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Netflix Party: le serie tv da guardare in simultanea con gli amici

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Il colosso dello streaming ha lanciato un nuovo servizio, Netflix Party, che permette di guardare film e serie tv in simultanea con i propri amici. Tanti i titoli presenti in catalogo ma ogni occasione è buona per godersi la maratona di Breaking Bad.

Netflix si è rivelato un prezioso alleato in questo periodo di isolamento forzato che ha costretto in casa milioni di persone. Certo è che guardare le proprie serie preferite sul divano in compagnia di amici e fidanzati avrebbe senza alcun dubbio tutt’un altro sapore. Ecco che, ancora una volta, il colosso mondiale dello streaming è venuto in nostro soccorso.

Grazie ad una interessante partnership con Google è nata Netflix Party, un’estensione scaricabile direttamente da Chrome che permette di guardare tutti i prodotti presenti nel catalogo della piattaforma simultaneamente su diversi schermi. Una volta installata l’estensione verrà generato un link privato da condividere con i propri amici. A questo punto il film o la serie tv avranno inizio nello stesso momento sugli schermi di tutti i partecipanti. E non finisce qui, perché nella parte destra della schermata è presente anche una chat di gruppo per commentare i momenti saliente di ogni produzione.

Per il momento il servizio non comporta costi aggiuntivi ma è disponibile unicamente su Google Chrome. Una soluzione per sentirci più vicini, seppur fisicamente lontani, e riappropriarci, a poco a poco, di quella preziosa normalità di cui tutti sentiamo la mancanza.

Breaking Bad

La maratona di Breaking Bad da guardare con gli amici

Netflix Party apre le porte a nuove possibilità di fruizione dei contenuti. Perché, allora, non cominciare con una maratona di serie tv? In particolare, su Netflix sono disponibili tre produzioni assolutamente imperdibili: parliamo di Breaking Bad, El Camino e Better Call Saul. Se non avete mai sentito parlare di questi titoli, per quanto sia statisticamente improbabile, mettetevi pure comodi e preparate i popcorn.

Iniziamo subito con Breaking Bad, serie prodotta nel 2008 e creata dalla mano geniale e irriverente di Vince Gilligan. Viene considerata, a pieno titolo, una delle produzioni più belle di sempre. Colleziona svariati premi, tanto da essere annoverata nel Guinness World Record come la serie con più alta valutazione di tutti i tempi.

Breaking Bad racconta l’incredibile storia di Walter White, divinamente interpretato da Bryan Cranston, un brillante chimico che ha rinunciato ad ogni ambizione di carriera per sopperire alle difficoltà economiche della famiglia. Costretto a svolgere due lavori, come professore in un liceo e dipendente di un autolavaggio, il costante e profondo senso di insoddisfazione accompagna Walter nella sua vita monotona e priva di stimoli, senza alcuna gratificazione. Come se non bastasse, alla soglia dei cinquant’anni, il signor White scopre di avere un tumore ai polmoni e tutto sembra perduto.

La storia cambia radicalmente quando Walt incontra casualmente Jesse Pinkman, un suo ex studente diventato uno spacciatore con problemi di tossicodipendenza. A questo punto i destini dei due personaggi si intrecciano indissolubilmente: decidono di cucinare cristalli di metanfetamina blu purissima, la migliore sulla piazza. Dopo essersi fatto prepotentemente spazio nel mercato della droga, il docile e remissivo Walter White si trasforma nello spregiudicato Heisenberg, genio criminale e abile manipolatore. Breaking Bad cancella i confini tra bene e male, tra giusto e sbagliato, tra genialità e follia. Esplode come una bomba sulla coscienza, conduce lo spettatore in un viaggio di riflessione ricco di sfumature. Risulta incredibilmente difficile identificarsi pienamente con ogni singolo personaggio. Impossibile restare immuni al fascino spietato di questa serie.

El Camino e Better Call Saul, i titoli imperdibili su Netflix

Se vi siete appassionati alla storia di Walter White, El Camino e Better Call Saul sono tappe obbligatorie. Il primo titolo, film prodotto nel 2019, è sostanzialmente il sequel di Breaking Bad. Il secondo, del 2015, è uno spin-off dedicato a Saul Goodman, al secolo James McGill, avvocato di fiducia di Heisenberg e Jesse Pinkman. Entrambe le produzioni, neanche a dirlo, sono creature partorite dalla stessa mente geniale di Vince Gilligan.

El Camino si focalizza sulla vita del giovane Jesse Pinkman (a dargli il volto un magistrale Aaron Paul), e la narrazione riprende da dove si era interrotta nell’ultima stagione di Breaking Bad. Jesse è intenzionato a cambiare identità e a ripartire da zero lasciandosi il passato alle spalle. Come anche in Breaking Bad, il personaggio di Pinkman è incredibilmente complesso: è un ragazzo fragile e leale, continuamente dilaniato dai sensi di colpa e dai rimorsi. Probabilmente inadeguato a vivere in quel mondo criminale che l’ha fagocitato velocemente, Jesse è determinato ad andare avanti, non senza rimpianti, e farà di tutto per raggiungere il suo obiettivo. Affezionarsi a questo personaggio è inevitabile al punto da arrivare a sperare che, al contrario di quanto accade in Breaking Bad, almeno per lui possa esserci un lieto fine.

Better Call Saul racconta invece la genesi di Saul Goodman, interpretato dall’impeccabile Bob Odenkirk, e di come da promettente avvocato si sia trasformato nel legale di fiducia di alcuni dei più spietati signori della droga. La serie scava nel passato di Saul, quando era conosciuto come “Jimmy” McGill, fratello dell’affermato Charles, avvocato di successo e socio fondatore di uno dei migliori studi legali del New Mexico. Ancora una volta la storia si concentra sulla transizione del protagonista, un ottimo professionista che cerca la sua strada, provando a capire quale sia la sua vera natura, il suo posto nel mondo. Di nuovo, il confine tra bene e male si fa sottile e impercettibile e prendere una parte nella storia è fuori discussione.

Se ogni occasione è buona per godersi la maratona di Breaking Bad, Netflix Party ce ne ha fornita una su un piatto d’argento.

Social media e content strategist, copywriter e videomaker. Nata in Puglia ma romana d’adozione, sono laureata in scienze della comunicazione. Per diverso tempo ho lavorato come giornalista occupandomi di cultura, musica, attualità e tecnologia. Da bambina sognavo di diventare chirurgo ma poi ho preso una penna in mano e non sono più riuscita a smettere di scrivere.

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