Chi nella sua infanzia non ha visto, almeno una volta, il celebre anime storico Il Tulipano nero? La serie animata (il cui nome originale è La Stella della Senna) creata a metà anni ’70, fu prodotta da grandi nomi dell’animazione giapponese, tra cui Yoshiyuki Tomino, conosciuto per essere il papà di Gundam. Il Tulipano nero è, in realtà, una coproduzione tra Unimax e Nippon Sunrise. L’anime, andato in onda in Giappone nel 1975, consta di 39 episodi. Nove anni dopo giunse in Italia, trasmesso per la prima volta su Italia 1. Era il 1984. Attualmente, l’anime è disponibile sotto licenza Yamato Video.
Il Tulipano nero: l’adattamento italiano
In Italia, venne scelto il titolo “Il Tulipano nero”, come il romanzo di Alexandre Dumas, per renderlo più famigliare al pubblico nostrano. Questo va un po’ a ledere lo spirito della storia incentrata, in realtà, su Simone Loréne, la Stella della Senna appunto, reale protagonista del cartone animato. L’anime è ambientato nella Parigi del ‘700 poco prima dello scoppio della rivoluzione francese. Rimasta orfana dei genitori (entrambi fiorai) la giovane Simone viene accolta nella casa di Robert de Voudrel, rampollo di una nobile famiglia che di notte esce per le strade della città per proteggere la povera gente dai soprusi dei potenti. Egli è infatti il Tulipano nero, giustiziere mascherano che lotta in nome della giustizia e della libertà. Robert allenerà Simone nel combattimento con la spada, facendola diventare la paladina dei diritti del popolo.
“Il 4 luglio c’è la rivoluzione”
La prima edizione della sigla italiana de Il Tulipano nero intitolata “I ragazzi della Senna” fu caratterizzata da un errore madornale riguardante la data della presa della Bastiglia. La sigla, scritta da Alessandra Valeri Manera e Augusto Martelli e cantata da Cristina D’Avena affermava, ad un certo punto: “Il 4 luglio si arrende il bastione, il 4 luglio c’è la rivoluzione”. Come sapranno gli amanti di storia moderna, la Bastiglia fu assaltata dai sanculotti il 14 luglio 1789. Il testo della sigla venne opportunamente corretto nelle edizioni successive. In realtà, il 4 luglio è la data della dichiarazione di indipendenza degli USA. Qui di seguito vi proponiamo la prima edizione della sigla con tanto di errore di data.