Patrick Melrose è la nuova miniserie targata Showtime che andrà in onda su Sky Atlantic dal prossimo 9 luglio. Basato sul ciclo di romanzi di Edward St Aubyn, la serie racconta la storia di Patrick Melrose, interpretato da Benedict Cumberbatch.
Se per qualche motivo non vi è ancora arrivato all’orecchio questo titolo o se ne avete sentito parlare ma non avete approfondito, è giunto il momento di farlo.
Durante le tedie e afose giornate di luglio, un buon passatempo per contrastare il caldo sarà godersi la visione di Patrick Melrose, fidatevi. La miniserie targata Showtime, basata sul ciclo di romanzi di Edward St Aubyn, vi terrà compagnia ogni lunedì dal prossimo 9 luglio su Sky Atlantic. Ci sono parecchi motivi per cui non dovete perdervela. Cercherò di elencarli.
Patrick Melrose: Trama
Patrick Melrose è un narcisista playboy drogato, figlio di una decadente famiglia aristocratica inglese. Irrompiamo nella sua vita nel momento in cui apprende la morte del padre. Patrick, a questo punto, si vede costretto ad affrontare i suoi demoni: un’infanzia passata tra l’assenza della madre e le violenze del padre. Si trova in una condizione sospesa tra la dipendenza dalle droghe, le insicurezze, la difficoltà a mantenere rapporti sociali e le responsabilità che comporta l’età adulta, soprattutto i doveri di padre e marito.
L’originalità del progetto
È sicuramente un motivo per cui va guardata. L’adattamento seriale del ciclo di romanzi (I Melrose) di Edward St Aubyn ha indubbiamente un aspetto azzardato e originale: 5 episodi per 5 libri. In pratica, ogni romanzo è compresso in un’ora scarsa di pellicola. Una scelta oculata da parte di David Nicholls, creatore e sceneggiatore della mini serie, che nasce dalla strabordante letterarietà dei romanzi: poca azione e abbondanza di monologhi interiori del protagonista, alter ego dell’autore.
Dove, dunque, punta questa serie? Sui dettagli, i dialoghi e le recitazioni. Insomma, un prodotto cerebrale che indaga le profondità dell’essere umano. Trasferire l’astrattezza dei pensieri, dei sentimenti, delle paure, delle gioie, del dolore che scaturiscono dalla pagina bianca sull’obiettivo della telecamera. Questa è la sfida di Patrick Melrose.
L’ambientazione
Ambientazione che riguarda sia il tempo sia lo spazio in cui è narrata la vicenda. La sfida di Patrick Melrose contempla anche e soprattutto ricreare e contestualizzare le varie epoche in cui il protagonista si trova immerso. Dagli anni ’50 passando per gli anni ’80 fino agli anni ’00 del nuovo secolo. Patrick Melrose percorre il mutamento della società, dei vari rapporti tra le classi, filtrando tutto questo attraverso la lente del narcisista, drogato, aristocratico e playboy.
La regia diventa un esercizio di stile dove il montaggio alternato e i continui flashback intervengono nella storia creando l’universo di Patrick Melrose come se fosse in continua espansione. La linearità del racconto è frantumata da questo movimento “circolare”: il passato arricchisce il presente e viceversa.
Patrick Melrose è Benedict Cumberbatch
Se ciò non bastasse a convincervi, entra spaccando lo schermo Benedict Cumberbatch. La parte di Patrick Melrose sembra disegnata apposta per l’eclettico attore britannico. Versatile, ironico, snob al punto giusto, elegante, fragile, cinico e profondo. Benedict Cumberbatch s’immerge completamente nel personaggio fino quasi a confondersi con esso.
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Formazione prettamente umanistica: dalla triennale in Lettere a Torino alla magistrale in Editoria e giornalismo a Roma. Appassionato di scrittura e cultura... e oramai da anni invischiato nel mondo delle serie tv.