Con grande sorpresa, Dead to Me potrebbe diventare lo show più intrigante e riuscito dell’intero palinsesto Netflix del 2019.
In mezzo a decine e decine di produzioni teen drama e mystery, Netflix inserisce silenziosamente una strepitosa bomba ad orologeria. Dead to Me, con le sue dieci puntate da mezz’ora ciascuna, si avventura in un campo difficile: quello della dark-comedy. Senza troppa campagna promozionale, la serie è approdata su Netflix lo scorso 3 maggio contando sul carisma delle due attrici protagoniste. Christina Applegate e Linda Cardellini catturano l’attenzione sin dalla prima sequenza con simpatia e bravura trascinando lo spettatore in una storia surreale e misteriosa.
Jen (Christina Applegate) è un agente immobiliare inizia a frequentare un gruppo d’ascolto dopo la morte del marito causata da un pirata della strada. Al suo primo incontro conoscerà Judy (Linda Cardellini), donna esuberante con molti segreti. Le due stringeranno un’insolita amicizia segnata da confidenze difficili ma, soprattutto, rivelazioni inaspettate. Riuscirà Jen a portare alla luce la verità sulla morte del marito?
Dead to Me: un concentrato di bravura e generi
A primo impatto, Dead to Me potrebbe sembrare una semplice variazione sul tema del classico del piccolo schermo Desperate Housewives. Dietro a questa produzione, tuttavia, si nascondono i nomi di Adam McKay e Will Ferrell, personalità di prestigio nel mondo comedy. Lo zampino dei produttori è allora evidente sin dalle prime sequenze in cui il dramma del lutto e l’ironia delle situazioni ben si amalgamano. Il risultato è allora una dark comedy tagliente che intrattiene con un ritmo incalzante e appassionante.
Le due protagoniste, tuttavia, sono le vere carte vincenti dello show. Linda Cardellini, lanciatissima dopo Avengers: Endgame e Un piccolo favore, è una straordinaria trascinatrice. Il suo personaggio, costantemente in bilico tra follia e rimorso è irresistibilmente riuscito. Oltre alla pregevole interpretazione della Applegate, è interessante evidenziare anche quella di Edward Marsden, perfettamente a suo agio in un ruolo volutamente irritante.
Dead to Me, nonostante qualche calo di ritmo nella seconda parte, colpisce dritto l’obiettivo. Con toni ironici e convincenti racconta una storia di solidarietà al femminile e non solo. Il tema del lutto o della perdita più generica viene affrontato con originalità e senza perdere serietà. Netflix non sbaglia nemmeno questa volta e trova un ottimo prodotto, uno dei migliori di questa stagione del piccolo schermo.
Dead to Me - Stagione 1
Conclusioni
Dead to Me si rivela come una delle più interessanti sorprese di quest'annata televisiva con un taglio ironico ma intrigante.
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