delle persone che lo circondano oltre le maschere che provano a indossare. Ogni domanda che pone, ogni confronto che cerca, anche i più pacifici, si caricano di intenti che sembrano raggiungere l’obiettivo più di quanto la persona di fronte a sé sia disposta ad accettare.
2. Sorprendente è stata anche la presenza di Katherine Brennan in questo sesto episodio di Chicago PD, una caratterizzazione che contrasta quella cinica ed egoista vista finora, soprattutto nel rapporto con Kim, e che invece, nonostante la sua personale conoscenza della vittima e del responsabile, si presenta ora a completa disposizione delle indagini, a cui collabora con sicurezza tanto da far credere che, se solo lo volesse, potrebbe rivelarsi una grandiosa alleata dell’Intelligence.
3. La relazione tra Adam e Hailey sta evolvendo al momento con buona costanza, senza eccessi, senza troppo drammi sentimentali, ma aleggia ancora sulla serie il “pericolo” di intrecci romantici che apparirebbero in un contesto come quello di Chicago PD fuori luogo e inutili. Una relazione è legittima, il gioco delle coppie un po’ meno.
Seppure dunque Chicago PD confermi ancora una volta l’abitudine di concentrarsi su un protagonista per volta, dimenticando spesso gli altri sullo sfondo, è innegabile che l’ultimo episodio abbia portato la serie ai vecchi livelli grazie proprio al focus di spessore psicologico dedicato a un personaggio come Hailey Upton che sa sempre come sfruttare il suo incredibile potenziale.