Una delle domande che ancora aleggia nell’aria, nella community di Game of Thrones riguarda gli esiti conclusivi, ovvero: chi sono stati i vincitori di questo “Gioco” e chi i sconfitti?
Qualche volta però, questa stagione finale ci ha dimostrato come non sia necessario costruirsi una strategia o giocare sporco per vincere, l’importante è essere sé stessi ed avere una visione in cui credere per affermare le proprie idee sul mondo, anche se attraverso alcune scelte narrative molto… Rapide!
Seppur nel finale di Game of Thrones vediamo Brandon Stark salire sul trono dei Sei Regni, a dominare la scena e gli eventi è stato senza ombra di dubbio Tyrion Lannister che, nella centralità delle sue parole è riuscito a cambiare, a trasformare il futuro stesso in un momento in cui la sua sorte era appesa ad un filo.
Tutto questo, curiosamente, è stato innescato proprio da una catena di eventi che Tyrion stesso ha messo in moto dapprima col suo rifiuto verso Daenerys, poi con le parole verso Jon Snow ed in seguito con la nomina di Bran, frutto di un periodo di riflessione a riguardo, da solo, nella sua “cella”.
E’ interessante notare anche come il tutto è avvenuto, la scena in cui Tyrion parla davanti ai Lord che hanno nelle loro mani il futuro del “mondo” vede un prigioniero con un grande, grande potere fra le mani, e un rimpicciolimento del ruolo di Verme Grigio il quale, ricordiamolo, aveva ottenuto un’importante carica da Daenerys poco prima della sua dipartita. Eppure quest’ultimo non viene preso minimamente in considerazione…
Silenzioso punto di vista dei nobili di Game of Thrones o… Scrittura superficiale?
Inoltre la nomina di Tyrion a Primo Cavaliere del Re non sarebbe mai avvenuta se Bran non fosse divenuto Re, carica ottenuta non tanto per mezzo di strategie tradimenti o sotterfugi, ma per via delle sue scelte nel corso della “storia” e per la visione per cui ha da sempre combattuto. E’ stata la “storia” stessa a nominarlo ed anche l’argomento principale del suo ultimo monologo.
Ovviamente ad avvalorare ancora di più la credibilità del personaggio abbiamo la grandissima performance di Peter Dinklage, il quale è riuscito a rendere le parole del personaggio di Game of Thrones più forti che mai, permeandole con un’emotività che ne valorizza l’impatto generale e il valore.
Ho sempre trovato nella scrittura un qualcosa di mio: il poter esprimere quanto ho dentro, parlando di argomentazioni che amo, penso sia un'obiettivo di vita importantissimo.
Studente in Lingue, culture, letterature e traduzione, dopo la pubblicazione di due romanzi ho intrapreso la strada del giornalismo senza guardarmi dietro.