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La Casa di Carta: 8 errori che NON tutti sono riusciti a individuare

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Con La Casa di Carta ci troviamo davanti ad un prodotto che senza dubbio è riuscito ad entrare prepotentemente nell’immaginario di tutti noi. La rapina rappresentata e i suoi personaggi ci hanno fatti emozionare, riflettere e sperare verso un qualcosa che la morale comune non riterrebbe giusto.

Il successo de La Casa di Carta è stato innegabilmente rapido, apprezzata da quasi tutti ed elogiata, eppure… Quanti di voi hanno notato gli errori che la compongono?? Eccovi alcuni errori in attesa della tanto attesa Terza Parte.
(Occhio allo Spoiler!!)

La Casa di Carta

1. La corsa rocambolesca di Tokyo verso la fine de La Casa di Carta.

C’è una scena in particolare, ne La Casa di Carta, che ha fatto storcere il naso ai più. Tokyo si trova bloccata fuori dalla zecca di stato e decide, impulsivamente, di rientrare correndo sul dorso di una motocicletta. Gli sceneggiatori de La Casa di Carta hanno deciso di rappresentare tutto questo attraverso una corsa rocambolesca sotto una pioggia di proiettili continua.
Dov’è il problema?
Il problema risiede nella mira di persone che dovrebbero essere specializzate nello sparare e neanche la sfiorano!  Così questa scena de La Casa di Carta diventa irreale ed esagerata.

2. Il colore che silenziosamente muta!

Questo è un dettaglio, che potrebbe facilmente sfuggire. Dopo che Denver nasconde Monica in uno dei caveau, è facile notare come lei, prima, indossi delle mutande bianche, che poi successivamente diventano nere. Che ci fosse un guardaroba nascosto dalle telecamere? La Casa di Carta e i suoi misteri…

La Casa di CartaLa Casa di Carta

3. L’ombra sullo sfondo.

Al termine del secondo episodio de La Casa di Carta, gli ostaggi vengono portati ad indossare abiti di colore rosso e a seguire Nairobi. Mentre camminano tutti in fila indiana, sullo sfondo della scena, dove non arrivano tutti gli sguardi, fa la sua apparizione un uomo che sembrerebbe non avere nulla a che fare con la scena e che tutti fingono di non vedere. Che fosse qualcuno del dietro le quinte de La Casa di Carta?

4. La scena della barella.

Durante gli sviluppi de La Casa di Carta Tokyo, per le sue azioni nella zecca, viene esiliata da Berlino e lanciata fuori con una barella. In questa scena vi sono alcune incoerenze narrative ed errori estetici, non sarebbero le prime leggerezze de La Casa di Carta.
Vediamo la ragazza scivolare lungo le scale su questa barella piena di scatoloni. Una volta giù le guardie la circondano intimandole di spogliarsi per provare che non abbia armi o bombe, dimenticandosi totalmente delle casse sopracitate.
Un altro errore, in questa scena, risiede nell’estetica dei fucili degli Swat. Inizialmente presentano dei nastri isolanti a legare i mirini alla canna che successivamente svaniscono.
La Casa di CartaLa Casa di CartaLa Casa di Carta

5. Berlino e la sua fascia.

Durante la scena, de La Casa di Carta, in cui Arturo tenta la fuga, è possibile notare come la fascia medica di Berlino cambi più volte posizione, coprendo e scoprendo le orecchie con l’avanzare dell inquadrature.

6. L’orario che non combacia.

All’inizio de La Casa di Carta è possibile notare un errore legato all’orario. Mentre Alison è in procinto di entrare nella zecca di stato è possibile leggere sul suo telefono l’orario: 13:08.
Successivamente i protagonisti de La Casa di Carta danno inizio al colpo e, seppur questa scena avviene contemporaneamente quella descritta sopra, l’orario mostrato è: 10:16.

La Casa di Carta

 

7. La frutta e il biscotto.

Questo errore de La Casa di Carta lo si può notare nella scena in cui il professore giunge a casa della madre di Raquel. Sul tavolino in cui stanno prendendo il te’ è facile notare curiosi spostamenti di frutta ed anche la trasformazione di un biscotto, vicino alla tazzina, che prima appare di un tipo, per poi cambiare.

8. L’importanza della calligrafia.

Quando il Professore conduce tutti quanti nella villa, per prepararli al colpo de La Casa di Carta, è possibile notare una scritta alle sue spalle, sulla lavagna: “Bienvenidos”. Tuttavia nelle inquadrature successive alcune lettere vengono corrette a livello di calligrafia, ed è facile notare come qualcuno l’abbia scritta più volte.

La Casa di Carta

Ho sempre trovato nella scrittura un qualcosa di mio: il poter esprimere quanto ho dentro, parlando di argomentazioni che amo, penso sia un'obiettivo di vita importantissimo. Studente in Lingue, culture, letterature e traduzione, dopo la pubblicazione di due romanzi ho intrapreso la strada del giornalismo senza guardarmi dietro.

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