The Handmaid’s Tale 2×06, First Blood: La RECENSIONE

The Handmaid’s Tale 2×06, First Blood: la recensione del sesto episodio della seconda stagione di The Handmaid’s Tale.

Il sesto episodio della seconda stagione di The Handmaid’s Tales scorre lento. Nonostante ci siano molte scene che mettono a fuoco i diversi personaggi di The Handmaid’s Tale, sembra che l’episodio fatichi ad andare avanti. Gli sceneggiatori di The Handmaid’s Tale hanno deciso di prendersi un po’ di tempo per indugiare, ridurre il numero di eventi sconvolgenti quasi come a preparare lo spettatore al prossimo grande colpo di scena. E infatti sarà proprio così.

L’episodio 2×06 di The Handmaid’s Tale 2 sceglie di puntare la lente di ingrandimento su un personaggio che conosciamo poco, Serena Joy. Nonostante la costante presenza della donna in ognuno degli episodi di The Handmaid’s Tale, poche volte abbiamo avuto modo di scoprire qualcosa in più su questo personaggio che, dietro la sua costante ostilità, trovo nasconda dei lati caratteriali molto interessanti.

Serena è una donna che sfoga la sua repressione con un atteggiamento arrogante, violento e spesso irragionevole. Ma dietro la rabbia c’è sempre qualcosa di più profondo. In questo episodio di The Handmaid’s Tale scopriamo il motivo per cui Serena Joy non può avere figli. Non si tratta di motivazioni naturali ma del fatto che le viene sparato un colpo di pistola proprio al basso ventre.

Nella sua vita prima di Gilead, Serena aveva scelto di seguire il marito nella campagna politica che avrebbe portato alla creazione di Gilead e così facendo si era esposta a un mondo che non ha accettato con piacere i suoi ideali politici e ha dovuto pagarne le conseguenze.

Non credo che Serena sia una persona cattiva, credo che sia sincera nelle intenzioni ma ha troppa paura di perdere tutto ciò che ha e che sa benissimo che non è davvero suo. Ha un marito che la tradisce, aspetta un figlio che però non è suo (per quanto lei voglia convincersi del contrario) dà ordini a tutti perché è l’unico modo che ha per far sentire la sua voce e sentirsi valorizzata. Questo personaggio di The Handmaid’s Tale è una donna che ha rinunciato alla sua individualità per quello che credeva essere un bene comune l’umanità in generale. Vista così appare più vittima che carnefice.

E Offred? La protagonista di The Handmaid’s Tale è incinta e non può rischiare di perdere il bambino, così si prende le attenzioni da tutti. In questo sesto episodio della seconda stagione di The Handmaid’s Tale non ci regala particolari atti di ribellione.

Offred fa la cosa giusta per evitare di peggiorare la situazione. Suggerisce perfino all’uomo che ama di andare a letto con un’altra donna. Ovviamente lo fa per non rischiare di perderlo ma è strano vederla stare ferma e subire gli eventi senza fare nulla.

In The Handmaid’s Tale 2×06 facciamo un piccolo tuffo nel passato. Finalmente Offred e il Commander Waterford tornano a condividere dei momenti insieme. Ci erano mancati i loro incontri nello studio di lui dove giocavano a scarabeo nella prima stagione di The Handmaid’s Tale. Guardare i due parlare di notte, di nascosto, nella cucina della casa come ai vecchi tempi ci fa rituffare in quel piccolo mondo in cui Offred smette di essere un’ancella per tornare ad essere una donna. Ed è bello vedere come la protagonista di The Handmaid’s Tale cambia completamente atteggiamento quando è con il Commander, si percepisce il suo sentirsi libera di esprimersi ed essere se stessa, cosa che non accade quando ha a che fare con Serena.

Una delle scene più difficili da guardare in questo episodio di The Handmaid’s Tale 2, che non poteva ovviamente mancare considerati gli standard della serie, è quella in cui Nick va a letto con una ragazzina di 15 anni che gli è stata affibbiata come moglie. Guardare quel buco nel lenzuolo e sentire le parole di una ragazzina che ha come unico obiettivo quello di fare figli e compiacere il marito è davvero dura.

Nick però ama Offred e glielo dice ad alta voce ma non può rischiare di perderla quindi, anche lui, deve fare la cosa giusta.

Questo episodio di The Handmaid’s Tale è girato quasi nella sua totalità all’interno della casa del Commander Waterford. Quasi tutte le scene sono di interni: in salotto, in cucina, nella stanza di Offred. Non si esce mai fuori da quella casa, come se si fosse tutti intrappolati lì dentro.

Ma il finale di The Handmaid’s Tale 2×06 rappresenta il colpo di scena a cui lo spettatore è stato preparato per l’intero episodio. Il finale del sesto episodio di The Handmaid’s Tale vede accadere ciò che tutti aspettavamo da tempo. Un vero e proprio atto di ribellione. Un’ancella entra all’interno della nuova struttura di Gilead, durante una commemorazione e la fa esplodere con dentro tutti i Commanders, compreso Fred Waterford.

Alla fine di questo episodio di The Handmaid’s Tale l’edificio va in fiamme e le ancelle, che erano ancora all’esterno riescono a scappare.

Ancora una volta The Handmaid’s Tale è in grado di prenderci alla sprovvista.

L’appuntamento per il prossimo episodio di The Handmaid’s Tale 2 è il 30 maggio.

Non perdere le recensioni di tutti gli altri episodi della serie:

2×01 June; 2×02 Unwomen; 2×03 Baggage; 2×04 Other Women; 2×05 Seeds.