Recensione
The Bold Type 2×03: RECENSIONE – Passione, sogni e realtà
Published
7 anni agoon
Il terzo episodio della seconda stagione The Bold Type ci offre un nuovo punto di vista sulla realtà editoriale, sul lavoro al magazine Scarlet e in particolar modo su una componente essenziale alla base di qualsiasi impegno: la passione per ciò che si fa.
The Bold Type ha dimostrato finora una qualità che è raro ritrovare anche in una serie così giovane, vale a dire la capacità di reinventarsi in ogni episodio, di caricarsi volta dopo volta di un entusiasmo inedito e soprattutto di confezionare ogni storia in un perfetto microcosmo in cui ogni dettaglio, ogni parola e ogni scelta appaiono sinceramente impeccabili. Anche per questo terzo episodio, infatti, The Bold Type ha saputo equilibrare con straordinaria saggezza e parsimonia tematiche sociali, che ritrovano i loro echi anche nella nostra realtà, e storyline invece più individuali che riguardano le protagoniste ma che sono gestite e curate con una tale umanità che in fondo sembrano voler raccontare un po’ anche di noi.
The Bold Type 2×03 – Non esiste un ideale
Il secondo episodio di The Bold Type sembra aver segnato un “precedente”, aprendo quella che potrebbe diventare una sorta di tradizione e impostando in questo modo anche un originale modus operandi di questa seconda stagione di The Bold Type. Si tratta del concept del numero in produzione del magazine Scarlet, un concept che nel momento in cui viene espresso a inizio episodio diventa anche la storyline orizzontale dell’intera storia e coinvolge e travolge tutti coloro che ci entrano in contatto. E come capita spesso in The Bold Type, è proprio Jacqueline a dare il via alla trama, con la sua incredibile capacità di impostare le basi di un episodio con una sola frase, con poche parole in grado di aprire una discussione, di mettere in moto ogni reparto del suo magazine.
“There’s no one ideal body type”
Nel suo confronto iniziale con Cleo, Jacqueline presenta il concept alla base del numero in lavorazione con una sicurezza che risulta entusiasmante anche solo da testimoniare, con una passione che non ha bisogno di troppe parole per risultare contagiosa e coinvolgente perché in quel preciso momento esula i confini della redazione e del giornale e diventa una lezione per tutti i giorni, diventa uno dei messaggi che The Bold Type intende trasmettere senza troppi accessori: non esiste un tipo ideale di corpo, non esiste un modello a cui ispirarsi, non esiste la perfezione da cui dipendere, e accettare questa verità significa accettare se stessi, amare se stessi e vivere nel modo più salutare possibile. Il concept messo in moto da Jacqueline diventa quindi la base su cui questo episodio di The Bold Type si muove ed entra in maniera sottile ma fondamentale in tutti i reparti che compongono il magazine, dal settore creativo ai social media di Kat, per esplodere poi nell’ambito fashion di Sutton, a capo del servizio fotografico che dovrebbe rispecchiare l’idea di fondo del numero. Ed è in questo modo che la storyline orizzontale dell’episodio e di Scarlet assume nuove forme e si adatta, come un abito su misura, a tutti i protagonisti di The Bold Type, riunendoli però sotto un nuovo comune denominatore: la passione.
The Bold Type 2×03 – La passione, tra sogno e realtà
Dal concept dell’accettazione del proprio corpo con tutte le sue preziose imperfezioni alla passione con cui questa tematica viene abbracciata da tutti coloro che la vivono il passo non soltanto è breve ma porta questo episodio di The Bold Type su un altro livello, perché riesce ad amalgamare perfettamente le storyline individuali, legandole insieme proprio da una passione che, tra sogni, ambizioni e realtà, è uguale e diversa per tutti loro.
Oltre i confini di Scarlet, è la passione di Jane e Ben a travolgere, una passione per il lavoro che hanno scelto ma che non è sempre facile, che non ripaga tanto quanto meriterebbero, che li pone entrambi in situazioni particolari che richiedono una lotta costante. Vedere Jane disoccupata, per quanto a tratti sia esilarante, è in realtà piuttosto difficile soprattutto per chi condivide la sua stessa passione perché la voce di Jane è una delle forze più travolgenti e inarrestabili di The Bold Type ed è sinceramente arduo notare quella voce così spenta quando vorrebbe solo gridare al mondo le sue opinioni. Il modo in cui Jane sorride quando assiste al lavoro di Ben, quando scrive di lui e della sua passione per ciò che fa ogni giorno è la dimostrazione di quanto lei si riveda in quello spirito, di quanto meriti di continuare a vivere il mondo a cui appartiene, quello del giornalismo, perché lo renderebbe vivo e vero con le sue parole, nello stesso modo in cui Jacqueline rende vivo e intenso Scarlet e The Bold Type rende così appassionante le storie dei suoi protagonisti.
Dall’altra parte invece, abbiamo due modi differenti di vedere e concepire la passione lavorativa, due visioni che sembrano contrapporsi perché all’apparenza troppo distanti e che invece sono più simili e complementari di quanto si possa immaginare. Sembra quasi che The Bold Type abbia letto la precedente recensione e si sia focalizzato esattamente su ciò che nei primi due episodi era apparso “mancante”: una maggiore caratterizzazione individuale di Adena El-Amin, un personaggio la cui importanza va anche oltre i confini di The Bold Type.
Includere Adena e il suo lavoro di fotografa nel mondo di Scarlet, un mondo grazie al quale abbiamo avuto modo di conoscerla la prima volta, è stata una scelta straordinaria per questo episodio di The Bold Type perché da una parte ha permesso di ritrovare quel carattere così fiero e al tempo stesso rispettoso di Adena e dall’altra ha anche creato una serie di confronti personali scritti in maniera squisita. Il “triangolo” che in un certo senso si forma tra Kat, Adena e Sutton è emozionante perché se Kat si trova improvvisamente al centro tra la donna che ama e la sua migliore amica, mentre spinge per aiutare la prima rischiando così di allontanare la seconda, Adena e Sutton rappresentano due lati di una stessa medaglia, due passioni diverse, certo, che hanno paura di scontrarsi col fallimento, ma che hanno anche il coraggio di rischiare, concedendo e concedendosi una possibilità.
La maturità dimostrata da Adena e Sutton nell’ultimo episodio di The Bold Type sta nella loro capacità di smussare gli angoli più spigolosi delle loro idee, e di volerlo fare innanzitutto per l’amore che condividono per Kat e dopo anche per il rispetto che provano l’una nei confronti dell’altra. Il photoshoot che ne deriva si sposa perfettamente con il concept di base di Scarlet e di The Bold Type stesso ma soprattutto rispetta l’anima di The Bold Type, un’anima costituita da donne che non si scontrano ma che collaborano, un’anima la cui essenza giace nell’amicizia tra Jane, Kat e Sutton, un legame che Adena non intende mettere in pericolo.
The Bold Type 2×03 – La dura verità
Il finale di questo episodio di The Bold Type è stato più “realistico” di quanto mi aspettassi, nell’aspetto più difficile del termine. Il confronto tra Jacqueline e Jane è stato affascinante da studiare, proprio per la somiglianza che caratterizza le due donne, una somiglianza che si nota proprio in quella voce di cui parlavo prima, la voce che Jacqueline ha scelto di ricominciare a usare tramite i suoi articoli. Ma ciò che il finale di The Bold Type ha reso anche evidente è l’esperienza che separa Jane e Jacqueline, un’esperienza che adesso colpisce Jane e le sue speranze in pieno volto e fa tanto male a lei quanto lo fa a chi assiste alla scena. Se da una parte infatti Jane rinuncia volentieri al suo orgoglio per tornare nell’unico posto che la rispecchia pienamente e che la fa sentire a casa, Jacqueline sembra ancora una volta custode di verità che a Jane sfuggono, verità che adesso non vuole accettare ma che forse sono indispensabili per la sua formazione. Vedere Jane passare da una luminosa speranza a una delusione che le toglie anche il respiro è stato forse il momento più difficile mostrato finora in questa stagione di The Bold Type ma questo non fa altro che confermare quanto questa serie non intenda addolcire eccessivamente una realtà che tante volte ti colpisce quando meno te lo aspetti.
Il percorso compiuto da The Bold Type finora sfiora l’impeccabilità e ciò che sorprende maggiormente è notare la semplicità con cui questo traguardo viene raggiunto, settimana dopo settimana.
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