Riverdale non è una cittadina come le altre e l’ultima puntata dello show The CW si assicura di confermare tutto questo.
C’era una volta Riverdale, ridente cittadina dell provincia a stelle e strisce. Ad un primo sguardo, non sembrava avere niente di speciale. Dopo il caso Blossom, tuttavia, segreti e intrighi sono tornati a galla scatenando il lato più oscuro di tutta la popolazione. Qualche decina di puntate dopo, tutto è letteralmente fuori controllo. Riverdale non è più quella di una volta, davvero. Ogni appassionato dello show può allora riconoscersi nelle parole di Josie al padre:
Now do you see why I need to get the hell out of this town?
Perché Riverdale è proprio questo. Si tratta di uno show che trova un inquietante equilibrio tra guilty pleasure, solido teen-mystery e show assurdo. Non raramente i fan di Riverdale si sono trovati sul punto di abbandonare la serie senza mai prendere la decisione definitiva. Gli autori, infatti, hanno sempre saputo premere l’acceleratore dell’assurdo riuscendo a mantenere il legame con il pubblico. Anche in un periodo discutibile come quello di questa terza stagione. Quest’ultima puntata Riverdale rappresenta alla perfezione questo paradosso perché rispecchia ogni pregio e difetto… e funziona!
Legami indissolubili a Riverdale
Nemmeno i legami di famiglia sono salvi. Questa stagione di Riverdale, infatti, ruota proprio intorno a questo. Questa settimana sono i Jones e i Cooper ad avere la peggio. I primi sono sconvolti dal rapimento di Jellybean, sorella del personaggio di Jughead. I discutibili traffici della madre Gladys (Gina Gershon) sono all’origine della scomparsa. La disperata corsa contro il tempo dell’intera famiglia si intreccerà, ancora una volta, con il mistero del Gargoyle King. Jughead stesso rischierà come mai prima la propria pelle. Finalmente, dopo essere stato trascurato nelle ultime puntate, il ragazzo torna al centro dell’attenzione con scene ricche di tensione.
Betty Cooper, tuttavia, è la persona più in difficoltà di Riverdale. Con il padre in carcere e la madre in balia del misticismo di The Farm, la ragazza cerca di salvare la propria famiglia. Per fare questo sfodera le sue migliori doti investigative e fa affidamento ai suoi amici. Cara Betty, mai fidarsi dell’apparenza! La ragazza, in seria difficoltà, si conferma come il personaggio più riuscito e intrigante di questa terza stagione altalenante. L’epilogo, inoltre, suggerisce curiosi sviluppi.
Chi resta e chi parte
Davanti agli ultimi folli avvenimenti è lecito chiedersi perché nessuno ha pensato a scappare da Riverdale. Josie è la prima a porsi questa domanda. E’ interessante osservare come questo personaggio sia finalmente riuscito ad avere spazio rivelando potenziale. Proprio ora, però, sembra capire che il posto altrove. Siamo pronti per lo spin-off? Il povero Archie Andrews rimane allora da solo insieme al padre – ultima apparizione del compianto Luke Perry – e a Veronica. Le tensioni in casa Lodge, però, non sono destinate ad assopirsi. Hiram, infatti, sembra avere nuovi piani tutt’altro che pacifici. Nella follia generale, allora, tra partenze e ritorni, è curioso chiedersi: qualcuno sopravviverà a questa stagione? Qualcuno riuscirà a non impazzire tra soprannaturale-mystery talvolta eccessivo e sette mistiche inquietanti? Beh, il nome più quotato è senza dubbio quello di Betty. La prossima puntata, tuttavia, potrebbe regalare grosse sorprese…
Riverdale 3x19 - Fear The Reaper
Conclusioni
Una puntata che riesce a tenere fino alla fine lo spettatore con gli occhi incollati allo schermo. Nessun personaggio viene trascurato.
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