The Handmaid’s Tale 2: il finale dell’ultimo episodio mandato in onda annuncia la morte di uno dei personaggi principali della serie.
[Allerta Spoiler]
Il sesto episodio di The Handmaid’s Tale 2, mandato in onda lo scorso 25 maggio si è rivelato cruciale per lo sviluppo degli eventi della storia narrata dalla serie. Il suo finale, infatti, potrebbe cambiare tutto per la trama di The Handmaid’s Tale 2. D’ora in poi ogni cosa nel mondo di Gilead sarà diversa.
A cambiare le cose non è solo l’annuncio della morte di uno dei personaggi principali, Fred Waterford, che rimane vittima di un’esplosione nel finale di The Handmaid’s Tale 2, episodio 6 ma anche il fatto che l’esplosione sia stata causata da una delle ancelle, Ofglen, che ha scelto di suicidarsi per il bene delle sue compagne e di morire insieme ai suoi carnefici.
È un gesto simbolico quello di Ofglen. Si tratta sia di una vendetta personale nei confronti di chi era stato responsabile di averle tagliato la lingua per essersi rifiutata di uccidere una sua compagna per lapidazione, sia di un messaggio per tutti, uno spunto di riflessione. Dopotutto sono solo i grandi gesti a far smuovere le coscienze delle persone.
Mentre guardiamo le fiamme avvolgere la nuova struttura per l’addestramento delle future Handmaids, creata da Fred Waterford e vediamo le ancelle fuggire percepiamo aria di cambiamento. È iniziata la vera e propria ribellione delle ancelle. Il potere di Gilead inizia a vacillare.
Ma cosa provocherà la morte di Fred Waterford in The Handmaid’s Tale 2? Quali eventi scaturiranno della perdita di questa dominante figura maschile?
A parlare del finale del sesto episodio di The Handmaid’s Tale 2 è lo stesso creatore della serie, Bruce Miller in un’intervista per Vanity Fair. Il regista parla di The Handmaid’s Tale 2 e si sofferma sull’esplosione e su cosa significa sia per chi la subisce che per chi la provoca.
Bruce Miller sottolinea come per lui, il finale di First Blood, il sesto episodio di The Handmaid’s Tale 2 fosse una provocazione per il pubblico.
In un certo modo, anche se potrebbe sembrare terribile, volevo vedere se le persone sarebbero state dispiaciute per la morte dell’ancella suicida. Volevo vedere se il pubblico avrebbe simpatizzato per lei e sarebbe stato dalla parte delle ancelle, nonostante la morte di tutte quelle persone.
Mi importava mostrare in The Handmaid’s Tale 2 che la violenza è violenza e quando c’è violenza nessuno è salvo. Ci tenevo a far vedere alle persone che un mondo basato sulla violenza fa del male a chiunque. Un atto di violenza non fa del male solo alle persone che si vuole colpire ma anche a tutte le altre.
Il gesto di Oflgen alla fine del sesto episodio di The Handmaid’s Tale 2 ha infatti ucciso non solo molti comandanti ma anche molte delle Handmaids. Si tratta di un sacrificio necessario? Si tratta della cosa giusta da fare per un bene comune? Era la cosa migliore da fare? Il Comandante Waterford dopotutto ha sempre detto che “meglio non vuol dire mai meglio per tutti“. Sarà forse così?
Sono tanti gli interrogativi lasciati dal finale di questo episodio di The Handmaid’s Tale 2 e tanti gli spunti di riflessione.
Come reagiranno i personaggi nei prossimi episodi di The Handmaid’s Tale 2 alla morte di Fred Waterford? Come affronterà il lutto Serena e cosa accadrà a Offred ora che il suo comandante non c’è più?
Non ci resta che aspettare il prossimo episodio di The Handmaid’s Tale 2, in onda il prossimo 30 maggio su Hulu.
Nel frattempo non perdete le recensioni di tutti gli altri episodi di The Handmaid’s Tale 2:
2×01: June; 2×02: Unwomen; 2×03: Baggage; 2×04: Other Women; 2×05: Seeds