Anche in seguito alla sua conclusione, con l’ottava stagione, Game of Thrones continua a restare sulla bocca di tutti, andando oltre le lamentele relative al finale e alle rivelazioni dal parte del cast, in questo periodo due parole fra tutte stanno tormentando la community di appassionati: Prequel e Romanzi.
Proprio in relazione al futuro della sua opera cartacea si è recentemente espresso George R.R. Martin, il quale ha rivelato che in nessun caso si lascerà condizionare, nella stesura, dalle reazioni dei fan.
Secondo l’autore di Game of Thrones internet e la cultura ad esso legato hanno più volte influenzato la percezione legata al suo modo di scrivere, descrivendo, nel corso di una recente intervista a Entertainment Weekly, quanto sia difficile costruire un colpo di scena quando le persone continuano a speculare, analizzare e a scambiarsi informazioni continuamente.
Prendendo ad esempio la “parentela di Jon Snow”, l’autore ha rivelato che vi erano dettagli già nei libri precedenti di Game of Thrones, piccoli suggerimenti riguardo a questa mossa narrativa che, a parer suo, avrebbe notato soltanto un lettore su 100. Il problema, dal suo punto di vista, è che quando quella singola persona lo pubblica in rete ne vengono a conoscenza anche gli altri 100.
“All’improvviso la svolta che stai costruendo è là fuori, i mezzo alla gente, e c’è la tentazione di cambiarla: “Oh mio Dio, è tutto fottuto, devo inventare qualcosa di diverso.” Ma è sbagliato. Perché hai pianificato un certo finale e se cambi improvvisamente direzione solo perché qualcuno l’ha capito, o perché non gli piace, allora rovini l’intera struttura. “
Successivamente lo scrittore ha aggiunto:
“Voglio scrivere il libro che ho sempre voluto scrivere tutto il tempo. E quando uscirà, potrà piacere o non piacere.”
Aggiungendo che non si prodiga mai nella lettura dei siti dei fan di Game of Thrones.
Ho sempre trovato nella scrittura un qualcosa di mio: il poter esprimere quanto ho dentro, parlando di argomentazioni che amo, penso sia un'obiettivo di vita importantissimo.
Studente in Lingue, culture, letterature e traduzione, dopo la pubblicazione di due romanzi ho intrapreso la strada del giornalismo senza guardarmi dietro.