In seguito alla conclusione di Game of Thrones molte sono state le discussioni intorno all’ultima stagione, al finale e alle scelte attuate per i protagonisti. Adesso, mentre i fan guardano ai futuri lavori di Martin e a quello che sarà il prequel della serie e allo spin-off, una nuova dichiarazione mette in luce un dettaglio curioso dal dietro le quinte.
Una delle svolte finali di Game of Thrones, che ha lascito più perplessi i fan storici, è stata la scelta di spedire Jon Snow nel “vero Nord” oltre la barriera. In molti non hanno condiviso la cosa, e il vedere il loro personaggio preferito, il legittimo erede al trono, accettare una cosa del genere, ha condotto a parecchie discussioni.
Recentemente anche uno dei protagonisti della serie si è espresso su questa cosa, stiamo parlando di Jacob Anderson, Verme Grigio nella storia. Dal suo punto di vista Snow è stato fortunato a sopravvivere nel finale.
Sappiamo bene che all’esilio di Jon, nel finale di Game of Thrones 8, ci si è giunti in seguito ad una trattativa ed è stato un compromesso fra le varie opzioni. Parlando con Metro però, l’attore sopracitato non si è rivelato d’accordo sul modo in cui sono andate le cose, rivelando che dal suo punto di vista la sentenza avrebbe dovuto essere più dura:
“Gli avrei tagliato la testa di netto”
Ha detto Anderson.
“Questo è quello che provo guardando il tutto dal punto di vista di Verme Grigio, purtroppo a quel punto c’era già stata abbastanza violenza.”
“A quel punto Gray Worm doveva confrontarsi con la pace. Era tipo, ‘Va bene, voglio solo andare a rilassarmi su un’isola e mantenere la mia promessa a Missandei’. Personalmente mi sento come se fossela situzione sia stata affrontata alla leggera”.
Anche precedentemente l’attore di Game of Thrones aveva parlato, con Digital Spy, dei sentimenti contrastanti di Verme Grigio nei confronti di Jon Snow:
Ho sempre trovato nella scrittura un qualcosa di mio: il poter esprimere quanto ho dentro, parlando di argomentazioni che amo, penso sia un'obiettivo di vita importantissimo.
Studente in Lingue, culture, letterature e traduzione, dopo la pubblicazione di due romanzi ho intrapreso la strada del giornalismo senza guardarmi dietro.