Anche se l’ultima stagione di Game of Thrones si è conclusa, parecchie sono ancora le domande dei fan nei confronti di alcuni sviluppi a cui hanno assistito, fuse alle lamentele verso il finale. Non è stato, ovviamente, tutto apprezzato e, andando oltre all’impegno generale, la velocità di determinati cambiamenti continua a far storcere il naso…
Nel corso della scorsa settimana la HBO ha pubblicato un documentario in cui vengono approfonditi determinati dettagli riguardo all’ottava stagione da poco chiusasi. “The Last Watch”, questo il suo nome, ha messo in luce tutto l’impegno dietro alla creazione di Game of Thrones 8, rivelando anche alcune dinamiche non troppo chiare che hanno segnato la narrativa della storia.
Una delle domande che più ha tormentato la community di appassionati risiede proprio nel “modo” in cui Arya è riuscita ad uccidere il Night King.
“Come avrà fatto a fare quel grande salto?”
Nel corso del documentario è proprio Bryan Cogman, uno degli sceneggiatori di Game of Thrones, a rivelare che nel momento più intenso di quella battaglia, Arya si è servita di un mucchio di corpi di persone morte, adagiate sul terreno del Parco degli Dei, per spiccare il volo.
Tutto ciò è stato molto apprezzato,soprattutto dai membri del cast, contrariamente alle risposte e alle analisi generali attuate in rete.
Ovviamente il grande pubblico ha sollevato numerose lamentele nei confronti di quanto avvenuto in questa ultima stagione di Game of Thrones non tanto per quanto concerne gli sviluppi, ma piuttosto per il modo in cui sono avvenuti su schermo.
La rapidità del cambiamento di Daenerys, ad esempio, oppure i salti temporali non specificati, la velocità degli spostamenti decontestualizzata dalla geografia, hanno minato, hanno senza dubbio minato la credibilità generale, mettendo in dubbio anche quei salti che, pur colpendo lo spettatore, lo hanno anche, inequivocabilmente disorientato, conducendo ad una delusione che non si appresta a spegnersi…
Fonte: Cnet.