Andando oltre quella che è la spasmodica attesa verso il finale di Game of Thrones, i lettori del lavoro di George R.R. Martin sanno bene cosa significa aspettare verso un qualcosa privo di certezze. Sono anni che il celebre scrittore rimanda Winds of Winter, senza rilasciare troppe spiegazioni a riguardo, ma adesso la situazione sembrerebbe essersi avviata…
Moltissimo si è parlato, in questi giorni di Game of Thrones, di quella che sarà la sua conclusione definitiva, e del destino di Westeros nella serie tv. Da tutto questo si sono originate un’infinità di teorie e supposizioni dei fan che potrebbero averci preso o meno. In contemporanea, però, restano i dubbi su quella che è la saga cartacea e sulle sue potenzialità narrative, anche se George R.R. Martin stesso ha rivelato che ci sono delle “discrepanze” fra il finale della serie e quello dei libri.
Oltre a tutto questo l’autore di Game of Thrones sta lavorando anche a quello che sarà un nuovo show televisivo legato al mondo che ha creato. In questo prequel, come rivelato sempre da Martin, non vi saranno né i Targaryen, né altri rimandi familiari.
Una delle preoccupazioni più grandi resta, nel cuore dei fan, la stesura di questo Winds of Winter.
Recentemente, proprio i relazione a tutto questo, lo scrittore di Game of Thrones ha rivelato, durante un’intervista con Entertainment Tonight:
“Sarà fatto quando sarà fatto. Sta andando molto bene ultimamente, quindi, knock [on] wood (tocca ferro, bussa sul legno)”
Alla domanda su quale storia vorrebbe vedere realizzata nello show George R.R. Martin ha risposto:
“Lady Stoneheart”
Per poi aggiungere:
“Certamente il libro che sto scrivendo ora è un thread (filo) importante.”
Per chi non lo sapesse Lady Stonheart è una sorta di rivisitazione di Catelyn Stark che nei libri riesce ad andare oltre le atrocità delle Nozze Rosse. Ha la gola tagliata, quindi non può parlare, e prova un odio sconsiderato verso tutti coloro che hanno fatto del male ai suoi cari. Nei libri è la guida sanguinaria della Fratellanza senza Vessilli.
In questi giorni lo scrittore di Game of Thrones ha anche appoggiato le scelte narrative per quanto concerne i tagi nello show televisivo:
“Se avessimo incluso tutto dai libri saremmo ancora nella stagione 1. Sarebbe stata una stagione di otto anni. Ci sono scelte difficili a volte, ma questo è il business. “
Fonte: IGN.