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Recensione

The Bold Type 2×02: RECENSIONE – Identità, scelte e alleati

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Il secondo episodio di The Bold Type affronta senza mezzi termini alcuni dei temi sociali più importanti della nostra quotidianità e lo fa senza negatività e senza paura, brillando con la sua più autentica umanità.

Amanda Lasher, nuova showrunner di The Bold Type, l’aveva preannunciato e per il momento sembra decisa a mantenere la sua parola: The Bold Type non cambierà la sua essenza sociale che lo ha reso così diverso, contemporaneo ed unico nella prima stagione ma anzi l’approfondirà per portare la conoscenza dei personaggi e delle loro storie a un nuovo livello e questo è esattamente ciò che è successo nel secondo episodio.

THE BOLD TYPE 2×02 – ALLEATI

Jacqueline Carlyle è il tipo di personaggio che entra in una stanza e con poche parole riesce a definire perfettamente non solo il suo ruolo di capo, modello di riferimento e fonte d’ispirazione ma anche il manifesto del femminismo di cui The Bold Type è da sempre portatore. Parallelamente al costante “girl power” che pervade ogni episodio della serie con innumerevoli sfumature, Jacqueline, simbolicamente portavoce del concept di The Bold Type e della donna a cui il suo personaggio è ispirato [Joanne Coles], ha evidenziato senza sforzi e senza moralismi, quanto il femminismo nasca da una ricerca di uguaglianza e non da un disprezzo del sesso opposto. L’idea di Jacqueline di dedicare il nuovo numero di Scarlet agli “alleati” delle donne, a coloro che hanno fatto un passo avanti per rispetto e per giustizia, agli uomini che ogni giorno riportano un po’ di umana fiducia nella loro realtà, arriva nella storia con naturale spessore, illumina la redazione e imposta le linee guida che proprio da quell’idea in poi si diffonderanno con equilibrio. L’importanza di questa scelta creativa di The Bold Type la si nota in fondo anche in rapporto con la “nostra” realtà, la realtà delle serie tv che a dispetto di tutti i modelli maschili negativi che arrivano da Hollywood, ci presenta ancora uomini come Benedict Cumberbatch, che si scaglia contro il “pay-gap” dell’industria televisiva, e Peter Capaldi, che partecipa attivamente alle marce in favore delle donne. Quindi forse Jacqueline ha davvero ragione, forse “#TheyreNotAllBad”.

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L’idea editoriale di Jacqueline si riversa poi principalmente su Sutton, incaricata da Oliver di preparare il look degli “eroi di tutti i giorni” che sarebbero stati i protagonisti del nuovo numero di “Scarlet”. Ma come anticipato dalla première di The Bold Type, Sutton vive ora un clima di tensione in cui il suo passato sentimentale diventa ufficiosamente un deterrente per la sua professionalità e questo intacca inevitabilmente non solo il suo lavoro ma anche il suo modo di essere. La capacità di The Bold Type di agire non solo sul “particolare” personaggio in questione ma contemporaneamente anche sulla realtà sociale in “generale” è uno dei maggiori pregi di questa serie perché riesce a combinare in una stessa storyline una denuncia di “slut-shaming” e una straordinaria forza morale nel rialzare la testa e ricominciare a riappropriarsi di ciò che ci rende speciali. Ancora una volta Jacqueline si riafferma vitale per The Bold Type e per i suoi protagonisti, spingendo infatti Sutton a riconoscersi nel suo incredibile talento di riuscire a raggiungere empaticamente la gente, indipendentemente dal genere, senza dover chiedere scusa per questo.

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THE BOLD TYPE 2×02 – IDENTITÀ

La caratterizzazione di Kat in questo secondo episodio di The Bold Type approfondisce la personalità del personaggio più di quanto altre serie riescano a fare in un’intera stagione. Come è stato dimostrato anche nella prima stagione, Kat è una donna che detesta le etichette, detesta essere “rinchiusa” entro specifiche categorie sociali, e adesso scopriamo infatti che questa è proprio l’educazione con cui è stata cresciuta da una coppia birazziale che ha sempre cercato di instillare in lei la meravigliosa concezione che sia ciò che possiede dentro a contare e non il modo in cui appare. Ancora una volta, The Bold Type parte da una sua protagonista per farsi portatore di una lezione ben più vasta e per quanto Kat abbia cercato per tutta la sua vita di non farsi definire da una “scelta” sulla sua “eredità genetica”, questo episodio di The Bold Type la spinge a dover affrontare una crescita che forse aveva rimandato per troppo tempo, continuando a credere e privilegiare le sue qualità interiori ma accettando allo stesso tempo di poter diventare un modello anche per il suo colore della pelle.

Magnifici sono anche i personaggi in secondo piano di The Bold Type che accompagnano Kat in questo percorso, ossia i suoi genitori e Adena, che si rivela sempre perfettamente complementare a Kat, ma menzione speciale la merita probabilmente Alex, un uomo che fin dall’inizio non è stato altro che un supporto incondizionato per tutte le protagoniste e che rappresenta quell’“alleato” di cui The Bold Type ci ha parlato in questo episodio.

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THE BOLD TYPE 2×02 – SCELTE

La reazione di Jane in seguito alla “manipolazione” del suo articolo nel precedente episodio di The Bold Type era prevedibile, considerata la genuina bontà che caratterizza dall’inizio la giovane scrittrice. E proprio la sua incapacità di ferire il prossimo tramite le sue parole o di essere anche solo considerata capace di farlo la spinge come al solito a cercare disperatamente di rimediare, un tentativo che le ritorna indietro con la stessa inaspettata violenza di un boomerang. Ma ciò che rende Jane così straordinaria è proprio la sua voce, una voce che, esattamente come quella di The Bold Type stesso, può sembrare “buonista” a volte, che può apparire poco cinica per il mondo in cui viviamo ma proprio per questo motivo una voce di cui abbiamo bisogno, per la sua pura onestà e per la capacità di raccontare una realtà migliore, una realtà in cui non è tutto giusto e non è tutto sbagliato. Le conseguenze di questa onestà però non sono quelle che Jane meriterebbe ma forse saranno quelle di cui avrà bisogno per tornare a casa.

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The Bold Type prosegue questo percorso con un secondo episodio anche migliore del primo che riesce a far riflettere, ridere ed emozionare senza provarci troppo, con una semplicità oserei dire magistrale.

The Bold Type: Rose colored glasses - 2x02
9 Reviewer
10 Users (1 voto)
Pro
Il secondo episodio di The Bold Type non si ferma in superficie
ma approfondisce storie, personalità e tematiche sociali
partendo dal particolare di un personaggio e arrivando al generale
della nostrà realtà per cui diventa insegnamento.
Il tutto confezionato in uno stile leggero e luminoso.
Contro
Poco spazio individuale per Adena, almeno finora.
Conclusioni
The Bold Type appare intenzionato a superare anche il livello qualitativo raggiunto nella prima stagione, osando più di quanto abbia fatto in passato e affrontando fondamentali tematiche sociali con realismo e positività, con uno stile leggero che lo rende oggi lo show di cui abbiamo bisogno.
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