The Big Bang Theory resta senza ombra di dubbio, un caposaldo dell’intrattenimento moderno, un’opera che è riuscita ad andare oltre la semplicità delle sue premesse, affermandosi come simbolo del suo genere nella cultura contemporanea. Con oggi tutto giunge ad una conclusione, una conclusione molto ragionata e guidata dai sentimentalismi generali del cast stesso e dai dubbi che ancora aleggiano nella fantasia dei fan.
Fra i motivi della chiusura di The Big Bang Theory vi è senza dubbio la scelta di Jim Parsons, Sheldon Cooper, di darci un taglio.
Nel corso di una recente intervista con l’Hollywood Reporter l’attore ha parlato di quelle che sono state le motivazioni personali che lo hanno condotto alla chiusura della serie.
“È stata la prima volta nel corso della mia vita in questo spettacolo che mi è venuto in mente che non avrei voluto fare un altro contratto dopo la stagione 12”.
“Non so se è perché sono un Ariete o perché forse sono in contatto con me stesso. Qualunque cosa sia, una volta che ho avuto quel pensiero, ero tipo, “Beh, questa è la tua risposta.”
Successivamente l’attore di The Big Bang Theory ha specificato che in nessun momento si è sentito come se “ne avesse abbastanza” della serie:
“No. Non c’era niente del genere. Era solo… quando lo sai, lo sai.”
Anche il creatore della serie, Chuck Lorre, ha parlato della scelta di chiudere:
“Non riuscivo ad accettare l’idea di andare avanti senza tutto il gruppo- e l’intero gruppo è il motivo per cui siamo riusciti nei nostri intenti iniziali”.
Vi ricordiamo che nella giornata di oggi andranno in onda i due episodi conclusivi di The Big Bang Theory dal titolo: “The Change Constant” e “La Sindrome di Stoccolma”.
Molte restano le domande riguardo a quanto avverrà e potrebbe avvenire ed altrettante le speranze di veder nascere nuovi lavori dall’universo narrativo costruito fin ora.
Ho sempre trovato nella scrittura un qualcosa di mio: il poter esprimere quanto ho dentro, parlando di argomentazioni che amo, penso sia un'obiettivo di vita importantissimo.
Studente in Lingue, culture, letterature e traduzione, dopo la pubblicazione di due romanzi ho intrapreso la strada del giornalismo senza guardarmi dietro.