A poco più di due settimane dalla messa in onda della première dell’undicesima stagione, prendiamoci una piccola pausa dalle news, dalle interviste e dalle fasi promozionali di Doctor Who e giochiamo un po’ con le dinamiche della serie e con i suoi protagonisti. Di già “esperti” di crossover impossibili, oggi abbiamo individuato 5 personaggi provenienti da altre serie tv che potrebbero affiancare perfettamente il Dottore nel ruolo di Companion in Doctor Who.
Per alzata di mano, ordinatamente, chi vuole viaggiare nel TARDIS col Dottore? [Sia messo agli atti che l’autrice del pezzo si sta dimenando senza apparente controllo o eleganza]. È rischioso, è intriso di pericoli, è un’avventura dalla quale non sempre si torna indietro con tutti gli arti al posto giusto … o nel tempo giusto e con buone probabilità si diviene preda di creature inimmaginabili, ma viaggiare col Dottore in Doctor Who ha anche degli aspetti negativi! E il primo fra questi è che non è ancora successo!
Bando all’ironia, la verità è che ogni appassionato di Doctor Who sogna ad occhi aperti che un TARDIS si materializzi davanti alla porta di casa per poter fuggire da un’ordinarietà a volte grigia e travolgerla con un’esplosione di colori, sensazioni, conoscenze ed emozioni in grado di cambiare la nostra intera esistenza, così come anche solo un episodio di Doctor Who riesce a fare, e questo perché essere un Companion significa abbracciare uno stile di vita totalizzante, assoluto, incondizionato e unico.
Come abbiamo già analizzato in precedenza infatti, essere un Companion in Doctor Who caratterizza un ruolo che, nella serie così come nella vita del Dottore, diventa indispensabile, vitale, catartico in entrambe le direzioni, sia per i Companion che per il Signore del Tempo, un ruolo talmente iconico da imporre quasi un variegato e riconoscibile standard, un modo di essere che segna un precedente inconfondibile.
Per essere un Companion in Doctor Who è fondamentale non precludersi alcuna possibilità, non offuscare la propria visione del mondo con pregiudizi e limiti di accettazione, è necessario tenersi stretti i sogni e l’immaginazione anche quando si vive coi piedi per terra, è importante essere pronti a credere nell’impossibile, a testimoniare lo straordinario e a vivere le meraviglie, ma più di ogni altra cosa, è indispensabile scegliere di mettere la propria vita nelle mani del Dottore e di accogliere la sua nelle nostre.
Tutti i Companion che in Doctor Who hanno affiancato il Dottore finora non hanno solo rispettato fedelmente queste direttive ma le hanno definite in prima persona, ognuno a modo proprio. Ma nel vasto mondo delle serie tv, esistono altri personaggi che sarebbero in grado di abbracciare questo ruolo con la stessa dedizione e lo stesso impegno dei Companion, rivelandosi nella loro autentica caratterizzazione dei perfetti compagni di viaggio e di vita per il Dottore.
Nell’attesa quindi di conoscere e amare i nuovi Companion Yaz, Ryan e Graham, abbiamo indagato un po’ e abbiamo scelto 5 personaggi provenienti da altri mondi seriali che in un universo alternativo sarebbero stati straordinari “Companion-Material” per Doctor Who.
1. Doctor Who cerca Companion: Claudia Donovan
Guardatele, non sarebbero perfette insieme? Claudia Donovan proviene da una realtà seriale che tante volte percorreva una strada parallela a quella di Doctor Who, seppure con mezzi e obiettivi certamente ridimensionati rispetto all’imponente storia della serie britannica. Nel suo piccolo infatti, Warehouse 13 riprendeva da Doctor Who la componente sci-fi alla base della serie e tutte le sfumature culturali, comedy e umane che ne derivavano, ponendo tra l’altro al centro della storia un magazzino più grande all’interno più vivo di quanto apparisse all’esterno.
Claudia Donovan rappresenta nella sua serie, ma in generale nella sua caratterizzazione, uno straordinario esempio di potenziale Companion per Doctor Who, un personaggio travolgente che irrompe in questa realtà così folle e fuori dall’ordinario e ne fa la sua casa, creando con essa un rapporto così stretto da apparire quasi destinata da sempre a quella vita. In quanto Companion, Claudia saprebbe dare al Dottore il tormento di cui ha bisogno, pronta a infrangere tutte le sue regole, a prendere il controllo del TARDIS e ad affiancarla in ogni sua avventura.
Dottore consigliato: Thirteen
2. Doctor Who cerca Companion: Jemma Simmons
Jemma Simmons potrebbe essere considerata una Companion ad honorem in realtà, avendo già dato prova della sua impeccabile idoneità alla vita nel TARDIS e in Doctor Who.
Appassionata e brillante, pronta ad accogliere qualsiasi diversità incontri sul suo cammino, in armonia con tutto ciò che fa parte dell’universo e disposta in ultimo ad accettare la fluidità del tempo, Jemma Simmons possiede in ogni suo aspetto tutto ciò che Doctor Who richiede ai suoi Companion per affrontare al meglio la vita accanto al Dottore.
Seguace delle regole quando serve ma ribelle quando la situazione lo rende inevitabile, Jemma sarebbe in Doctor Who una Companion capace di adattarsi ad ogni tipo di contesto, affrontando tutte le avventure in cui il Dottore la condurrebbe con sguardo analitico e scientifico ma al tempo stesso con una mentalità aperta a qualsiasi meraviglia, a qualsiasi rivelazione che vada oltre la sua realtà empirica. Jemma Simmons si rivelerebbe nel tempo una Companion più simile al Dottore di quanto possa apparire al principio e questo renderebbe la sua potenziale presenza in Doctor Who tanto giusta da far quasi dimenticare che non è mai avvenuta.
Dottore consigliato: Ten / In alternativa, a bordo del Diner con Clara Oswald
3. Doctor Who cerca Companion: Kaylee Frye
Se il Dottore fosse arrivato da Kaylee Frye prima del capitano Malcolm Reynolds, non molto sarebbe cambiato per la ragazza, la cui caratterizzazione si sposerebbe in Doctor Who nello stesso adorabile modo in cui è avvenuto in Firefly. La predisposizione a una vita in viaggio, il costante entusiasmo per la conoscenza e per la novità, la totale assenza di giudizio nei confronti del prossimo, sono tutti lati della personalità di Kaylee che la ritraggono esattamente come una perfetta Companion, un personaggio che troverebbe il suo spazio in Doctor Who e nel TARDIS senza sforzi e che donerebbe al Dottore una lealtà incondizionata.
Kaylee sarebbe per Doctor Who il tipo di Companion in grado di sciogliere le riserve e le perplessità anche del Dottore apparentemente più introverso, con cui creerebbe una sintonia unica e per cui diventerebbe un supporto indispensabile non solo per le loro avventure insieme ma soprattutto per la vita nel TARDIS. Senza contare che finalmente quella cabina della polizia avrebbe la manutenzione che le spetta!
Dottore consigliato: Nine
4. Doctor Who cerca Companion: Mike, Dustin, Will, Lucas, Max e Eleven
Va bene, non sono un personaggio unico ma provateci voi a dividerli e a sceglierne solo uno! Di mostri ne capiscono abbastanza, di realtà parallele e inquietanti altrettanto, e tutti loro hanno dato prova di poter affrontare e sopportare avventure ben più adulte di quelle che la loro età prevedrebbe, è quasi scontato notare quanto perfetti sarebbero i ragazzi di Stranger Things come potenziali Companion di Doctor Who!
Provenienti da un contesto temporale che si rivelerebbe un valore aggiunto (nell’epoca moderna, il Dottore non è mai stato affiancato stabilmente da un Companion appartenente a un’era passata o futura), i ragazzi di Hawkins porterebbero in Doctor Who e nel TARDIS non soltanto uno spaccato di vita americana degli anni ’80 ma travolgerebbero la quotidianità del povero Dottore di turno con domande, curiosità, skateboard, musica e un paio di problemi sovrannaturali o con le autorità.
Ognuno dei ragazzi però ritroverebbe nel Dottore un lato di sé e questo darebbe vita a una dinamica di gruppo assolutamente perfetta, in grado di popolare la vita nel TARDIS come mai prima d’ora!
Dottore Consigliato: Twelve
5. Doctor Who cerca Companion: Richard Castle
È vero, è l’unico candidato che esula, a causa del suo mondo di provenienza, i confini dell’universo sci-fi ma in un certo senso sembra quasi che Richard Castle sia destinato alla realtà di Doctor Who e non soltanto per il suo essere sfacciatamente nerd e fiero appassionato del genere ma soprattutto per la sua personalità più autentica e concreta, una personalità che custodisce la sconfinata immaginazione di uno scrittore ma soprattutto lo sguardo meravigliato e sorpreso di un bambino ancora vivo nel corpo di un uomo adulto, uno sguardo sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, di originale, qualcosa che vada oltre la realtà sensoriale.
Ciò che Doctor Who offrirebbe a un uomo come Richard Castle vale molto di più della sua vita benestante e soprattutto rappresenterebbe la realizzazione dei suoi sogni più impossibili, permettendogli di vivere in una realtà in cui ogni sua ipotesi assurda potrebbe effettivamente trovare un concreto riscontro.
Ciò che invece renderebbe Castle un Companion ideale sta proprio nella sua natura fanciullesca, nella sua determinazione a credere in ogni figura fantascientifica, nel totale rifiuto di accontentarsi di una vita incolore, tutti aspetti di cui Doctor Who è il miglior esperto.
Dottore consigliato: Eleven
I requisiti per diventare un perfetto Companion in Doctor Who sembrano tanti ma in realtà è straordinariamente semplice ridurli a uno soltanto: la predisposizione a mettere da parte tutto ciò che si è visto e appreso in precedenza per lasciare spazio a un mondo nuovo in cui vivere, conoscere e soprattutto imparare una quotidiana lezione sull’umanità.