Sherlock: Martin “Watson” Freeman parla della stagione 5

Martin Freeman parla della quinta stagione di Sherlock. Le sue parole non ispirano fiducia per un ritorno della serie, almeno non in un futuro prossimo.

Dopo le poco speranzose dichiarazioni degli showrunner Steven Moffat e Mark Gatiss, inclini a sostenere debolmente che la quinta stagione di Sherlock si farà, arrivano le parole di Martin Freeman, interprete di John Watson nella serie. A detta dell’attore, intervistato da Den of Geek, le speranze per una quinta stagione sono poche, almeno per il momento.

Martin Freeman parla della stagione 5 di Sherlock

“Sinceramente non ho notizie su una nuova stagione di Sherlock. Voglio dire, penso che dopo la stagione 4, tutti noi (del team, ndr) abbiamo voglia di prenderci del tempo dal delirio che abbiamo creato. Le persone voglio veramente vedere altro di Sherlock e penso sia magnifico. Lo adoro, ma parlando per me stesso, mi piacerebbe molto prendere una pausa da tutto questo per un po’ a causa di quella sorta di… clamore. Il che è adorabile, ma lascia una certa pressione. Capito cosa intendo? Ovviamente devi sorprenderli, me se esageri ti odieranno per ciò che hai fatto. E’ difficile. E’ difficile perché c’è così tanta aspettativa su questo show, più di qualunque altra cosa a cui abbia mai partecipato. Sicuramente sono felice di prendermi una pausa per il momento.”

Le parole di Gatiss e Moffat non erano completamente rassicuranti, ma almeno lasciavano una vaga speranza. Ora le dichiarazioni di Freeman, interprete di un personaggio chiave come Watson, fanno pensare al futuro della serie, sempre più incerto e nebuloso. Il fatto che Moffat e Gatiss non abbiano ancora un’idea di partenza, unito al loro nuovo progetto, Dracula, che non verrà terminato prima di due anni, e alla “pausa di riflessione” di Martin Freeman fanno pensare al peggio. Possiamo ritenerci fortunati se la stagione 5 arriverà tra cinque se non sei anni. Un’attesa longeva che sicuramente non farà piacere alla BBC, la quale potrebbe decidere di cancellare definitivamente lo show o fare una mossa alla Twin Peaks, facendo riuscire il brand tra una ventina d’anni. Speriamo vivamente di essere in errore. Nel frattempo attendiamo. Magari la nuova serie di Dracula creata dai due showrunner non è così male e potrebbe rivelarsi un ottimo sostituto.

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